Qualità della vita/2, ecco cosa è successo in provincia di Bari con il Covid

Crollano le iscrizioni delle nuove imprese e il Pil pro capite, in aumento mortalità e reddito di cittadinanza. Più investimenti in servizi welfare

lunedì 14 dicembre 2020 11.35
A cura di La redazione
La crisi Covid-19 ha inciso sulla vita pubblica, economica e sociale italiana e mondiale in questo 2020, "annus horribilis" che volge al termine. A quantificare l'emergenza è la classifica sulla "Qualità della vita" stilata dal Sole 24 ore, in cui il principale quotidiano economico italiano, oltre ai parametri "ordinari", analizza provincia per provincia l'incidenza del Covid nel Paese, in considerazione di diversi parametri. E la provincia di Bari, in questo scenario, non appare fra quelle che se la sono cavata meno peggio.

Il dato principale, quello relativo al tasso di mortalità ogni 10mila abitanti (considerato il periodo gennaio-giugno 2020 rispetto alla media gennaio-giugno 2019-2015), pone la nostra provincia al 55mo posto, con un +0,72%. Dato in picchiata, invece, per le nascite (variazione gennaio-giugno 2020 rispetto a gennaio-giugno 2019): Bari è 79ma, con un -4,73%. Crolla anche il dato delle iscrizioni anagrafiche (variazione gennaio-giugno 2020 rispetto a gennaio-giugno 2019), che vede la provincia di Bari 87ma con -30,7%. In negativo anche il bilancio sul numero dei medici di base ogni mille abitanti (variazione novembre 2020 rispetto a marzo 2019): Bari è 57ma con -0,03%.

Dal punto di vista economico, per quanto riguarda le nuove imprese iscritte all'apposito albo (variazione gennaio-settembre 2020 rispetto a gennaio-settembre 2019) la provincia di Bari è al 70mo posto, con un -20,87%. Nella provincia di Bari le imprese che fanno e-commerce (variazione settembre-gennaio 2020) sono il 9,7%, che valgono l'87ma posizione. Bari è 29ma nella classifica "al rovescio" del Pil pro capite (stima 2020 rispetto al 2019), con un preoccupante -6,96%. Sale, invece, la percentuale di famiglie che percepiscono il reddito di cittadinanza (variazione agosto 2020 rispetto a dicembre 2019): la provincia di Bari è 17ma con un +27,75%. Meglio, invece, se si considera la cassa integrazione ordinaria (variazione gennaio-settembre 2020): Bari è 79ma con un +21,52% (prima è Trapani, con un +989,14%). Conforta anche il dato sulle start up innovative (variazione ottobre 2020 rispetto a gennaio 2020): la provincia di Bari è 22ma con un +20,3%.

Segnali incoraggianti arrivano dalla ristorazione (variazione gennaio 2020-settembre 2020): la provincia di Bari è 90ma con un +2,58. Quanto ai bar (variazione settembre 2020-gennaio 2020), la nostra città metropolitana è 42ma con un -0,12%. Per quanto riguarda il settore delle palestre (variazione settembre 2020 rispetto a gennaio 2020), Bari e provincia sono 55mi con un +1,1%. Secondo il parametro delle librerie (variazione settembre 2020 rispetto a gennaio 2020), Bari e provincia si posizionano al 75mo posto con -1,06%.

Male anche il settore residenziale: Bari è nona per quanto riguarda l'assorbimento del settore (stima 2020 rispetto al 2019) con un -14,7%. Bari è 21ma per il prezzo delle case (variazione ottobre 2020 rispetto a ottobre 2019), con un -2,27%.

L'emergenza Covid, però, conferma la positività dei servizi welfare degli enti locali di Bari e provincia: nella variazione gennaio-giugno 2020 rispetto a gennaio-giugno 2019, Bari è 22ma con un +4,55%.