Da Bari arriva la risposta alle Sardine, ecco il gruppo dei Pinguini
Nato martedì scorso in risposta al movimento pugliese conta già più di 50 mila adesioni
sabato 23 novembre 2019
Sono più di 50 mila in meno di una settimana. Si tratta dei Pinguini, nati dall'idea del barese Leonardo Cisaria, come risposta alla Sardine di cui parla tutta Italia. E si pongono in aperto contrasto con loro, come è possibile leggere nella spiegazione relativa al perché della nascita di questo gruppo Facebook.
«Il gruppo de I Pinguini nasce da persone che hanno idea di un'Italia sovranista, partecipe della Comunità Europea ma non succube e, tantomeno, dipendente nelle scelte politiche interne: esattamente il contrario di come opera l'attuale governo. È un gruppo di persone che aborre qualsiasi tipo di ipocrisia e millantazione. Come è ipocrita inscenare una manifestazione in concomitanza di un evento di un esponente politico di rilevanza nazionale dell'opposizione e come è millantazione riempire le piazze di Sardine buoniste che si autoproclamano apolitiche. I Pinguini lanciano un messaggio chiaro anche alle dirigenze dei loro partiti: sono uniti nella destra e vogliono una destra vincente ovunque».
«Raccolgono adesioni dalla Lega, da Fratelli d'Italia e da Forza Italia e sosterranno la destra nelle piazze - sottolineano - con rispetto verso tutte le forze dell'ordine, delle quali siamo orgogliosi, con senso civico e partecipativo. Nel momento in cui è ritenuto eticamente, moralmente e politicamente lecito che le sardine, civilmente, si riuniscano per attirare le attenzioni dei media e per disincentivare l'elettorato interessato all'evento, è anche giusto che I Pinguini, sempre civilmente, possano essere liberi di riunirsi in una zona antistante a un evento dei filogovernativi. Niente di male da una parte, niente di male dall'altra».
«Di sicuro I Pinguini non canteranno "Bella Ciao" ma nemmeno "Faccetta Nera" - concludono - Sarebbe straordinario arrivare a 100 mila adesioni nel più breve tempo possibile e, di conseguenza, organizzare gruppi regionali o provinciali con coordinatori eletti dagli aderenti per partecipare ad iniziative, eventi ed altro sotto un'unica bandiera comune: quella del centro destra unito e compatto. Quindi é un gruppo apartitico ma non certamente apolitico».
«Il gruppo de I Pinguini nasce da persone che hanno idea di un'Italia sovranista, partecipe della Comunità Europea ma non succube e, tantomeno, dipendente nelle scelte politiche interne: esattamente il contrario di come opera l'attuale governo. È un gruppo di persone che aborre qualsiasi tipo di ipocrisia e millantazione. Come è ipocrita inscenare una manifestazione in concomitanza di un evento di un esponente politico di rilevanza nazionale dell'opposizione e come è millantazione riempire le piazze di Sardine buoniste che si autoproclamano apolitiche. I Pinguini lanciano un messaggio chiaro anche alle dirigenze dei loro partiti: sono uniti nella destra e vogliono una destra vincente ovunque».
«Raccolgono adesioni dalla Lega, da Fratelli d'Italia e da Forza Italia e sosterranno la destra nelle piazze - sottolineano - con rispetto verso tutte le forze dell'ordine, delle quali siamo orgogliosi, con senso civico e partecipativo. Nel momento in cui è ritenuto eticamente, moralmente e politicamente lecito che le sardine, civilmente, si riuniscano per attirare le attenzioni dei media e per disincentivare l'elettorato interessato all'evento, è anche giusto che I Pinguini, sempre civilmente, possano essere liberi di riunirsi in una zona antistante a un evento dei filogovernativi. Niente di male da una parte, niente di male dall'altra».
«Di sicuro I Pinguini non canteranno "Bella Ciao" ma nemmeno "Faccetta Nera" - concludono - Sarebbe straordinario arrivare a 100 mila adesioni nel più breve tempo possibile e, di conseguenza, organizzare gruppi regionali o provinciali con coordinatori eletti dagli aderenti per partecipare ad iniziative, eventi ed altro sotto un'unica bandiera comune: quella del centro destra unito e compatto. Quindi é un gruppo apartitico ma non certamente apolitico».