Da Ceglie Messapica a Casamassima per rubare vestiti da 500 euro. Due arresti
In manette una 19enne e un 23enne. Avevano sottratto capi d'abbigliamento in alcuni negozi della galleria commerciale
lunedì 16 settembre 2019
9.22
Approfittano della calca per rubare nella galleria commerciale Auchan di Casamassima. In manette ieri sera sono finiti una 19enne e un 23enne di Ceglie Messapica (Brindisi), scoperti dai carabinieri della stazione di Casamassima in flagranza di reato di furto aggravato in concorso. I sue sono stati sorpresi ad asportare numerosi capi di abbigliamento da due negozi ubicati nel parco commerciale, per un valore complessivo di 500 euro.
I loro movimenti hanno insospettito il personale della vigilanza che ha avvertito i carabinieri della locale stazione. Giunti sul posto i militari hanno rintracciato e sottoposto a controllo i due giovani, eseguendo, nei loro confronti, una perquisizione personale. Nel corso dei controlli i giovani sono stati trovati in possesso di alcuni capi d'abbigliamento risultati rubati. Successivamente la perquisizione è stata estesa anche all'autovettura in loro possesso, all'interno della quale è stata rinvenuta altra analoga refurtiva. I capi di abbigliamento, del valore complessivo di circa 500 euro, sono stati quindi restituiti ai legittimi proprietari.
I malfattori, su disposizione della competente A.G., sono stati condotti nelle rispettive abitazioni agli arresti domiciliari, in attesa di giudizio.
I loro movimenti hanno insospettito il personale della vigilanza che ha avvertito i carabinieri della locale stazione. Giunti sul posto i militari hanno rintracciato e sottoposto a controllo i due giovani, eseguendo, nei loro confronti, una perquisizione personale. Nel corso dei controlli i giovani sono stati trovati in possesso di alcuni capi d'abbigliamento risultati rubati. Successivamente la perquisizione è stata estesa anche all'autovettura in loro possesso, all'interno della quale è stata rinvenuta altra analoga refurtiva. I capi di abbigliamento, del valore complessivo di circa 500 euro, sono stati quindi restituiti ai legittimi proprietari.
I malfattori, su disposizione della competente A.G., sono stati condotti nelle rispettive abitazioni agli arresti domiciliari, in attesa di giudizio.