Da un anno a Bari dopo la fuga dalle bombe a Kiev, la storia di Mariia, Varvara e Tetiana
A raccontare quanto accaduto alla sua famiglia è Tatiana, da 5 anni in Italia: "Non avrebbero mai pensato di lasciare la loro casa"
sabato 25 febbraio 2023
11.28
Tatiana vive da 5 anni a Casamassima. Mai avrebbe pensato che un anno fa la guerra avrebbe sconvolto la vita della sua famiglia, costretta a scappare dall'Ucraina. Sua sorella, sua madre e sua nipote non avevano in programma di andare a vivere all'estero, ora da un anno vivono insieme a lei, nel barese. È Tatiana a raccontarci la loro storia.
Tatiana può raccontarci qual è la storia della sua famiglia? Come sono andate le cose un anno fa?
La mia famiglia, mia sorella Mariia di 35 anni, mia madre Tetiana di 61 e mia nipote Varvara che ha 10 anni, sono arrivate in Italia a marzo dello scorso anno. Mia sorella abitava a Kiev, mentre mia madre a Dnipro. Il secondo giorno di guerra un missile ha colpito la casa dove abitava mia sorella, e con suo marito e sua figlia sono stati costretti a lasciare la città. Hanno trovato rifugio in un paesino al confine con la Polonia, in campagna, dove sono stati per circa un mese. La situazione era molto difficile, io personalmente ero molto preoccupata per loro.
Come sono riuscite ad arrivare in Italia? È stata lei dall'Italia a dare loro una mano in qualche modo?
Sono stata io a dire loro di raggiungermi, perché la situazione stava peggiorando. All'inizio le zone più pericolose erano quelle vicino alle città, mentre in zone vicine al confine sembrava essere più tranquillo, ma dopo pochi giorni non è stato più così. Sono riuscita a trovare un pullman per loro che faceva il tragitto dall'Ucraina a Bari e a fine marzo sono arrivate da me. Il marito di mia sorella però è rimasto in Ucraina, a Kiev.
Ormai la sua famiglia vive nel barese da circa un anno, come si trovano? Com'è stata l'accoglienza nei loro confronti?
La bambina quest'anno sta frequentando la scuola qui, a Casamassima. Si sta trovando molto bene, sia con le maestre che con i compagni. Le maestre sono molto brave, e cercano di aiutarla in tutti i modi, hanno anche trovato un libro specifico per insegnare la lingua italiana agli ucraini. Mia nipote ha anche fatto amicizia con diversi compagni di scuola. Mia sorella e mia madre in Ucraina insegnavano canto. Mariia al momento non sta lavorando, mentre mia madre sì, fa lezioni di canto agli adulti. A mia sorella piacerebbe molto insegnare canto ai bambini.
Che aspettative avete per il futuro? Siete pessimisti rispetto alla situazione nel vostro paese?
Non possiamo essere pessimisti, in queste situazioni non si può esserlo oppure non si riesce a vivere e ad andare avanti. Noi speriamo solo che vada tutto bene e che la guerra finisca prima possibile. La mia famiglia non avrebbe mai voluto trasferirsi all'estero. La mia famiglia stava bene in Ucraina, con i loro amici e i loro parenti, e le loro cose. Vorrebbero tanto tornare a casa prima possibile.
Tatiana può raccontarci qual è la storia della sua famiglia? Come sono andate le cose un anno fa?
La mia famiglia, mia sorella Mariia di 35 anni, mia madre Tetiana di 61 e mia nipote Varvara che ha 10 anni, sono arrivate in Italia a marzo dello scorso anno. Mia sorella abitava a Kiev, mentre mia madre a Dnipro. Il secondo giorno di guerra un missile ha colpito la casa dove abitava mia sorella, e con suo marito e sua figlia sono stati costretti a lasciare la città. Hanno trovato rifugio in un paesino al confine con la Polonia, in campagna, dove sono stati per circa un mese. La situazione era molto difficile, io personalmente ero molto preoccupata per loro.
Come sono riuscite ad arrivare in Italia? È stata lei dall'Italia a dare loro una mano in qualche modo?
Sono stata io a dire loro di raggiungermi, perché la situazione stava peggiorando. All'inizio le zone più pericolose erano quelle vicino alle città, mentre in zone vicine al confine sembrava essere più tranquillo, ma dopo pochi giorni non è stato più così. Sono riuscita a trovare un pullman per loro che faceva il tragitto dall'Ucraina a Bari e a fine marzo sono arrivate da me. Il marito di mia sorella però è rimasto in Ucraina, a Kiev.
Ormai la sua famiglia vive nel barese da circa un anno, come si trovano? Com'è stata l'accoglienza nei loro confronti?
La bambina quest'anno sta frequentando la scuola qui, a Casamassima. Si sta trovando molto bene, sia con le maestre che con i compagni. Le maestre sono molto brave, e cercano di aiutarla in tutti i modi, hanno anche trovato un libro specifico per insegnare la lingua italiana agli ucraini. Mia nipote ha anche fatto amicizia con diversi compagni di scuola. Mia sorella e mia madre in Ucraina insegnavano canto. Mariia al momento non sta lavorando, mentre mia madre sì, fa lezioni di canto agli adulti. A mia sorella piacerebbe molto insegnare canto ai bambini.
Che aspettative avete per il futuro? Siete pessimisti rispetto alla situazione nel vostro paese?
Non possiamo essere pessimisti, in queste situazioni non si può esserlo oppure non si riesce a vivere e ad andare avanti. Noi speriamo solo che vada tutto bene e che la guerra finisca prima possibile. La mia famiglia non avrebbe mai voluto trasferirsi all'estero. La mia famiglia stava bene in Ucraina, con i loro amici e i loro parenti, e le loro cose. Vorrebbero tanto tornare a casa prima possibile.