«Dalla Penna al Mouse», la Confcommercio analizza i cambiamenti della comunicazione
In un seminario svoltosi alla Fiera del Levante sotto la lente l’utilizzo dei social media, e il fare lobby oggi
venerdì 15 settembre 2017
Si è svolto ieri mattina presso il padiglione della Confcommercio alla Fiera del Levante il convegno "Dalla Penna al Mouse". Una giornata completamente dedicata a comprendere ed analizzare «come sta cambiando la comunicazione e il modo di fare lobby ai tempi dei social media – scrivono nel programma – come i tradizionali mezzi di informazione si trasformeranno nei prossimi anni e come questi si integreranno con i nuovi strumenti».
Ad aprire la convention il presidente della Confcommercio-Imprese per l'Italia della provincia di Bari, Alessandro Ambrosi. Mentre i relatori sono stati: Sergio De Luca, Direttore della Centrale Comunicazione e Immagine di Confcommercio-Imprese per l'Italia; Pier Luigi Petrillo, docente di teorie e Tecniche della Lobbying alla Luiss; Andrea Iannuzzi del Gruppo Espresso-La Repubblica; Vito Verrastri, giornalista e di Lavoradio – Moderatore; Stefano Saladino, consigliere Asseprim e Founder di Mashub srl; Elisabetta Saorin, digital consultant per Mashub e Dario Goffredo, Reputation Manager di Brandya.
In apertura le parole del presidente Ambrosi: «I cambiamenti sono importanti, anche se sono un po' critico per il momento su questi cambiamenti. La digitalizzazione ha avuto effetti positivi è vero, ma da certi punti di vista tale cambiamento è stato molto simile ad una guerra. Questa non vuole essere una critica, ma una riflessione, in quanto la rete forse è stata gestita lasciando troppo spazio a grandissimi interessi. Come Italia abbiamo sofferto tali cambiamenti perché siamo troppo indietro, siamo il quartultimo paese in Europa per quel che riguarda le competenze sul digitale. Dobbiamo aumentare le nostre conoscenze e migliorare».
«Vent'anni fa c'erano i sondaggi in merito alle proposte di legge – ci dice Sergio de Luca – e ci volevano 5 giorni per avere la risposta. Oggi con i social hai la risposta immediatamente. Sarebbe interessante capire se tale termometro istantaneo sia adatto per governare un paese occidentale, e capire quale tipo di interlocuzione sia possibile avere col web e con i social».
«Le lobby possono esistere esclusivamente nei contesti in cui sono riconosciute la libertà di manifestazione del pensiero, la libertà di associazione, il pluralismo sociale, principi su cui si basano i sistemi democratici. Nei sistemi non democratici questi principi sono esclusi e le lobby non possono esistere». Così, si può sintetizzare, invece, l'intervento di Pier Lugi Petrillo.
Punti di vista interessanti per il contesto comunicativo e per il futuro della comunicazione in tutte le sue forme.
Ad aprire la convention il presidente della Confcommercio-Imprese per l'Italia della provincia di Bari, Alessandro Ambrosi. Mentre i relatori sono stati: Sergio De Luca, Direttore della Centrale Comunicazione e Immagine di Confcommercio-Imprese per l'Italia; Pier Luigi Petrillo, docente di teorie e Tecniche della Lobbying alla Luiss; Andrea Iannuzzi del Gruppo Espresso-La Repubblica; Vito Verrastri, giornalista e di Lavoradio – Moderatore; Stefano Saladino, consigliere Asseprim e Founder di Mashub srl; Elisabetta Saorin, digital consultant per Mashub e Dario Goffredo, Reputation Manager di Brandya.
In apertura le parole del presidente Ambrosi: «I cambiamenti sono importanti, anche se sono un po' critico per il momento su questi cambiamenti. La digitalizzazione ha avuto effetti positivi è vero, ma da certi punti di vista tale cambiamento è stato molto simile ad una guerra. Questa non vuole essere una critica, ma una riflessione, in quanto la rete forse è stata gestita lasciando troppo spazio a grandissimi interessi. Come Italia abbiamo sofferto tali cambiamenti perché siamo troppo indietro, siamo il quartultimo paese in Europa per quel che riguarda le competenze sul digitale. Dobbiamo aumentare le nostre conoscenze e migliorare».
«Vent'anni fa c'erano i sondaggi in merito alle proposte di legge – ci dice Sergio de Luca – e ci volevano 5 giorni per avere la risposta. Oggi con i social hai la risposta immediatamente. Sarebbe interessante capire se tale termometro istantaneo sia adatto per governare un paese occidentale, e capire quale tipo di interlocuzione sia possibile avere col web e con i social».
«Le lobby possono esistere esclusivamente nei contesti in cui sono riconosciute la libertà di manifestazione del pensiero, la libertà di associazione, il pluralismo sociale, principi su cui si basano i sistemi democratici. Nei sistemi non democratici questi principi sono esclusi e le lobby non possono esistere». Così, si può sintetizzare, invece, l'intervento di Pier Lugi Petrillo.
Punti di vista interessanti per il contesto comunicativo e per il futuro della comunicazione in tutte le sue forme.