Dalla Regione un assegno per pazienti non autosufficienti. Caradonna (Anmic Bari): «Pochi fondi»

Il presidente provinciale dell'Associazione Nazionale Mutilati e Invalidi Civili: «Benefici erogati in ritardo»

lunedì 5 novembre 2018 10.44
La Regione Puglia ha appena pubblicato un nuovo bando per l'erogazione di un assegno di cura, per un totale di 25 milioni di Euro, in favore dei pazienti non autosufficienti gravissimi. Le domande potranno essere inoltrate esclusivamente sul sito di Sistema Puglia (a questo link), previa iscrizione al portale stesso, fino al 23 novembre, termine ultimo della per la prima finestra temporale. Una seconda potrebbe essere attivata dal 1 al 31 marzo se ci saranno risorse residue disponibili.

Potenziale beneficiario del sussidio è chi oltre all'indennità di accompagnamento ricade in una delle condizioni di non autosufficienza gravissima indicata nel bando. Spetterà poi alla Asl istruire la pratica, con riferimento ai criteri indicati nel bando. Si raccomanda di munirsi di copia della certificazione ISEE in corso di validità riferita al nucleo familiare a fini ISEE del paziente gravemente non autosufficiente di cui va inserito il protocollo nel momento in cui si compila la domanda per l'assegno di cura.

Non del tutto soddisfatte sono le associazioni. Michele Caradonna, presidente di Anmic (Associazione Nazionale Mutilati e Invalidi Civili) Bari commenta: «Appena 25 milioni di euro le risorse complessive destinate al finanziamento dell'Assegno di cura per l'annualità 2018-2019. Le risorse rispetto all'annualità 2017-2018 sono inferiori, già per l'annualità 2017 i 30 milioni stanziati sono stati insufficienti, le statistiche parlano di un fabbisogno di 60 milioni di euro, non mi sembra che siano stati fatti passi in avanti. A questo blocco si aggiunge poi l'enorme ritardo nell'erogazione del beneficio agli aventi diritto che complica non di poco le dinamiche all'interno di famiglie già provate da ingenti difficoltà».

Salgono le aspettative, anche se con riserva alla luce di quanto accaduto in precedenza, per la procedura online. Ancora Caradonna: «Mi auguro che, almeno quest'anno, la procedura telematica agevoli tutto il processo, perché purtroppo fino allo scorso anno, nonostante l'attivazione della pratica on line, veniva successivamente richiesto alle famiglie di recarsi presso la Asl dove ad attenderli c'era sempre una lunghissima fila per la consegna del cartaceo o per l'integrazione della documentazione. Non certo una difficoltà da poco per famiglie che, appunto, a casa hanno ad attenderli disabili non autosufficienti gravissimi».