De Santis fuori dal consiglio in Puglia: «Andrò a fondo a questa vicenda»
«Devo capire come sia possibile che oltre 15 mila preferenze non siano sufficienti a farmi essere in Regione»
venerdì 30 ottobre 2020
12.32
La Corte d'Appello ha deciso, il PD avrà 15 seggi e Domenico De Santis è fuori dal Consiglio Regionale. Una notizia inaspettata che arriva al consigliere del presidente come una doccia fredda. E questa mattina via social De Santis ha voluto dire la sua.
«Da ieri sera sto ricevendo centinaia e centinaia fra messaggi e telefonate di persone, di amici, di compagni - scrive - che nella più assoluta incredulità mi stanno chiedendo se è vero che nonostante i 15 mila voti alla fine non risulto eletto in consiglio regionale. Ebbene, purtroppo si. Non è questo il momento di giudicare questo sistema elettorale che non premia chi ha avuto oltre 15 mila preferenze. Ma è così».
«Non vi nascondo che all'incredulità sta subentrando l'amarezza. Tanta amarezza - aggiunge De Santis - L'impegno, la passione, la determinazione che io, insieme a tutti voi che mi avete sostenuto, abbiamo messo in questa campagna elettorale, non meritavano questo epilogo. Ma non finisce nulla perché dalla passione civile non ci si dimette. Io continuerò ad impegnarmi per il nostro territorio come ho sempre fatto ma oggi sono molto frastornato ma anche molto determinato ad andare a fondo a questa vicenda e capire come sia possibile che oltre 15 mila preferenze non siano sufficienti a farmi essere la vostra voce in Regione».
«Da ieri sera sto ricevendo centinaia e centinaia fra messaggi e telefonate di persone, di amici, di compagni - scrive - che nella più assoluta incredulità mi stanno chiedendo se è vero che nonostante i 15 mila voti alla fine non risulto eletto in consiglio regionale. Ebbene, purtroppo si. Non è questo il momento di giudicare questo sistema elettorale che non premia chi ha avuto oltre 15 mila preferenze. Ma è così».
«Non vi nascondo che all'incredulità sta subentrando l'amarezza. Tanta amarezza - aggiunge De Santis - L'impegno, la passione, la determinazione che io, insieme a tutti voi che mi avete sostenuto, abbiamo messo in questa campagna elettorale, non meritavano questo epilogo. Ma non finisce nulla perché dalla passione civile non ci si dimette. Io continuerò ad impegnarmi per il nostro territorio come ho sempre fatto ma oggi sono molto frastornato ma anche molto determinato ad andare a fondo a questa vicenda e capire come sia possibile che oltre 15 mila preferenze non siano sufficienti a farmi essere la vostra voce in Regione».