Debiti per oltre 1 milione e 600 mila euro, ai domiciliari un imprenditore di Gioia del Colle (Bari)
L'uomo era amministratore di fatto della società, nei guai anche il prestanome. Le accuse sono bancarotta fraudolenta documentale e impropria
martedì 19 gennaio 2021
15.58
È finito agli arresti domiciliari un imprenditore, amministratore di fatto di una società a responsabilità limitata, dichiarata fallita nel 2019, con sede operativa a Gioia del Colle ed operante nel settore della commercializzazione all'ingrosso di prodotti lattiero-caseari.
Nei guai anche il prestanome della società, amministratore di diritto, per il quale è stata applicata la misura interdittiva del divieto temporaneo di esercitare imprese e uffici direttivi di persone giuridiche o imprese per la durata di un anno. L'attività di indagine ha tratto origine da una verifica fiscale condotta nel 2018 dalla tenenza di Gioia del Colle che ha consentito di rilevare plurime omissioni in materia tributaria ed il conseguente accumulo di debiti nei confronti dell'Erario che hanno determinato il dissesto finanziario della società fino a provocarne il fallimento.
Gli amministratori di fatto e di diritto della società sono risultati responsabili, in concorso tra loro, dei reati di bancarotta fraudolenta documentale e di bancarotta impropria in ragione dagli ingenti debiti tributari maturati per oltre 1 milione e 600 mila euro, nonché dell'occultamento delle scritture contabili.
L'amministratore di diritto della società, gravato da plurimi precedenti penali e ritenuto fiscalmente pericoloso, nel mese di giugno 2020, a seguito di indagini patrimoniali eseguite sempre dalla Tenenza di Gioia del Colle, è stato già destinatario della misura di prevenzione antimafia del sequestro dei beni per un valore di circa 2,5 milioni di euro poiché non giustificati dai redditi dichiarati.
Nei guai anche il prestanome della società, amministratore di diritto, per il quale è stata applicata la misura interdittiva del divieto temporaneo di esercitare imprese e uffici direttivi di persone giuridiche o imprese per la durata di un anno. L'attività di indagine ha tratto origine da una verifica fiscale condotta nel 2018 dalla tenenza di Gioia del Colle che ha consentito di rilevare plurime omissioni in materia tributaria ed il conseguente accumulo di debiti nei confronti dell'Erario che hanno determinato il dissesto finanziario della società fino a provocarne il fallimento.
Gli amministratori di fatto e di diritto della società sono risultati responsabili, in concorso tra loro, dei reati di bancarotta fraudolenta documentale e di bancarotta impropria in ragione dagli ingenti debiti tributari maturati per oltre 1 milione e 600 mila euro, nonché dell'occultamento delle scritture contabili.
L'amministratore di diritto della società, gravato da plurimi precedenti penali e ritenuto fiscalmente pericoloso, nel mese di giugno 2020, a seguito di indagini patrimoniali eseguite sempre dalla Tenenza di Gioia del Colle, è stato già destinatario della misura di prevenzione antimafia del sequestro dei beni per un valore di circa 2,5 milioni di euro poiché non giustificati dai redditi dichiarati.