Decaro ed Emiliano inaugurano la Fiera del Levante, temi caldi il caro energia e la guerra
Grande assente il Governo non ancora nato, all'evento presenti Marina Lalli per la NewCo e Pasquale Casillo per Ente Fiera
venerdì 14 ottobre 2022
18.26
Cerimonia inaugurale della Fiera del Levante in sordina causa assenza degli esponenti del Governo, ancora in divenire.
A fare gli onori di casa il sindaco di Bari, Antonio Decaro, e il presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano. Con loro Marina Lalli, a rappresentare Nuova Fiera del Levante, e Pasquale Casillo, presidente dell'Ente Fiera.
Temi che hanno dominato nei discorsi del sindaco e del presidente regionale sia il caro energia, e la crisi che stiamo vivendo, che la guerra che a pochi passi da noi continua da 233 giorni. E la mancanza del Governo e di un primo ministro a cui rivolgersi viene rimarcata sia da Emiliano che da Lalli: «Quella che ci apprestiamo a inaugurare in un certo senso è una Campionaria doppia, perché ingloba simbolicamente al suo interno l'edizione dello scorso anno che non s'è tenuta a causa della pandemia. Ma non è questa l'unica anomalia, infatti questa fiera si tiene in un periodo dell'anno diverso, un po' più freddo e un po' più buio, anche se pure il meteo sembra voler bene alla Fiera. E poi non c'è un primo ministro a cui rivolgersi. Ma la nostra forza di volontà e la nostra resilienza ci hanno consentito di cambiare date, format, rinunciare ad autorità che vengono da fuori e comunque essere oggi qui perché ce lo hanno chiesto gli espositori e la città».
«Essere qui significa sempre tracciare un bilancio dei mesi passati, delle cose fatte e di quelle da fare. Essere qui significa ritrovare un pezzo di storia e di identità comune. Tanti ricordi ma anche germogli che inaspettatamente fioriscono» sottolinea Decaro, che aggiunge: «Se nel 2017 ci fossimo arresi, forse quelle vele disegnate sull'immagine che rappresenta la nostra Fiera del Levante si sarebbero ammainate e noi oggi non saremmo qui a raccontare questa storia. Perché, se è vero che le storie belle non finiscono mai, servono donne e uomini determinati e capaci per scrivere nuovi capitoli di questa storia. E so che questa terra è ricca di donne e uomini capaci di cambiare il proprio il destino e quello delle nostre comunità».
In merito alla Campionaria di quest'anno, Lalli ha sottolineato: «Nonostante il cambio di periodo e le incertezze di questo momento storico, gli espositori hanno partecipato numerosi. Un grazie sentito va a loro che credono sempre nella nostra fiera che si presenta per l'occasione con padiglioni rinnovati. Abbiamo occupato tutti gli spazi espositivi disponibili per totali 45mila metri quadrati e ci aspettiamo di ben superare i 56mila visitatori del 2020. Ci presentiamo oggi con ben 300 espositori, contro i 213 dell'ultima edizione e con la voglia di ripresa degli scambi commerciali, come dimostra la partecipazione di espositori provenienti da 20 paesi esteri, nell'attesissima Galleria delle Nazioni».
A fare gli onori di casa il sindaco di Bari, Antonio Decaro, e il presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano. Con loro Marina Lalli, a rappresentare Nuova Fiera del Levante, e Pasquale Casillo, presidente dell'Ente Fiera.
Temi che hanno dominato nei discorsi del sindaco e del presidente regionale sia il caro energia, e la crisi che stiamo vivendo, che la guerra che a pochi passi da noi continua da 233 giorni. E la mancanza del Governo e di un primo ministro a cui rivolgersi viene rimarcata sia da Emiliano che da Lalli: «Quella che ci apprestiamo a inaugurare in un certo senso è una Campionaria doppia, perché ingloba simbolicamente al suo interno l'edizione dello scorso anno che non s'è tenuta a causa della pandemia. Ma non è questa l'unica anomalia, infatti questa fiera si tiene in un periodo dell'anno diverso, un po' più freddo e un po' più buio, anche se pure il meteo sembra voler bene alla Fiera. E poi non c'è un primo ministro a cui rivolgersi. Ma la nostra forza di volontà e la nostra resilienza ci hanno consentito di cambiare date, format, rinunciare ad autorità che vengono da fuori e comunque essere oggi qui perché ce lo hanno chiesto gli espositori e la città».
«Essere qui significa sempre tracciare un bilancio dei mesi passati, delle cose fatte e di quelle da fare. Essere qui significa ritrovare un pezzo di storia e di identità comune. Tanti ricordi ma anche germogli che inaspettatamente fioriscono» sottolinea Decaro, che aggiunge: «Se nel 2017 ci fossimo arresi, forse quelle vele disegnate sull'immagine che rappresenta la nostra Fiera del Levante si sarebbero ammainate e noi oggi non saremmo qui a raccontare questa storia. Perché, se è vero che le storie belle non finiscono mai, servono donne e uomini determinati e capaci per scrivere nuovi capitoli di questa storia. E so che questa terra è ricca di donne e uomini capaci di cambiare il proprio il destino e quello delle nostre comunità».
In merito alla Campionaria di quest'anno, Lalli ha sottolineato: «Nonostante il cambio di periodo e le incertezze di questo momento storico, gli espositori hanno partecipato numerosi. Un grazie sentito va a loro che credono sempre nella nostra fiera che si presenta per l'occasione con padiglioni rinnovati. Abbiamo occupato tutti gli spazi espositivi disponibili per totali 45mila metri quadrati e ci aspettiamo di ben superare i 56mila visitatori del 2020. Ci presentiamo oggi con ben 300 espositori, contro i 213 dell'ultima edizione e con la voglia di ripresa degli scambi commerciali, come dimostra la partecipazione di espositori provenienti da 20 paesi esteri, nell'attesissima Galleria delle Nazioni».