Decreto Coronavirus, verso lo slittamento le elezioni regionali in Puglia
Secondo la bozza, il mandato delle regioni sarà prolungato di tre mesi. Si rinviano anche le votazioni comunali
venerdì 13 marzo 2020
18.57
La bozza del nuovo decreto sull'emergenza Coronavirus va verso lo slittamento delle elezioni regionali previste per il 2020. Con ogni probabilità, sarà rinviato a dopo l'estate l'appuntamento elettorale previsto in Puglia per la prossima primavera.
Il mandato delle giunte Regionali a statuto ordinario in scadenza viene, quindi, prorogato di tre mesi rispetto alla durata prevista fino ad ora dalla legge, come prevede la bozza provvisoria del dl Coronavirus, che si basa sulle proposte arrivate ieri sera dai vari ministeri. «Gli organi elettivi delle regioni a statuto ordinario il cui mandato scade entro il 31 luglio 2020, durano in carica 5 anni e 3 mesi», si legge nel testo che interviene sulla situazione di Veneto, Liguria, Toscana, Marche, Campania e Puglia. Le Giunte potranno essere operative nella pienezza dei poteri loro attribuiti.
Previsto lo slittamento anche per le elezioni comunali, che si terranno in una domenica compresa tra il 15 ottobre e il 15 dicembre 2020, come si legge nel testo.
Per quanto riguarda il referendum costituzionale, anche in questo caso si va verso un nuovo rinvio. Il termine entro il quale è indetto il referendum per il taglio dei parlamentari è «Fissato in duecentoquaranta giorni», così come prevede la bozza di decreto legge contenente le misure per far fronte all'emergenza Coronavirus, che permette un nuovo slittamento del referendum.
L'ordinanza che ha ammesso la consultazione referendaria risale a fine gennaio dunque i 240 giorni scadrebbero a fine settembre. La data potrebbe essere fissata tra i 50 e i 70 giorni successivi e quindi la consultazione può slittare fino all'autunno.
Il mandato delle giunte Regionali a statuto ordinario in scadenza viene, quindi, prorogato di tre mesi rispetto alla durata prevista fino ad ora dalla legge, come prevede la bozza provvisoria del dl Coronavirus, che si basa sulle proposte arrivate ieri sera dai vari ministeri. «Gli organi elettivi delle regioni a statuto ordinario il cui mandato scade entro il 31 luglio 2020, durano in carica 5 anni e 3 mesi», si legge nel testo che interviene sulla situazione di Veneto, Liguria, Toscana, Marche, Campania e Puglia. Le Giunte potranno essere operative nella pienezza dei poteri loro attribuiti.
Previsto lo slittamento anche per le elezioni comunali, che si terranno in una domenica compresa tra il 15 ottobre e il 15 dicembre 2020, come si legge nel testo.
Per quanto riguarda il referendum costituzionale, anche in questo caso si va verso un nuovo rinvio. Il termine entro il quale è indetto il referendum per il taglio dei parlamentari è «Fissato in duecentoquaranta giorni», così come prevede la bozza di decreto legge contenente le misure per far fronte all'emergenza Coronavirus, che permette un nuovo slittamento del referendum.
L'ordinanza che ha ammesso la consultazione referendaria risale a fine gennaio dunque i 240 giorni scadrebbero a fine settembre. La data potrebbe essere fissata tra i 50 e i 70 giorni successivi e quindi la consultazione può slittare fino all'autunno.