"Decreto Crescita" e rottamazione cartelle, Carrieri: «Agevolazione importante per tanti cittadini»
Il Governo permette agli enti locali una sanatoria per i ruoli esattoriali emessi dal 2000 al 2017, necessaria la delibera del consiglio comunale
lunedì 8 aprile 2019
12.35
Il Governo pochi giorni fa ha emanato il cosiddetto "Decreto crescita" che permette agli enti locali, e quindi anche al Comune di Bari, di mettere un atto una sanatoria che permetta di incassare le multe finora non riscosse dando agevolazioni a coloro che finora non hanno potuto, o voluto, sanare la proprio posizione. In merito, interviene il consigliere comunale Giuseppe Carrieri.
«Pochi giorni fa il Governo ha deciso (nel decreto legge crescita) - sottolinea Carrieri - di consentire a Comuni, Città Metropolitane e Regioni di eliminare le sanzioni (e in corso d'opera potrebbero rientrare anche gli interessi) dai ruoli esattoriali emessi dal 2000 al 2017, per multe e tasse locali non pagate. Insomma se gli Enti Locali vorranno, chi non è riuscito a pagare tassa rifiuti/Imu/tosap/tasi e multe potrà regolarizzare la propria situazione, pagando solo il dovuto senza sanzioni e (forse) interessi».
«Si tratta di un'agevolazione importante per tanti cittadini che non hanno potuto pagare in tempo multe e tasse al Comune - prosegue - E di un'opportunità anche per il Comune di Bari che ha a bilancio ben 100 milioni di tasse arretrate e 10 milioni di multe non incassate negli anni pregressi. Occorre però che la regolamentazione di questa parziale sanatoria, sia deliberata dai Consigli Comunali entro 60 giorni dal decreto legge che ha introdotto questa facoltà. Entro i primi giorni di giugno, quindi, è necessario disciplinare la materia, se si vuole consentire anche ai cittadini baresi di ottenere questo vantaggio».
«Ritengo assolutamente equo e giusto che questa opportunità sia introdotta anche a Bari - conclude il consigliere - e quindi nell'ultimo consiglio comunale ordinario (convocato per oggi) presenterò una mozione urgente, proprio per impegnare il sindaco ad approntare gli atti amministrativi consiliari necessari a consentire ai baresi di usufruire della mini-sanatoria approntata dal Governo nazionale, essendo spesso sanzioni e interessi quasi il 50% degli importi da pagare. Cifre esagerate che spesso gravano su cittadini che incolpevolmente hanno omesso di pagare una multa o una tassa locale, troppo spesso eccessiva».
«Pochi giorni fa il Governo ha deciso (nel decreto legge crescita) - sottolinea Carrieri - di consentire a Comuni, Città Metropolitane e Regioni di eliminare le sanzioni (e in corso d'opera potrebbero rientrare anche gli interessi) dai ruoli esattoriali emessi dal 2000 al 2017, per multe e tasse locali non pagate. Insomma se gli Enti Locali vorranno, chi non è riuscito a pagare tassa rifiuti/Imu/tosap/tasi e multe potrà regolarizzare la propria situazione, pagando solo il dovuto senza sanzioni e (forse) interessi».
«Si tratta di un'agevolazione importante per tanti cittadini che non hanno potuto pagare in tempo multe e tasse al Comune - prosegue - E di un'opportunità anche per il Comune di Bari che ha a bilancio ben 100 milioni di tasse arretrate e 10 milioni di multe non incassate negli anni pregressi. Occorre però che la regolamentazione di questa parziale sanatoria, sia deliberata dai Consigli Comunali entro 60 giorni dal decreto legge che ha introdotto questa facoltà. Entro i primi giorni di giugno, quindi, è necessario disciplinare la materia, se si vuole consentire anche ai cittadini baresi di ottenere questo vantaggio».
«Ritengo assolutamente equo e giusto che questa opportunità sia introdotta anche a Bari - conclude il consigliere - e quindi nell'ultimo consiglio comunale ordinario (convocato per oggi) presenterò una mozione urgente, proprio per impegnare il sindaco ad approntare gli atti amministrativi consiliari necessari a consentire ai baresi di usufruire della mini-sanatoria approntata dal Governo nazionale, essendo spesso sanzioni e interessi quasi il 50% degli importi da pagare. Cifre esagerate che spesso gravano su cittadini che incolpevolmente hanno omesso di pagare una multa o una tassa locale, troppo spesso eccessiva».