«Depravata, fai schifo», la denuncia di una 18enne a Bari, vittima di lesbofobia
La ragazza ha inviato screenshot e video a Mixed Lgbti: «È bene che la gente sappia cosa subiamo ancora nel 2021»
venerdì 14 maggio 2021
14.55
Insulti e telefonate da un profilo anonimo su Instagram. La sua unica colpa non essere "normale" secondo l'accusatore, come se esistesse una normalità a cui dover fare necessariamente riferimento. Vittima una ragazza di 18 anni di Bari, che non è stata zitta e non ha subito e ha voluto denunciare, inviando screenshot della conversazione e brevi video delle chiamate a Mixed Lgbti Bari.
«Un account anonimo l'ha presa di mira su Instagram - raccontano dall'associazione - e l'ha bersagliata di insulti e chiamate insistenti a tarda sera. Perché? Unicamente per farla sentire sbagliata a causa del suo orientamento sessuale. L'omofobia ha un volto, e forse chi giudica inutile il ddl Zan non ha la più pallida idea di quale questo volto possa essere».
«La decisione di denunciare - spiega la ragazza - deriva dalla necessità di far sentire meno soli tutti coloro che subiscono insulti omofobi. Io ho un bel rapporto con la mia famiglia, ma qualcun altro avrebbe reagito molto male a tutto questo odio: è bene che la gente sappia cosa subiamo ancora nel 2021».
«Un account anonimo l'ha presa di mira su Instagram - raccontano dall'associazione - e l'ha bersagliata di insulti e chiamate insistenti a tarda sera. Perché? Unicamente per farla sentire sbagliata a causa del suo orientamento sessuale. L'omofobia ha un volto, e forse chi giudica inutile il ddl Zan non ha la più pallida idea di quale questo volto possa essere».
«La decisione di denunciare - spiega la ragazza - deriva dalla necessità di far sentire meno soli tutti coloro che subiscono insulti omofobi. Io ho un bel rapporto con la mia famiglia, ma qualcun altro avrebbe reagito molto male a tutto questo odio: è bene che la gente sappia cosa subiamo ancora nel 2021».