Detenzione di armi da guerra, nuovo arresto per uno dei killer di Gaetano Marchitelli

L'uomo, classe 1984, è stato trovato in possesso di un Kalashincov utilizzato nella guerra di mafia fra Di Cosola e Strisciuglio. Ai domiciliari un 29enne

lunedì 25 maggio 2020 14.20
I carabinieri del comando provinciale di Bari hanno notificato un'ordinanza di custodia cautelare in carcere a carico di Masciopinto Domenico cl. '84, e agli arresti domiciliari per De Finis Antonio cl.91, per i reati di detenzione e porto di arma da guerra e ricettazione, con l'aggravante di aver commesso il fatto per agevolare l'attività dell'associazione mafiosa clan Di Cosola. Masciopinto era appena uscito dal carcere, dove aveva scontato 13 anni di reclusione per aver preso parte al commando che la sera del 2 ottobre 2003 causò la morte di Marchitelli Gaetano, giovane vittima innocente di mafia.

Le indagini hanno permesso di accertare l'esistenza di gravi indizi di colpevolezza a carico dei due arrestati per la detenzione e il porto abusivo di un fucile d'assalto AK 47 Kalashincov. Dai riscontri investigativi è emerso che l'arma da guerra è stata a disposizione del clan Di Cosola nel corso del contrasto armato con l'avverso clan Strisciuglio nel quartiere San Pio di Bari e successivamente consegnata nel 2018 a Masciopinto Domenico non appena scarcerato.

Le indagini sono state condotte dal nucleo investigativo del comando provinciale dei carabinieri di Bari e coordinate dalla Direzione distrettuale antimafia del capoluogo, che condividendo le risultanze investigative, ha chiesto ed ottenuto il provvedimento restrittivo dal Gip del Tribunale.