Diciassette anni fa il disastro di Capo Gallo, Bari ricorda le sedici vittime
Ieri pomeriggio la commemorazione. L'associazione: «Il processo penale ha dato giustizia ai nostri cari»
domenica 7 agosto 2022
10.48
Si è svolta ieri nel parco Perotti la cerimonia di commemorazione del disastro di Capo Gallo, in occasione del diciassettesimo anniversario. Il presidente del Consiglio comunale, Michelangelo Cavone, ha deposto una corona di fiori nei pressi della stele in memoria delle vittime sedici vittime dell'ATR 72 partito da Bari, in direzione Djerba in Tunisia, e precipitato nelle acque siciliane il 6 agosto 2005. Una messa in ricordo delle vittime è stata celebrata ieri pomeriggio nella parrocchia di San Sabino.
L'iniziativa, organizzata dall'associazione "Disastro Aereo Capo Gallo 6 agosto 2005", è stata patrocinata dal Comune di Bari e dalla Regione Puglia.
«Questa vicenda ha segnato profondamente la nostra comunità e anche a me, che all'epoca ero sindaco - ha detto Michele Emiliano, presidente della Regione Puglia. Porto dentro il dolore insanabile di quei momenti, ma anche la grandezza dei legami che piano piano sono nati da quel giorno e che ci hanno portato sino a qui. Legami che si fondano sul desiderio di tenere alta la memoria di chi non c'è più e di battersi sempre per la giustizia, la verità e la responsabilità. Il mio abbraccio va a tutti i familiari e componenti dell'associazione Disastro aereo Capo Gallo per ricordare, insieme a loro, Betta e Chiara, Carmela, Paola, Isabella, Barbara e Francesco, Raffaele, Enrico, Grazia, Rosa, Antonella e Francesco, Anna Palma, Chokri e Moez».
«Il dolore ci ha scavati, ma ci ha anche affratellati; vogliamo mostrare alla collettività barese che non bisogna murarsi nel dolore, piuttosto bisogna aprirsi all'incontro anche quando il dolore è grande come quello che ci è toccato», ha detto Rosanna Albergo Baldacci, presidente dell'associazione dei parenti delle vittime.
«Il processo penale con le sue condanne definitive non ci ha restituito certo i nostri cari, però ha dato giustizia alla loro morte e ha sanzionato, almeno sulla carta, le sofferenze fisiche e psicologiche patite anche dai sopravvissuti - prosegue Albergo Baldacci. Le sentenze da noi ottenute con i nostri valorosi avvocati vengono spesso citate come precedenti nei vari disastri in materia di trasporti, che sono seguiti a quello del 6 agosto 2005. Bisogna imparare dai disastri e diffondere il senso di responsabilità nelle azioni che si compiono e L'insegnamento che le precauzioni umane e le prevenzione tecnologiche, non sono mai abbastanza. Questo è il più grande tributo che noi possiamo rivolgere alle vittime di Capo Gallo».
L'iniziativa, organizzata dall'associazione "Disastro Aereo Capo Gallo 6 agosto 2005", è stata patrocinata dal Comune di Bari e dalla Regione Puglia.
«Questa vicenda ha segnato profondamente la nostra comunità e anche a me, che all'epoca ero sindaco - ha detto Michele Emiliano, presidente della Regione Puglia. Porto dentro il dolore insanabile di quei momenti, ma anche la grandezza dei legami che piano piano sono nati da quel giorno e che ci hanno portato sino a qui. Legami che si fondano sul desiderio di tenere alta la memoria di chi non c'è più e di battersi sempre per la giustizia, la verità e la responsabilità. Il mio abbraccio va a tutti i familiari e componenti dell'associazione Disastro aereo Capo Gallo per ricordare, insieme a loro, Betta e Chiara, Carmela, Paola, Isabella, Barbara e Francesco, Raffaele, Enrico, Grazia, Rosa, Antonella e Francesco, Anna Palma, Chokri e Moez».
«Il dolore ci ha scavati, ma ci ha anche affratellati; vogliamo mostrare alla collettività barese che non bisogna murarsi nel dolore, piuttosto bisogna aprirsi all'incontro anche quando il dolore è grande come quello che ci è toccato», ha detto Rosanna Albergo Baldacci, presidente dell'associazione dei parenti delle vittime.
«Il processo penale con le sue condanne definitive non ci ha restituito certo i nostri cari, però ha dato giustizia alla loro morte e ha sanzionato, almeno sulla carta, le sofferenze fisiche e psicologiche patite anche dai sopravvissuti - prosegue Albergo Baldacci. Le sentenze da noi ottenute con i nostri valorosi avvocati vengono spesso citate come precedenti nei vari disastri in materia di trasporti, che sono seguiti a quello del 6 agosto 2005. Bisogna imparare dai disastri e diffondere il senso di responsabilità nelle azioni che si compiono e L'insegnamento che le precauzioni umane e le prevenzione tecnologiche, non sono mai abbastanza. Questo è il più grande tributo che noi possiamo rivolgere alle vittime di Capo Gallo».