Difficoltà ad accedere ai servizi sanitari? A Bari arriva uno sportello autogestito
L'idea di un gruppo di ragazzi tra medici, infermieri e studenti aiuta chi ha problemi di varia natura ad avere consulenze mediche e psicologiche
sabato 29 febbraio 2020
Bari da qualche tempo ha uno sportello sociosanitario autogestito. Si trova in via De Ferraris a poca distanza dal Policlinico e dalla clinica Santa Maria ed è aperto il giovedì e il sabato pomeriggio. A gestirlo un collettivo di militanti, medici, futuri medici e psicologi che offrono gratuitamente consulenze mediche o psicologiche gratuite, oltre ad aiutare ad approcciarsi con quanto il sistema sanitario nazionale offre.
«L'idea di questo sportello - raccontano - nasce in seguito a dei problemi che una nostra amica ha avuto, nell'accesso alla salute, durante la sua gravidanza: è spesso difficile, per una giovane donna, con un lavoro precario o assente, far nascere un figlio e crescerlo. Da li abbiamo iniziato a confrontarci consapevoli che tante persone come la nostra amica potevano avere problemi».
Dopo sei mesi di preparazione, attraverso riunioni e questionari somministrati in giro per la città, utili per capire quale potesse essere la "richiesta", se così si può definire, lo sportello è nato. Non un ambulatorio vero e proprio, ma un luogo in cui una quindicina di persone tra medici, psicologi, psichiatri, studenti di medicina, infermieri e militanti riceve chiunque abbia bisogno, grazie anche all'appoggio del Sindacato Cobas, nei cui locali lo sportello si trova.
«L'idea di questo sportello - raccontano - nasce in seguito a dei problemi che una nostra amica ha avuto, nell'accesso alla salute, durante la sua gravidanza: è spesso difficile, per una giovane donna, con un lavoro precario o assente, far nascere un figlio e crescerlo. Da li abbiamo iniziato a confrontarci consapevoli che tante persone come la nostra amica potevano avere problemi».
Dopo sei mesi di preparazione, attraverso riunioni e questionari somministrati in giro per la città, utili per capire quale potesse essere la "richiesta", se così si può definire, lo sportello è nato. Non un ambulatorio vero e proprio, ma un luogo in cui una quindicina di persone tra medici, psicologi, psichiatri, studenti di medicina, infermieri e militanti riceve chiunque abbia bisogno, grazie anche all'appoggio del Sindacato Cobas, nei cui locali lo sportello si trova.