Dimensionamento scolastico, ecco le scuole che rischiano l'accorpamento a Bari
Tra le altre il Romanazzi che dovrebbe "fondersi" con il Giulio Cesare, e l'Euclide dovrebbe accogliere altri due istituti
martedì 5 novembre 2024
12.43
Ll'Ipseoa "Perotti" dovrebbe unirsi con l'alberghiero "Calamandrei"; l'istituto "Elena di Savoia" dovrebbe invece aggregarsi con gli indirizzi aeronautico e geometri dell' Istituto "Euclide", mentre l'istituto "Lenoci" con il nautico dell'Euclide. Infine, probabile la fusione del "Romanazzi" con il "Giulio Cesare". In provincia, a Molfetta proposta la fusione tra Itet "Salvemini" e IISS "Mons. Bello"; ad Altamura, l'aggregazione del 3° CD "Roncalli" con la Scuola Media "Serena" e del 4° CD "Bosco" con la Scuola Media "Pacelli" al fine di istituire, in entrambi i casi, due Istituti Comprensivi.
Sono queste le proposte per il dimensionamento scolastico a partire dal prossimo anno emerse ieri pomeriggio durante un incontro tra i sindacati e la città metropolitana, rappresentata da Marco Bronzini, in attesa della nomina del nuovo delegato.
«La Città Metropolitana di Bari va oltre le delibere degli organi collegiali e, in alcuni casi, "si sostituisce" con decisioni politiche», sottolineano da Uil Scuola di Bari.
«Lo sforzo di omogeneizzare le varie tipologie di scuole non può però prescindere dalle decisioni proprie degli organi collegiali di ciascun Istituto coinvolto, esautorati in tal modo delle prerogative loro spettanti», conclude il segretario generale Gianni Verga.
Sono queste le proposte per il dimensionamento scolastico a partire dal prossimo anno emerse ieri pomeriggio durante un incontro tra i sindacati e la città metropolitana, rappresentata da Marco Bronzini, in attesa della nomina del nuovo delegato.
«La Città Metropolitana di Bari va oltre le delibere degli organi collegiali e, in alcuni casi, "si sostituisce" con decisioni politiche», sottolineano da Uil Scuola di Bari.
«Lo sforzo di omogeneizzare le varie tipologie di scuole non può però prescindere dalle decisioni proprie degli organi collegiali di ciascun Istituto coinvolto, esautorati in tal modo delle prerogative loro spettanti», conclude il segretario generale Gianni Verga.