Disastro ferroviario, la Regione Puglia ammessa come responsabile civile
La decisione del Tribunale di Trani. L'ente si era anche costituito parte civile nel procedimento
martedì 7 maggio 2019
14.09
La Regione Puglia ammessa come responsabile civile nel processo sul disastro ferroviario sulla tratta Andria-Corato, che il 12 luglio 2016 causò la morte di 23 persone e il ferimento di altri 51 passeggeri. A deciderlo sono i giudici del Tribunale di Trani. La Regione Puglia si era precedentemente costituita parte civile, ma ora potrebbe rispondere civilmente di eventuali danni, la pari degli altri due enti già citati e ammessi: Ferrotramviaria, e ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti.
La società di trasporto passeggeri Ferrotramviaria è imputata insieme a 17 persone fisiche, dipendenti e dirigenti dell'azienda e del Mit, accusati, a vario titolo, di disastro ferroviario, omicidio plurimo colposo, lesioni gravi colpose, omissione dolosa di cautele, violazione delle norme sulla sicurezza sul lavoro e falso.
Stando a quanto ricostruito dai magistrati di Trani che hanno indagato sull'avvenuto, l'incidente fu causato da un errore umano. Questo, per gli inquirenti, non esonererebbe dalle responsabilità anche coloro che non avrebbero vigilato sulla sicurezza della tratta a binario unico.
La società di trasporto passeggeri Ferrotramviaria è imputata insieme a 17 persone fisiche, dipendenti e dirigenti dell'azienda e del Mit, accusati, a vario titolo, di disastro ferroviario, omicidio plurimo colposo, lesioni gravi colpose, omissione dolosa di cautele, violazione delle norme sulla sicurezza sul lavoro e falso.
Stando a quanto ricostruito dai magistrati di Trani che hanno indagato sull'avvenuto, l'incidente fu causato da un errore umano. Questo, per gli inquirenti, non esonererebbe dalle responsabilità anche coloro che non avrebbero vigilato sulla sicurezza della tratta a binario unico.