Discoteche chiuse fino al 15 luglio, in Puglia operatori in ginocchio: «Estate compromessa»

Pertuso (sindacato dei locali da ballo): «Chi avrà la possibilità tenterà di riconvertire in lounge bar o ristorante»

venerdì 12 giugno 2020 11.47
A cura di Riccardo Resta
Doccia gelata per gli operatori delle discoteche e dei locali da ballo della Puglia, che già avevano messo nel mirino la data del 15 giungo per la riapertura. Ieri sera il premier Conte ha annunciato la firma del nuovo Dpcm che tiene chiuse la sale da ballo almeno fino al 14 luglio prossimo in tutta Italia; misura che compare fra gli accorgimenti per evitare un riacutizzarsi dell'epidemia da Coronavirus.

«La situazione è disperata - dice Nicola Pertuso, presidente del sindacato dei locali da ballo Puglia. L'estate 2020 ormai è compromessa, poiché chiudere fino al 15 luglio significa lavorare a malapena un mese. Ogni anno in Puglia dopo il 25 agosto la nostra mole di lavoro si riduce notevolmente. Alcuni di noi, chi ne avrà la possibilità, proverà a riconvertire i propri locali e le strutture di pubblico spettacolo in lounge bar o ristoranti sotto le stelle, ma non sarà facile».

Sovrana è la decisione del Governo, che stoppa l'ordinanza con cui la Regione Puglia aveva previsto la riapertura di locali per il pubblico spettacolo, fiere ed eventi a partire dal 15 giugno. «L'autonomia delle regioni non può comunque ampliare il raggio delle autorizzazioni che vengono comunicate dalla conferenza Stato-Regioni - prosegue Pertuso. In Calabria la presidente Santelli concesse la riapertura dei ristoranti all'aperto, ma dopo un paio di giorni il Governo fece ricorso e i ristoranti vennero nuovamente chiusi. Si può solo modificare qualcosa rispetto ai contenuti generali, che però devono essere sostanzialmente aderenti a quelli del decreto governativo».