Dopo la laurea i libri finiscono nel cassonetto, l'amaro sfogo di un avvocato di Bari

Un lungo post Facebok per denunciare l'accaduto: «Ci sono mille luoghi, mille biblioteche, nei quali si possono consegnare»

sabato 28 settembre 2019 20.56
A cura di La Redazione
Uscire come ogni sera a Bari per gettare l'immondizia e trovare buttatiti nel cassonetto tanti libri universitari. Nello specifico testi di giurisprudenza, molti dei quali di autentici maestri e professori universitari tra cui Fiandaca Musco, Veneziani, Alpa, Dominioni, Uricchio, Galgano e tanti, tanti altri, alcuni sono anche molto recenti. L'amara scoperta è dell'avvocato barese Leopoldo Di Nanna che affida ad un lungo post Facebook le sue considerazioni.

«Mi metto a recuperarli - scrive l'avvocato nel suo sfogo - ricordando la mia cara sorella quando una volta mi sorprese a buttar via alcuni testi delle scuole medie, e mi rimproverò non poco, perché la cultura, mi disse, non si butta via. Ci sono mille luoghi, mille biblioteche, nei quali si possono consegnare (e mi vengono in mente ad esempio le carceri, che frequento giornalmente e laddove tanto c'è sete e bisogno, di cultura). Mentre provvedo a "salvare" questi testi intravedo moltissimi appunti universitari riconducibili a quasi tutti gli esami ed infine una tesi di laurea, che pure terrò con me e leggerò dalla prima all'ultima pagina. E penso a quale possa essere stato il motivo e lo stato d'animo che hanno indotto, questa giovane dottoressa, a buttar via tutti i testi dai quali ha studiato con tutta la passione che emerge nei suoi appunti e libri "consumati". E la risposta è forse, unitamente a questo gesto e a questa foto, l'emblema della società di oggi. Laddove fare l'"influencer" o strappare qualche migliaio di virtuali mi piace, conta ben più di un durissimo persorso di studi universitari. Laddove la laurea è, più che mai, un "pezzo di carta". Da buttar via, dopo anni di sacrifici e forse per disperazione, in un cassonetto di immondizia».

Ma è proprio vero come cantava De Andrè: «Dai diamanti non nasce niente, dal letame nascono i fior», e la brutta esperienza vissuta ha portato ad una bella iniziativa. L'avvocato De Nanna ha infatti deciso, sullo scarto del riscontro ottenuto con il suo sfogo di cogliere l'occasione per avviare un nuovo progetto con Forza dei Consumatori, associazione nazionale di cui è presidente.

«Chiunque in qualsiasi posto in Italia ha libri di cui per qualsiasi motivo vuole disfarsi, potrà contattarci all'indirizzo mail info@forzadeiconsumatori.it per concordare la donazione alla nostra associazione - scrive - che si farà carico di consegnarli in ogni luogo ove sussistono biblioteche, privilegiando laddove più c'è bisogno di cultura e di circuiti virtuosi come ad esempio gli Istituti Penitenziari nell'ambito del nostro Progetto #RecidivaZero. Lo studio è la madre di ogni conoscenza. La conoscenza è la madre di ogni progresso. La conoscenza rende liberi».