Dove si compra meglio a Bari? Ecco il sondaggio di Confcommercio
Secondo i non residenti premiato il Murat ma problemi ancora con il caos parcheggi
lunedì 13 gennaio 2020
15.55
Ne esce valorizzato il murattiano ma ancora caotico per la mobilità, dal sondaggio di opinione sulle attività commerciali del territorio barese Bari realizzato dall'Istituto Troisi Ricerche, e che ha coinvolto un campione rappresentativo di 1000 consumatori (635 residenti a Bari e 365 residenti nei Comuni limitrofi) selezionati in modo da rispecchiare la composizione socio-demografica del territorio, più 11 operatori commerciali.
Quello che emerso è che la città ha bisogno di qualificare, soprattutto agli occhi dei non residenti, la natura articolata e diversificata della propria offerta commerciale; i non residenti premiano il murattiano non solo per l'eccellente offerta commerciale, ma anche perché luogo in cui sono contemporaneamente concentrati negozi, luoghi di aggregazione, bar/ristoranti e offerta culturale, ma non risulta pienamente valorizzata la "personalità" di ogni quartiere. Tre quindi le linee di azione considerate come prioritarie: diminuire la percezione di "caos" che, soprattutto per via della mobilità e dei parcheggi, disincentiva dal fare acquisti in centro, promuovere nuovi servizi per turisti e cittadini disseminati lungo tutto il tessuto urbano e creare di un unicum tra "quello che si può vedere" e "quello che si può vivere".
Se, infatti, i quartieri Carrassi e San Pasquale vengono scelti per fare acquisti prevalentemente in virtù della loro accessibilità e della facilità di parcheggio, ma per il resto sono considerati "una zona della città come le altre" o "un punto di passaggio", il Libertà risulta ancora schiacciato (soprattutto nel caso di coloro che non vivono a Bari) da una reputazione fortemente respingente, che non tiene conto della sua storicità (la quale invece è ben presente nei baresi, che considerano la zona come "una quartiere da salvare").
i dati sono stati presentati nella sede della Confcommercio Bari icon gli interventi del Presidente di Confcommercio Bari BAT Alessandro Ambrosi, del sindaco di Bari Antonio Decaro e dell'Assessore alle Attività Produttive del comune di Bari Carla Palone.
Obiettivo dell'indagine era quello di comprendere come è valutata l'attuale offerta commerciale in città e individuare possibili aree di intervento, legate allo "spirito" e alla "vocazione storica" di ogni quartiere, per offrire esperienze di acquisto autentiche e personalizzate.
Diverse le tematiche affrontate: dalle zone della città preferite per fare shopping, alle motivazioni di scelta di ciascuna di esse; dalle abitudini di mobilità quando si va a fare acquisti agli ambiti su cui, a parere di Cittadini e Operatori Commerciali, l'Amministrazione dovrebbe intervenire con maggiore urgenza per rilanciare il commercio locale e renderlo parte integrante del tessuto cittadino, migliorando l'intero contesto urbano.
L'indagine, condotta attraverso interviste face to face (cioè realizzate da intervistatori professionisti muniti di tablet) in diverse zone della città e nei luoghi dove si sono svolte le celebrazioni in onore di San Nicola, ha permesso di aprire uno spaccato sul modo in cui i quartieri Murat, Carassi, Libertà e San Pasquale sono percepiti sia da coloro che non vivono a Bari sia da coloro che, invece, ci vivono e/o ci lavorano.
Da questi dati si può, secondo gli stessi Esercenti, ripartire per non disperdere il patrimonio della città, valorizzando - o, meglio, rivitalizzando - l'offerta commerciale in maniera coerente con il nuovo modo di pensare e di agire dei consumconsumatori.
Quello che emerso è che la città ha bisogno di qualificare, soprattutto agli occhi dei non residenti, la natura articolata e diversificata della propria offerta commerciale; i non residenti premiano il murattiano non solo per l'eccellente offerta commerciale, ma anche perché luogo in cui sono contemporaneamente concentrati negozi, luoghi di aggregazione, bar/ristoranti e offerta culturale, ma non risulta pienamente valorizzata la "personalità" di ogni quartiere. Tre quindi le linee di azione considerate come prioritarie: diminuire la percezione di "caos" che, soprattutto per via della mobilità e dei parcheggi, disincentiva dal fare acquisti in centro, promuovere nuovi servizi per turisti e cittadini disseminati lungo tutto il tessuto urbano e creare di un unicum tra "quello che si può vedere" e "quello che si può vivere".
Se, infatti, i quartieri Carrassi e San Pasquale vengono scelti per fare acquisti prevalentemente in virtù della loro accessibilità e della facilità di parcheggio, ma per il resto sono considerati "una zona della città come le altre" o "un punto di passaggio", il Libertà risulta ancora schiacciato (soprattutto nel caso di coloro che non vivono a Bari) da una reputazione fortemente respingente, che non tiene conto della sua storicità (la quale invece è ben presente nei baresi, che considerano la zona come "una quartiere da salvare").
i dati sono stati presentati nella sede della Confcommercio Bari icon gli interventi del Presidente di Confcommercio Bari BAT Alessandro Ambrosi, del sindaco di Bari Antonio Decaro e dell'Assessore alle Attività Produttive del comune di Bari Carla Palone.
Obiettivo dell'indagine era quello di comprendere come è valutata l'attuale offerta commerciale in città e individuare possibili aree di intervento, legate allo "spirito" e alla "vocazione storica" di ogni quartiere, per offrire esperienze di acquisto autentiche e personalizzate.
Diverse le tematiche affrontate: dalle zone della città preferite per fare shopping, alle motivazioni di scelta di ciascuna di esse; dalle abitudini di mobilità quando si va a fare acquisti agli ambiti su cui, a parere di Cittadini e Operatori Commerciali, l'Amministrazione dovrebbe intervenire con maggiore urgenza per rilanciare il commercio locale e renderlo parte integrante del tessuto cittadino, migliorando l'intero contesto urbano.
L'indagine, condotta attraverso interviste face to face (cioè realizzate da intervistatori professionisti muniti di tablet) in diverse zone della città e nei luoghi dove si sono svolte le celebrazioni in onore di San Nicola, ha permesso di aprire uno spaccato sul modo in cui i quartieri Murat, Carassi, Libertà e San Pasquale sono percepiti sia da coloro che non vivono a Bari sia da coloro che, invece, ci vivono e/o ci lavorano.
Da questi dati si può, secondo gli stessi Esercenti, ripartire per non disperdere il patrimonio della città, valorizzando - o, meglio, rivitalizzando - l'offerta commerciale in maniera coerente con il nuovo modo di pensare e di agire dei consumconsumatori.