Droga nascosta nelle campagne di via Caldarola, presi tre spacciatori

I carabinieri hanno anche sequestrato 4 chili di sostanza stupefacente

giovedì 15 marzo 2018 12.17
Durante un controllo nella zona di Japigia i carabinieri del Nucleo Operativo di Bari Centro hanno arrestato tre pusher e recuperato un ingente quantitativo di sostanza stupefacente.
Il primo è stato il pregiudicato 44enne E.C., colto in flagranza dai carabinieri appostatisi nelle immediate vicinanze della sua abitazione all'atto di cedere una dose di cocaina ad un acquirente, ricevendo in cambio la somma di 30 euro. Analoga sorte è toccata al 25enne M.M., vecchia conoscenza dei militari, che affacciatosi dalla finestra della propria abitazione, dopo aver comunicato all'acquirente il prezzo dello stupefacente, ha provveduto a lanciargli una dose di cocaina dal peso di 2 grammi.
L'ultimo soggetto è stato arrestato in flagranza in viale Japigia dove erano appostati in servizio di osservazione altri militari. Si tratta di G.L., 29enne con diversi precedenti anche specifici in materia di stupefacenti, sorpreso nel cedere una dose di cocaina ad un acquirente, giunto sul posto in auto insieme ad altri amici, in cambio di 25 euro.
Lo stesso, sottoposto a perquisizione, è stato trovato in possesso di un'altra dose di hashish, pronta per lo spaccio e della somma contante di 440 euro, interamente suddivisa in banconote di piccolo taglio, sottoposta a sequestro.
I tre, dopo le formalità di rito sono stati sottoposti alla misura pre-cautelare degli arresti domiciliari, dovendo rispondere del reato di spaccio di sostanze stupefacenti.
Sempre a Japigia, altri militari hanno rinvenuto e sequestrato nelle campagne retrostanti le palazzine di Via Caldarola, ben 1.1 kg di cocaina purissima, 2 kg di hashish e 6.4 kg di marijuana, per un valore di mercato al dettaglio stimato in quasi 200.000 euro. La droga era nascosta in alcuni bidoni sotterrati in diversi punti in aperta campagna. Tutta la sostanza stupefacente è stata trasmessa al laboratorio di analisi dei carabinieri di Bari per stabilirne principio qualitativo e quantitativo.