Duecento dipendenti in pensione con quota 100, il Comune di Bari corre ai ripari

Approvato il piano triennale del fabbisogno di personale, tra di essi necessari assistenti sociali, educatori per i nido e insegnanti

lunedì 16 dicembre 2019 16.20
«Con l'entrata in vigore di Quota 100 solo quest'anno sono andati in pensione quasi 160 dipendenti comunali e per il prossimo anno sono già programmate oltre 100 cessazioni, un dato che rischia di raddoppiare considerato che lo strumento Quota 100 non prevede un largo margine di preavviso da parte del dipendente nei confronti dell'ente».

Con queste parola l'assessore al Personale, Vito Lacoppola, commenta l'approvazione da parte della Giunta Comunale del Piano triennale del fabbisogno di personale relativo al 2020/2022, delineato a seguito del coinvolgimento di tutti i dirigenti comunali nella determinazione delle esigenze rilevate in termini di risorse umane.

L'approvazione di tale programmazione ha natura autorizzatoria e vincolante ai fini dell'attuazione di qualsiasi procedimento di reclutamento di personale, sia a tempo determinato sia a tempo indeterminato. Da un punto di vista strategico il Piano del fabbisogno è orientato all'individuazione del personale in relazione alle funzioni istituzionali e agli obiettivi di performance organizzativa, efficienza, economicità e qualità dei servizi ai cittadini. Nel documento vengono inoltre indicate le risorse finanziarie necessarie per la relativa attuazione, nel limite della spesa per il personale in servizio e di quella connessa alle facoltà assunzionali previste dalla normativa vigente. La programmazione deve tenere conto degli equilibri e delle risorse di bilancio, nonché dei vincoli in materia di spesa di personale e non può, in ogni caso, comportare maggiori oneri per la finanza pubblica.

Il Comune di Bari, ad oggi, vive una condizione di sottodimensionamento organico con 1 dipendente ogni 181 abitanti, ben lontana dal parametro fissato dal D.M. 10/4/2017 per le città con popolazione compresa tra 250mila e 500mila abitanti, pari invece a 1 dipendente ogni 89 abitanti. Per il calcolo delle risorse destinate alle assunzioni nel prossimo triennio ci si è basati sul prospetto riepilogativo generale delle cessazioni del personale comunale dal servizio per gli anni 2019, 2020 e 2021, che ha visto il pensionamento di 156 unità nel corso dell'anno e che prevede il pensionamento di 102 unità nel 2020 e 47 nel 2021.

Tra i profili professionali più rilevanti in termini numerici figurano 34 assistenti sociali da assumere nel prossimo biennio attraverso lo scorrimento delle graduatorie; 27 nuovi funzionari specialisti amministrativi ad esito del concorso in essere nel 2020 (cui si aggiungono altrettante risorse interne) e 15 nel 2021 (più altrettanti interni); 28 funzionari specialisti tecnici (12 nel 2020, 11 nel 2021 e 5 nel 2022); 26 educatori di asilo nido (10 nel 2020, 10 nel 2021 e 6 nel 2022); 13 geometri nel 2020 attraverso lo scorrimento delle graduatorie; 25 insegnanti di scuola dell'infanzia da assumere ad esito di concorso (10 nel 2020, 10 nel 2021 e 5 nel 2022); 40 istruttori amministrativi finanziari da assumere ad esito di concorso (10 nel 2020, 20 nel 2021 e 10 nel 2022); 53 agenti di Polizia locale da assumere ad esito di concorso (8 nel 2020, 25 nel 2021 e 20 nel 2022); 12 esecutori addetti ai servizi da assumere attraverso le liste di collocamento; 17 uscieri.