Ecosistema Urbano 2021, Bari si piazza all'88esimo posto
La nota di BariEcoCity: «Siamo in presenza di dati ambientali molto negativi, che chiamano alla responsabilità gli amministratori comunali»
giovedì 11 novembre 2021
13.17
Bari all'88esimo posto nella classifica Ecosistema Urbano 2021. Una notizia negativa che merita approfondimento secondo l'associazione BariEcoCity.
«Crediamo meriti una più profonda riflessione e una serie di proposte, la classifica 2021 di Legambiente/Sole24ore sulle perfomance ambientali delle 105 città Italiane, recentemente pubblicata - scrivono - Bari quest'anno, sulla base dei 18 parametri ambientali considerati, si colloca al 88 posto, perdendo ben 4 posizioni rispetto al 2020. Un brutto risultato, che si amplifica considerando le risultanze di alcuni dei principali parametri presi a riferimento per stilare la classifica».
«VERDE URBANO - prosegue la nota - siamo al 96esimo posto nazionale, con 4 mq di verde per abitante, a fronte dei 300 mq di Trento. E al 62esimo posto per numero di alberi, con 15 alberi ogni 100 abitanti, a fronte dei 190 di Cuneo. RIFIUTI URBANI: Siamo al 90esimo posto per percentuale di raccolta differenziata (41%), a fronte del tasso di Pordenone (86%). E siamo all'81esimo posto per ammontare di rifiuti procapite (580kg), a fronte dei 408kg di Belluno. ACQUA: Siamo al 77esimo posto per dispersione idrica in rete con percentuale del 48%, a fronte del 9% di acqua persa in rete di Macerata. ENERGIA RINNOVABILE: Siamo al 45esimo posto per produzione di energia solare da edifici pubblici (4kw/1000 abitanti), a fronte dei 30kw che produce Padova, dove il sole è certamente meno presente rispetto a Bari! ARIA: 64esimo posto per concentrazione di biossido di azoto e 44 posto per polveri sottili (PM10), comportano una qualità dell'aria barese appena sufficiente. ISOLE PEDONALI: 21esimo posto con 0,56 mq per abitante, mentre a Lucca sono 6,7 i mq di isole pedonali a disposizione di ciascun abitante».
«Siamo dunque in presenza di dati ambientali molto negativi, che chiamano alla responsabilità gli amministratori comunali che da 20 anni gestiscono Bari - concludono - La transizione ecologica, la cura dell'ecosistema urbano, la.crisi climatica non devono essere temi di sterili bla-bla-bla, ma chiamano a un impegno serio e sistematico chi gestisce da tantissimi anni la Cittá. Impegno che i fatti e i dati comprovano non essere sino a oggi stato sviluppato! Chiediamo quindi ancora una volta e per l'ennesima volta a sindaco e giunta non iniziative di green washing; ma azioni potenti e concrete di rispetto dell'ambiente e dell'ecosistema urbano. Quindi, come da anni da noi indicato, proponiamo: investimenti finanziari in forestazione urbana per moltiplicare il numero di alberi in Cittá. Affidamento degli spazi verdi urbani ai Cittadini, con riconoscimento di sgravi fiscali. Incentivi economici ai Cittadini per incrementare il recupero dei rifiuti urbani e nuove modalitá di raccolta dei rifiuti (basta cassonetti stradali). Pannellizzazione di tutti gli edifici pubblici comunali per incrementare la produzione di energia elettrica pulita. Aumento delle aree pedonali. Riduzione dei consumi di gas metano (altamente inquinamente e gravemente nocivo per l'ambiente) ed elettrificazione di tutte le flotte veicolari comunali (ivi incluse le società partecipate). Bari e i baresi vogliono vivere in una cittá più pulita e più rispettosa dell'ambiente».
«Crediamo meriti una più profonda riflessione e una serie di proposte, la classifica 2021 di Legambiente/Sole24ore sulle perfomance ambientali delle 105 città Italiane, recentemente pubblicata - scrivono - Bari quest'anno, sulla base dei 18 parametri ambientali considerati, si colloca al 88 posto, perdendo ben 4 posizioni rispetto al 2020. Un brutto risultato, che si amplifica considerando le risultanze di alcuni dei principali parametri presi a riferimento per stilare la classifica».
«VERDE URBANO - prosegue la nota - siamo al 96esimo posto nazionale, con 4 mq di verde per abitante, a fronte dei 300 mq di Trento. E al 62esimo posto per numero di alberi, con 15 alberi ogni 100 abitanti, a fronte dei 190 di Cuneo. RIFIUTI URBANI: Siamo al 90esimo posto per percentuale di raccolta differenziata (41%), a fronte del tasso di Pordenone (86%). E siamo all'81esimo posto per ammontare di rifiuti procapite (580kg), a fronte dei 408kg di Belluno. ACQUA: Siamo al 77esimo posto per dispersione idrica in rete con percentuale del 48%, a fronte del 9% di acqua persa in rete di Macerata. ENERGIA RINNOVABILE: Siamo al 45esimo posto per produzione di energia solare da edifici pubblici (4kw/1000 abitanti), a fronte dei 30kw che produce Padova, dove il sole è certamente meno presente rispetto a Bari! ARIA: 64esimo posto per concentrazione di biossido di azoto e 44 posto per polveri sottili (PM10), comportano una qualità dell'aria barese appena sufficiente. ISOLE PEDONALI: 21esimo posto con 0,56 mq per abitante, mentre a Lucca sono 6,7 i mq di isole pedonali a disposizione di ciascun abitante».
«Siamo dunque in presenza di dati ambientali molto negativi, che chiamano alla responsabilità gli amministratori comunali che da 20 anni gestiscono Bari - concludono - La transizione ecologica, la cura dell'ecosistema urbano, la.crisi climatica non devono essere temi di sterili bla-bla-bla, ma chiamano a un impegno serio e sistematico chi gestisce da tantissimi anni la Cittá. Impegno che i fatti e i dati comprovano non essere sino a oggi stato sviluppato! Chiediamo quindi ancora una volta e per l'ennesima volta a sindaco e giunta non iniziative di green washing; ma azioni potenti e concrete di rispetto dell'ambiente e dell'ecosistema urbano. Quindi, come da anni da noi indicato, proponiamo: investimenti finanziari in forestazione urbana per moltiplicare il numero di alberi in Cittá. Affidamento degli spazi verdi urbani ai Cittadini, con riconoscimento di sgravi fiscali. Incentivi economici ai Cittadini per incrementare il recupero dei rifiuti urbani e nuove modalitá di raccolta dei rifiuti (basta cassonetti stradali). Pannellizzazione di tutti gli edifici pubblici comunali per incrementare la produzione di energia elettrica pulita. Aumento delle aree pedonali. Riduzione dei consumi di gas metano (altamente inquinamente e gravemente nocivo per l'ambiente) ed elettrificazione di tutte le flotte veicolari comunali (ivi incluse le società partecipate). Bari e i baresi vogliono vivere in una cittá più pulita e più rispettosa dell'ambiente».