Edilizia scolastica a Bari, l'UDS protesta: «Situazione inaccettabile»
Il movimento studentesco sollecita soluzioni per il liceo "Scacchi" e "Salvemini"
mercoledì 13 settembre 2017
«A pochi giorni dall'inizio della scuola i lavori di manutenzione al Liceo Scientifico "A. Scacchi", iniziati lo scorso gennaio, non sono ancora terminati. Gli studenti sono costretti quindi ad affrontare enormi difficoltà a fronte di nove aule della struttura inagibili per almeno due settimane, dovendosi dividere in un doppio turno di lezione, uno mattutino e uno pomeridiano». E' quanto denunciano i referenti di UDS Bari attraverso la loro pagina Facebook.
«Una situazione simile è presente anche al Liceo Scientifico "G. Salvemini", all'interno del quale la ristrutturazione degli spazi della scuola da parte della Città Metropolitana, che dovranno garantire ben sei aule, avverranno solo entro il mese di novembre, costringendo dunque gli studenti a fare lezione nei laboratori di cui dispone l'Istituto dove inoltre, i lavori di montaggio degli infissi procede con lentezza e grande ritardo rendendo la scuola poco sicura. Oltre ai casi dello Scacchi e del Salvemini, esistono numerosi casi in tutto il territorio barese in cui vi sono condizioni precarie delle strutture scolastiche.
Non possiamo accettare che si continuino a proporre interventi emergenziali considerata la spingente necessità di intervenire in maniera strutturale sul tema, che centinaia di studenti ogni giorno siano costretti ad alternarsi per andare a scuola e che studino in scuole-cantiere che mettono a rischio le loro vite. Lo scorso anno abbiamo presentato il quadro critico degli istituti baresi all'Amministrazione. A seguito delle mobilitazioni che hanno coinvolto migliaia di studenti, siamo riusciti ad ottenere il Tavolo Tecnico sul diritto allo studio che ad oggi si è dimostrato come un luogo di vuote promesse. In questo autunno ci mobiliteremo nuovamente affinché il Tavolo Tecnico diventi uno strumento di confronto reale tra gli studenti e l'Amministrazione, con l'obiettivo di ottenere un reale piano di finanziamenti sul diritto allo studio. Il 13 ottobre saremo in piazza per rivendicare un'istruzione gratuita e di qualità ed un piano di interventi strutturali sull'edilizia scolastica».
Proprio per esortare la partecipazione al momento di mobilitazione del prossimo 13 ottobre, lunedì sono stati affissi sui cancelli delle scuole baresi degli striscioni: «Ogni giorno viviamo la frenetica rincorsa alla velocità, alla produttività, che non fa altro che eliminare il ruolo emancipatorio della formazione e della didattica. In quella data intendiamo astenerci dalle nostre attività, compresa quella dell'alternanza scuola-lavoro per riprenderci il nostro tempo, il tempo di studio, il tempo di partecipazione, un tempo di cui siamo stati privati».
«Una situazione simile è presente anche al Liceo Scientifico "G. Salvemini", all'interno del quale la ristrutturazione degli spazi della scuola da parte della Città Metropolitana, che dovranno garantire ben sei aule, avverranno solo entro il mese di novembre, costringendo dunque gli studenti a fare lezione nei laboratori di cui dispone l'Istituto dove inoltre, i lavori di montaggio degli infissi procede con lentezza e grande ritardo rendendo la scuola poco sicura. Oltre ai casi dello Scacchi e del Salvemini, esistono numerosi casi in tutto il territorio barese in cui vi sono condizioni precarie delle strutture scolastiche.
Non possiamo accettare che si continuino a proporre interventi emergenziali considerata la spingente necessità di intervenire in maniera strutturale sul tema, che centinaia di studenti ogni giorno siano costretti ad alternarsi per andare a scuola e che studino in scuole-cantiere che mettono a rischio le loro vite. Lo scorso anno abbiamo presentato il quadro critico degli istituti baresi all'Amministrazione. A seguito delle mobilitazioni che hanno coinvolto migliaia di studenti, siamo riusciti ad ottenere il Tavolo Tecnico sul diritto allo studio che ad oggi si è dimostrato come un luogo di vuote promesse. In questo autunno ci mobiliteremo nuovamente affinché il Tavolo Tecnico diventi uno strumento di confronto reale tra gli studenti e l'Amministrazione, con l'obiettivo di ottenere un reale piano di finanziamenti sul diritto allo studio. Il 13 ottobre saremo in piazza per rivendicare un'istruzione gratuita e di qualità ed un piano di interventi strutturali sull'edilizia scolastica».
Proprio per esortare la partecipazione al momento di mobilitazione del prossimo 13 ottobre, lunedì sono stati affissi sui cancelli delle scuole baresi degli striscioni: «Ogni giorno viviamo la frenetica rincorsa alla velocità, alla produttività, che non fa altro che eliminare il ruolo emancipatorio della formazione e della didattica. In quella data intendiamo astenerci dalle nostre attività, compresa quella dell'alternanza scuola-lavoro per riprenderci il nostro tempo, il tempo di studio, il tempo di partecipazione, un tempo di cui siamo stati privati».