Elezioni a Bari, Sisto: «Forse in settimana il nome del candidato del centrodestra»
Fabio Romito è in pole position, ma saranno i vertici romani a dover decidere definitivamente su chi puntare
lunedì 19 febbraio 2024
15.31
Il centrodestra a Bari, nonostante non si abbia ancora il nome del candidato sindaco, sta lavorando. In queste settimane si stanno definendo le liste che dovranno supportare il candidato sindaco. Un nome ancora non c'è perché si attende una riunione dei vertici romani, che dovranno ratificare il lavoro fatto sul territorio. In pole c'è il nome di Fabio Romito della Lega, ma la certezza non c'è ancora, anche se potrebbe mancare poco, come sottolinea il viceministro Francesco Paolo Sisto, intervenuto alla conferenza stampa di presentazione dei dati dei sondaggi effettuati da Forza Italia sul territorio.
«I baresi hanno l'occasione di virare la rotta alle prossime elezioni amministrative - sottolinea Sisto - e di sostituire le notizie con i fatti. Ancora non c'è il nome del candidato sindaco, ma spero che i tavoli romani si riuniscano questa settimana così da poter sciogliere un quesito per noi fondamentale. Chiunque sia il candidato sindaco, comunque, ciò di cui Bari ha bisogno è di cambiamento, questo deve prevalere su qualunque nome. Non si tratta del nome, ma di dare alla città un riscatto. Se la città cresce è merito solo dei baresi, popolo capace di autoregolamentarsi anche di fronte ad inerzie evidenti da parte dell'amministrazione comunale».
«I baresi hanno l'occasione di virare la rotta alle prossime elezioni amministrative - sottolinea Sisto - e di sostituire le notizie con i fatti. Ancora non c'è il nome del candidato sindaco, ma spero che i tavoli romani si riuniscano questa settimana così da poter sciogliere un quesito per noi fondamentale. Chiunque sia il candidato sindaco, comunque, ciò di cui Bari ha bisogno è di cambiamento, questo deve prevalere su qualunque nome. Non si tratta del nome, ma di dare alla città un riscatto. Se la città cresce è merito solo dei baresi, popolo capace di autoregolamentarsi anche di fronte ad inerzie evidenti da parte dell'amministrazione comunale».