Niente esenzione dal ticket per i malati di ipertensione. All'asciutto 200.000 pazienti in Puglia
Il Ministero modifica la regolamentazione della malattie croniche. Farmaci gratuiti solo per i casi più gravi
venerdì 13 aprile 2018
11.24
Una tegola si abbatte sui pazienti ipertesi di tutta Italia: il Ministero della Salute ha pubblicato la revisione annuale delle esenzioni dal ticket, da cui è stata espunta proprio l'ipertensione. È la diretta conseguenza dei nuovi Livelli Essenziali di Assistenza (LEA), a cui il Ministero ha dato il via libera lo scorso anno. La revisione del registro in cui vengono elencate le malattie croniche, infatti, di volta in volta aggiorna le patologie, introducendone di nuove ma anche eliminando alcune già presenti.
A farne le spese nel 2018 saranno i pazienti che soffrono di ipertensione, a cui è stata revocata l'esenzione totale dal ticket, che rimane prerogativa solo dei malati più gravi, ovvero quelli che riportano danni agli organi.
Non si tratta di certo, però, di una novità: la decisione era stata notificata già sei mesi fa da Ministero e società scientifiche, ma l'aggiornamento non è mai stato effettuato in questo lasso di tempo, né i medici di base hanno provveduto a comunicare la modifica ai loro pazienti.
In molti lo hanno appreso solo di recente, e come un fulmine a ciel sereno, andando a chiedere spiegazioni alle ASL. Da parte sua, la Regione Puglia aveva diramato prima di Pasqua una circolare; soluzione che, di fatto, si è dimostrata insufficiente.
Secondo stime quanto più possibile esatte, sul territorio regionale insistono oltre 400.000 persone affette da ipertensione, soltanto la metà delle quali patisce la malattia nel suo stadio più grave. A bocca asciutta, quindi, sono rimasti oltre 200.000 pazienti pugliesi, che fino all'anno scorso godevano dell'esenzione dal pagamento del ticket (che comporta - ricordiamo - la totale gratuità dei farmaci), e che da quest'anno dovranno farsi interamente carico dell'acquisto dei medicinali.
Il nuovo conteggio dovrà essere effettuato dai medici di base, che dovranno anche comunicare il risultato tramite il portale Edotto. Si attende un accordo tra medici di famiglia e Regione Puglia per sveltire le pratiche e, allo stesso tempo, garantire ai pazienti il minori disagio possibile.
Duro il commento dell'ex consigliere comunale barese Luigi Cipriani, che attacca la Regione Puglia: «Caos nei distretti sanitari, pazienti in cerca di spiegazioni negli studi dei medici e un rimpallo pesante delle responsabilità tra Regione e la federazione dei medici di base. Nella sanità pugliese scoppia il caso delle esenzioni ticket per i soggetti ipertesi. Parliamo di una patologia che interessa una platea di un milione di pugliesi. La maggior parte di loro sta scoprendo solo in questi giorni di non essere più esente dal pagamento dei farmaci per l'ipertensione».
Va, però, ricordato che il problema non è esclusivamente pugliese, ma riguarda tutto il territorio nazionale. Disagi si sono verificati anche in altre regioni, proprio a causa di una comunicazione insufficiente sui nuovi LEA, introdotti a settembre 2017.
A farne le spese nel 2018 saranno i pazienti che soffrono di ipertensione, a cui è stata revocata l'esenzione totale dal ticket, che rimane prerogativa solo dei malati più gravi, ovvero quelli che riportano danni agli organi.
Non si tratta di certo, però, di una novità: la decisione era stata notificata già sei mesi fa da Ministero e società scientifiche, ma l'aggiornamento non è mai stato effettuato in questo lasso di tempo, né i medici di base hanno provveduto a comunicare la modifica ai loro pazienti.
In molti lo hanno appreso solo di recente, e come un fulmine a ciel sereno, andando a chiedere spiegazioni alle ASL. Da parte sua, la Regione Puglia aveva diramato prima di Pasqua una circolare; soluzione che, di fatto, si è dimostrata insufficiente.
Secondo stime quanto più possibile esatte, sul territorio regionale insistono oltre 400.000 persone affette da ipertensione, soltanto la metà delle quali patisce la malattia nel suo stadio più grave. A bocca asciutta, quindi, sono rimasti oltre 200.000 pazienti pugliesi, che fino all'anno scorso godevano dell'esenzione dal pagamento del ticket (che comporta - ricordiamo - la totale gratuità dei farmaci), e che da quest'anno dovranno farsi interamente carico dell'acquisto dei medicinali.
Il nuovo conteggio dovrà essere effettuato dai medici di base, che dovranno anche comunicare il risultato tramite il portale Edotto. Si attende un accordo tra medici di famiglia e Regione Puglia per sveltire le pratiche e, allo stesso tempo, garantire ai pazienti il minori disagio possibile.
Duro il commento dell'ex consigliere comunale barese Luigi Cipriani, che attacca la Regione Puglia: «Caos nei distretti sanitari, pazienti in cerca di spiegazioni negli studi dei medici e un rimpallo pesante delle responsabilità tra Regione e la federazione dei medici di base. Nella sanità pugliese scoppia il caso delle esenzioni ticket per i soggetti ipertesi. Parliamo di una patologia che interessa una platea di un milione di pugliesi. La maggior parte di loro sta scoprendo solo in questi giorni di non essere più esente dal pagamento dei farmaci per l'ipertensione».
Va, però, ricordato che il problema non è esclusivamente pugliese, ma riguarda tutto il territorio nazionale. Disagi si sono verificati anche in altre regioni, proprio a causa di una comunicazione insufficiente sui nuovi LEA, introdotti a settembre 2017.