Emergenza al CARA di Bari, «siamo pagati per prendere botte e sputi»

Ancora una denuncia del sindacato di Polizia CONSAP dopo l'ultima aggressione

mercoledì 7 giugno 2017
Domenica sera ennesima violenza al C.A.R.A. di Bari. Due poliziotti, nell'espletamento del dovere, presi a calci e pugni da un ospite del centro, solo per avergli chiesto la Identity Card. Prognosi di 10 e 15 giorni per i due operatori di polizia a cui va tutto il nostro affetto e sostegno per una pronta guarigione.

"Siamo incazzati", dice Uccio Persia, Segretario Generale del Sindacato di Polizia CONSAP di Bari. "Incazzati perché, nonostante le nostre segnalazioni, nonostante avessimo presagito una situazione di pericolo, nessuno ha mosso un dito. Forse deve scapparci ancora il morto perché qualcuno si occupasse seriamente della situazione ormai insostenibile del CARA di Bari? E' una bomba ad orologeria" dice Uccio Persia. "A fronte di 2 mila ospiti, il personale impiegato resta esiguo. Il Questore di Bari, nonostante gli ultimi fatti di cronaca, non ha ritenuto opportuno aumentare il numero di operatori da impiegare nel centro. W l'Italia, il paese dell'accoglienza, dove si spendono circa 35 euro al giorno per un profugo e ai poliziotti mancano le divise, mancano i mezzi ormai obsoleti e non hanno ancora, alcuna tutela o alcun protocollo di intervento".

"Siamo pagati per prendere botte, sputi e coltellate" continua Uccio Persia. "Miei cari politici, è questa la ricetta sulla sicurezza che avete a mente per un paese come l'Italia? La campagna elettorale è vicina. Se non avete idea di come governare o garantire ai cittadini Sicurezza sceglietevi un altro mestiere. Nel frattempo un minuto di vergogna per chi ha permesso tutto questo".