Emiliano agli ex OM: «Ci sono manifestazioni di interesse, ma meglio essere cauti»

I lavoratori in sit-in sul lungomare hanno parlato col presidente, Micchetti: «Ora necessari i fatti non le rassicurazioni»

lunedì 9 aprile 2018 15.19
A cura di Elga Montani
Gli ex Om in protesta davanti alla Regione Puglia e il governatore Emiliano scende e li incontra. Finalmente, potremmo anche dire, dopo giorni in cui da parte "politica" non c'erano stati segnali per quanto riguarda la vertenza relativa al fallimento Tua Industries, Emiliano ci mette la faccia e spiega alle 190 famiglie la situazione.

Ci sono delle trattative in corso in vista dell'ultima scadenza data dal curatore fallimentare, il prossimo 14 aprile, ma occorre essere cauti. Infatti, già troppe volte le speranze si sono trasformate solo in delusione. Ora è necessario stare con i piedi per terra e lavorare, cercando di trovare una soluzione per i lavoratori soprattutto che da gennaio poi sono senza alcuna retribuzione.

Le aziende che teoricamente avrebbero un interesse sembrano essere quattro, due pugliesi e due nazionali. E con quelle pugliesi si starebbe in queste ore interfacciando il presidente della Regione Puglia, per cercare di arrivare ad un accordo che possa essere adeguato a tutte le parti in causa.

«Emiliano è stato cauto pur confermando che ci sono interlocuzioni in corso e delle manifestazioni di interesse – dichiara ai nostri microfoni Gianfranco Micchetti, Fim Cisl – Non ci ha detto chi sono gli investitori o gli imprenditori interessati, anche se si parla di due investitori pugliesi e due italiani. Il problema è che tali manifestazioni devono trasformarsi in qualcosa di concreto entro il 14 aprile e diventare vincolanti. Purtroppo, se tali dialoghi non riuscissero a concretizzarsi non ci saranno molte altre strade per i lavoratori».

«Ormai i lavoratori sono disincantati – sottolinea – gli annunci e le rassicurazioni non servono più a nulla vogliono i fatti. Vanno bene le interlocuzioni, ma si deve stringere perché in caso contrario si andrà al licenziamento collettivo, Non ci sono altre alternative, e l'unico grosso punto interrogativo diventerebbe la fine del capannone che nella nostra idea deve essere legato alle sorti dei lavoratori».

In attesa che si possano avere notizie più concrete i lavoratori saranno di nuovo in sit-in giovedì 12 aprile e lunedì 16, sperando che in occasione di quest'ultimo appuntamento si possa festeggiare la notizia che le trattative sono diventate qualcosa di concreto.