Emiliano incontra i sindacati della medicina generale
Il presidente ha rassicurato: «I medici di famiglia rimangono centrali»
martedì 7 novembre 2017
10.33
Il Presidente della Regione Puglia Michele Emiliano ha convocato ieri mattina i rappresentanti delle organizzazioni sindacali della medicina generale, dei pediatri di libera scelta, dei medici specialisti convenzionati interni e accreditati e della dirigenza medica. Gli argomenti trattati durante l'incontro sono stati diversi, tra cui il contenimento della spesa farmaceutica, la sicurezza dei medici, la carenza della dotazione organica, l'organizzazione generale dei servizi nell'ottica di una sempre maggiore integrazione tra territorio e ospedale.
Emiliano, insieme con il direttore del Dipartimento Regionale politiche della salute e benessere sociale, Giancarlo Ruscitti, ha sottolineato la necessità di affrontare, congiuntamente in un tavolo allargato, tutti i temi prioritari del servizio sanitario regionale. Uno degli argomenti di maggiore interesse per tutti i presenti alla riunione riguarda la delibera di giunta che dà la possibilità ai medici specialisti di poter prescrivere sulla ricetta rossa.
«Vogliamo rassicurare tutti del fatto che i medici di famiglia rimangono centrali - ha detto Emiliano - ieri mi sono confrontato con tutti i sindacati medici che hanno aderito al mio invito: con loro abbiamo anche affrontato la questione per cui ora, anche in Puglia, i medici specialisti potranno fare le ricette senza passare dai medici di famiglia. Questi non si devono spaventare, o avere paura, di questa norma che peraltro adegua la Puglia al resto dell'Italia e dà attuazione a una norma nazionale».
«Credo che questa cosa - ha continuato Emiliano - abbia provocato l'agitazione dei medici di famiglia, che temono di vedere dispersi i loro pazienti trattati direttamente dai medici ospedalieri. Prescrivere un medicinale prima su un pezzo di carta, per poi passare al medico di famiglia che non aveva seguito la vicenda, provocava perdite di tempo e anche aggravi di costi che abbiamo ridotto».
«Decisive - ha concluso il presidente - saranno le scelte che il tavolo opererà per rendere sicura l'attività dei medici pugliesi da ogni tentativo di intimidazione e aggressione, in particolare per chi è più esposto nelle guardie mediche, nei pronto soccorso, negli ospedali siti nelle zone a maggiore disagio sociale. La Regione Puglia è pronta a fare accompagnare ogni medico impegnato nello svolgimento del suo dovere da dipendenti regionali o di società partecipate al fine di rendere più agevole e tranquilla l'esecuzione della prestazione sanitaria. Fermo restando che la sicurezza dei cittadini, qualunque professione espletino, dev'essere garantita dal Governo attraverso il Ministero dell'Interno e i suoi organi periferici appositamente impegnati da sempre nella tutela dell'ordine pubblico. Sarà mio impegno personale assicurare il coordinamento tra Forze dell'ordine e strutture sanitarie esposte a maggior pericolo».
Emiliano, insieme con il direttore del Dipartimento Regionale politiche della salute e benessere sociale, Giancarlo Ruscitti, ha sottolineato la necessità di affrontare, congiuntamente in un tavolo allargato, tutti i temi prioritari del servizio sanitario regionale. Uno degli argomenti di maggiore interesse per tutti i presenti alla riunione riguarda la delibera di giunta che dà la possibilità ai medici specialisti di poter prescrivere sulla ricetta rossa.
«Vogliamo rassicurare tutti del fatto che i medici di famiglia rimangono centrali - ha detto Emiliano - ieri mi sono confrontato con tutti i sindacati medici che hanno aderito al mio invito: con loro abbiamo anche affrontato la questione per cui ora, anche in Puglia, i medici specialisti potranno fare le ricette senza passare dai medici di famiglia. Questi non si devono spaventare, o avere paura, di questa norma che peraltro adegua la Puglia al resto dell'Italia e dà attuazione a una norma nazionale».
«Credo che questa cosa - ha continuato Emiliano - abbia provocato l'agitazione dei medici di famiglia, che temono di vedere dispersi i loro pazienti trattati direttamente dai medici ospedalieri. Prescrivere un medicinale prima su un pezzo di carta, per poi passare al medico di famiglia che non aveva seguito la vicenda, provocava perdite di tempo e anche aggravi di costi che abbiamo ridotto».
«Decisive - ha concluso il presidente - saranno le scelte che il tavolo opererà per rendere sicura l'attività dei medici pugliesi da ogni tentativo di intimidazione e aggressione, in particolare per chi è più esposto nelle guardie mediche, nei pronto soccorso, negli ospedali siti nelle zone a maggiore disagio sociale. La Regione Puglia è pronta a fare accompagnare ogni medico impegnato nello svolgimento del suo dovere da dipendenti regionali o di società partecipate al fine di rendere più agevole e tranquilla l'esecuzione della prestazione sanitaria. Fermo restando che la sicurezza dei cittadini, qualunque professione espletino, dev'essere garantita dal Governo attraverso il Ministero dell'Interno e i suoi organi periferici appositamente impegnati da sempre nella tutela dell'ordine pubblico. Sarà mio impegno personale assicurare il coordinamento tra Forze dell'ordine e strutture sanitarie esposte a maggior pericolo».