Emiliano sulla palazzina della morte: "Controlli immediati per tutti gli inquilini"

Dopo le 21 morti accertate, il governatore ha preso un accordo con il Giovanni Paolo II per screening immediati sui tumori

mercoledì 28 novembre 2018 13.22
Un accordo con l'Irccs Giovanni Paolo II per fare controlli mirati a tutti gli inquilini della cosiddetta 'palazzina della morte' di via Archimede a Bari al fine di escludere altri casi di tumore. Lo ha detto il governatore della Puglia, Michele Emiliano, al Corriere del Mezzogiorno, a seguito della chiusura delle indagini da parte della Procura di Bari sui 21 decessi per tumore degli inquilini del civico 16 di via Archimede, al quartiere Japigia. Le morti sarebbero state causate dalle sostanze tossiche che, negli anni Ottanta, provenivano dall'ex discarica di via Caldarola, dimessa e bonificata trent'anni fa. La scorsa settimana i residenti del quartiere si erano opposti alla richiesta di archiviazione della Procura e hanno chiesto di poter effettuare esami clinici per verificare l'eventuale presenza di altre patologie negli attuali abitanti dello stabile. Da un punto di vista legale, l'inchiesta della Procura si è conclusa con una richiesta di archiviazione dato il tempo trascorso (circa trent'anni) troppo, secondo i pm, per perseguire penalmente il reato di morte come conseguenza di un altro reato, ipotizzato a carico di ignoti.