Emiliano vince le primarie del centrosinistra in Puglia, i commenti del giorno dopo
Il governatore: «Bellissima la partecipazione dei cittadini, ora inizia la battaglia». Dal centrodestra: «Affluenza scarsa, segnale dagli elettori»
lunedì 13 gennaio 2020
10.38
Sarà Michele Emiliano il candidato del centrosinistra alle regionali in Puglia della prossima primavera. Le primarie di domenica 12 gennaio premiano il governatore in carica con oltre il 70 percento delle preferenze, su un totale di circa 80mila votanti. Staccati i contendenti Fabiano Amati, Elena Gentile e Leonardo Palmisano.
«Il freddo e la pioggia non hanno fermato i pugliesi, non hanno fermato la coalizione della Puglia che è il nome che la nostra alleanza assume da oggi - commenta Emiliano dopo la vittoria. La coalizione della Puglia è più forte che mai. Siamo pugliesi e ci siamo uniti nella democrazia partecipata attraverso le primarie con migliaia e migliaia di cittadini che hanno messo su una giornata meravigliosa di democrazia ancora una volta. Il primo grazie ai pugliesi. Questo popolo meraviglioso mi ha insegnato a fare il sindaco e mi sta insegnando a fare il presidente della Regione. Penso che qui ci sia qualcosa di diverso dal resto del mondo. I pugliesi sono andati a votare il 12 gennaio, ha cominciato anche a piovere nel pomeriggio. Ora lo possiamo dire, il risultato era abbastanza scontato e quindi perché sono andati a votare? Più che per far vincere qualcuno, lo hanno fatto per testimoniare per tutti noi, hanno fatto un atto di testimonianza. Sono usciti di casa per dire "io sto qua". Una cosa così non succede da nessun'altra parte. Questa cosa è bellissima ed è una poesia della politica che va conservata. Il secondo grazie va ai volontari, alla macchina organizzativa che si rinnova, perfetta, straordinaria, hanno aperto seggi dappertutto. Il terzo grazie va a Leonardo Palmisano, Elena Gentile e Fabiano Amati. Non era una competizione semplice, so cosa significa e mi sono immedesimato in loro. Penso che loro renderanno migliore anche me, perché le critiche che mi hanno fatto durante questa campagna per le primarie le ho ascoltate tutte con grande attenzione. Ora inizia la battaglia per la Puglia. Mi viene in mente la battaglia d'Inghilterra nella quale qualcuno tentava di prendersi l'Inghilterra. Penso che la Puglia nessuno se la possa prendere, la Puglia va rispettata, va difesa, noi l'abbiamo fatto, forse qualche volta anche commettendo degli errori perché abbiamo dei limiti, siamo umani. Da domani si comincia a scrivere il programma, tutti insieme. Dovrò continuare a fare il presidente della Regione e quindi la mia campagna elettorale sarà soprattutto lavorare per la Puglia e costruire insieme agli altri il programma per i prossimi 5 anni».
«Vi racconto la vita dei "salmoni" - il post di Elena Gentile. Che sa dell'incredibile. Dal mare nuotano controcorrente lungo i fiumi dove depongono le loro uova per assicurarne una crescita serena in acque dolci e calme. Una grande fatica. Un incredibile atto d'amore. Ecco, nel "tempo delle sardine", mi immagino così. Come un salmone che nuota appunto controcorrente. Controcorrente per amore. A mani nude. Non ho chiesto il sostegno di parlamentari nazionali. Il ceto politico istituzionale, sindaci (con alcune eccezioni). Giunta e consiglieri regionali tutti schierati a sostegno del presidente uscente (a cui non ho risparmiato critiche e del cui risultato prendo atto) o dell'altro candidato. Amareggiata? Assolutamente no. Il risultato è stato (nelle condizioni date) eccellente. Abbiamo dato contenuti in questa campagna elettorale. La dimensione di genere, le povertà, la domanda di cura dei più fragili e tanto altro. La crescita e lo sviluppo sostenibile. E continuiamo così. Tutte e tutti. Ci attende ora la sfida più importante. Battere la destra. A testa alta, a muso duro. Con la gentilezza nel cuore. Grazie a tutte. Grazie a tutti».
«Nei prossimi giorni ascolterò tutti i protagonisti della mia campagna elettorale, a cominciare dai colleghi Consiglieri regionali, per valutare e decidere assieme - scrive Fabiano Amati. Per me la condivisione è un valore. Posso nel frattempo dire che il dato dell'affluenza suggerisce di fare al più presto qualcosa, altrimenti le elezioni di primavera potrebbero rivelarsi un disastro. Come è evidente non è scattato il voto d'opinione, cioè quello che riempie i gazebo e misura l'entusiasmo, forse perché c'è una cattiva opinione su numerose questioni non trattate in questi anni di governo, su cui abbiamo posto più volte la nostra attenzione. Penso che Emiliano abbia vinto le Primarie aiutato dal fatto che non c'era un'unica candidatura alternativa, e purtroppo più di una volta avevamo provato a convincere tutti su questa necessità, e per via della decisione di non partecipare - sia pur comprensibile - espressa da alcuni importanti partiti, movimenti politici e cittadini. Ciò significa che nonostante il Presidente Emiliano abbia avuto dalla sua il prestigio e la popolarità derivanti dalla carica, che pure hanno avuto rilievo, sarebbe stato possibile vincere le Primarie se solo ci fosse stata un'unica candidatura alternativa e l'impegno convinto di tutti. Così non è andata ed è inutile attardarsi, perché il futuro consiste nel guardare avanti. Cosa c'è avanti? Sul presupposto che in base all'affluenza si possa ribadire che l'aria politica non è a noi favorevole, c'è bisogno di fare negli ultimi mesi di legislatura cose così utili da sembrare pazzesche, e soprattutto allargare la coalizione a chi sinora non c'è stato, perché quella presentatasi alle elezioni Primarie è molto ridotta e non garantisce per nulla sulla possibilità di competere».
Loredana Capone, assessore regionale alla Cultura, commenta: «Per la Puglia le primarie sono la festa della democrazia. Un'occasione per stare insieme e confrontarsi faccia a faccia. Per tirare le somme e ripartire, insieme. È la nostra risposta a chi pensa che la rete possa sostituirsi alle persone. Non è così e non lo sarà mai. Per questo abbiamo scelto di uscire da casa, di domenica, per ritrovarci nei seggi. Perché la partecipazione è l'unico antidoto al populismo dilagante e all'inerzia. Perché vogliamo essere protagonisti e non sudditi, come qualcuno ha cercato di farci diventare negli ultimi mesi. Gli italiani non sono marionette, men che meno lo sono i meridionali, i pugliesi, i più bistratti dalle destre sovraniste contemporanee. Oggi è una bella giornata per la Puglia. Qui, oggi, non ha vinto una persona singola, ha vinto una comunità che si riconosce nei valori della più ampia sinistra e che in una persona singola, Michele Emiliano, ha individuato il proprio leader. Emiliano sarà il nostro candidato presidente alle prossime elezioni regionali. Con lui, in questi cinque anni, abbiamo iniziato un percorso che ha già fatto della nostra Puglia un posto migliore, più accogliente. Non si è mai risparmiato: ha combattuto battaglie importanti, a volte dure e divisive, per l'ambiente, l'economia, le infrastrutture, deciso a difendere i pugliesi, soprattutto i più esposti, anche quando era scomodo e, nonostante fosse il presidente uscente e potesse affermare il diritto di proseguire per il secondo mandato, ha scelto di chiamare il popolo pugliese a esprimersi confrontandosi con chiunque volesse candidarsi. È lui l'uomo giusto per la sinistra pugliese. È lui che abbiamo scelto. Con lui continueremo a essere al fianco dei cittadini pugliesi».
Il deputato barese del Pd Alberto Losacco scrive: «Da stasera noi abbiamo il nostro candidato, scelto attraverso una bellissima giornata di partecipazione democratica. La destra invece è in attesa di conoscere i risultati dell'Emilia - Romagna e della Calabria, perché la Puglia è solo una tessera nel mosaico di equilibri che nulla c'entrano con l'interesse della nostra regione. È una differenza abissale, di metodo e di sostanza, che mai quanto stasera vale la pena ricordare. Il merito è dei nostri elettori che ogni volta mostrano una generosità, un impegno e una passione davvero incredibili. Da oggi tutto il popolo del centrosinistra sarà con forza e lealtà accanto a Michele Emiliano candidato governatore».
«Con questo risultato -dichiara la consigliera regionale Anita Maurodinoia, leader di Sud al centro - la Puglia non solo non si ferma ma "accelera" per continuare a governare la nostra regione. Un ringraziamento innanzitutto a Michele Emiliano per averci trasmesso l'entusiasmo e la passione nell'affrontare una sfida così importante ma, anche a tutta la classe dirigente di Sud al Centro, ai nostri sindaci, assessori, presidenti di Municipio, consiglieri comunali e di Municipio di Bari e provincia e tutta la base del nostro movimento, che hanno contribuito al successo. Michele Emiliano vince perché, con il suo operato, convince».
Filtra scetticismo, invece, dal centrodestra, che offre una diversa interpretazione del risultato delle primarie: «I pugliesi hanno risposto alle primarie del centrosinistra come immaginavamo: scarsa affluenza, addirittura molto meno del 2014 - scrivono Francesco Ventola ed Erio Congedo, vice coordinatore e coordinatore di Fratelli d'Italia Puglia. I candidati avevano annunciato una festa della democrazia e della partecipazione, ma i pugliesi li hanno già puniti, prima ancora dell'appuntamento elettorale della primavera prossima. Non avevamo alcun dubbio: dopo la collezione di fallimenti di Michele Emiliano, non è stato sufficiente neppure far partecipare al voto studenti universitari fuorisede e stranieri. La Puglia ha detto oggi di voler cambiare rotta. Spetta quindi al centrodestra, adesso, unirsi coeso e compatto per costruire un'alternativa che riconsegni alla Puglia dignità, meritocrazia, progettualità».
Il commissario regionale di Forza Italia Mauro D'Attis e il vice commissario vicario Dario Damiani commentano: «Il dato di partecipazione in Puglia alle elezioni primarie del centrosinistra conferma la scelta dei pugliesi di voltare pagina e di affidare al centrodestra la guida della Regione (così come emerge con chiarezza dai sondaggi delle ultime settimane). Si registra un crollo della partecipazione rispetto alle precedenti primarie del 2014 (da 134.000 a poco meno di 80.000) e c'è il rischio concreto che Emiliano sia chiamato a rappresentare il suo schieramento avendo ottenuto poco più dell'1% del consenso dei pugliesi. Insomma, il Pd ed i suoi alleati sono riusciti in una intera regione a portare alle urne poco più dei quasi 60.000 elettori che il centrodestra ha mobilitato per le primarie lo scorso anno solo in sei comuni pugliesi (Bari, Corato, Lecce, Foggia, San Severo e San Giovanni Rotondo). Si tratta di un autentico suicidio politico del Partito Democratico che ha avuto anche la pretesa di far pagare chi andava a votare. Unico dato positivo per loro è che ora hanno incassato 80.000 euro da spendere per difendersi dai fallimenti del loro governo regionale. Ma ci sono anche altre valutazioni che fanno emergere aspetti gravissimi, come, ad esempio, la 'discesa in campo' di alcuni dirigenti della Regione Puglia in favore di Emiliano con l'unico intento di salvaguardare privilegi personali anziché preservare il loro ruolo terzo ed imparziale».
«Finite le primarie del centrosinistra (senza la sinistra), con un risultato più che scontato, ci auguriamo che finalmente si possa ricominciare a lavorare per i pugliesi senza i (finti) siparietti e prove di forza tra i contendenti, che di fatto hanno paralizzato il Consiglio portando addirittura ad approvare il bilancio senza emendamenti - commenta il Movimento 5 stelle Puglia. Mesi in cui Emiliano ha solo pensato a farsi campagna elettorale con stabilizzazioni e inaugurazioni spot, ma in cui di fatto non è stato fatto niente: dal piano casa atteso da tutto il comparto e rimandato a data da destinarsi, alla riforma della rete dell'emergenza - urgenza, fino al piano rifiuti che si spera arrivi almeno in Giunta questa settimana per poi passare dalle Commissioni. Tutto bloccato a causa di una competizione di cui tutti già conoscevano l'esito. Poco ci interessano le questioni interne a quello che rimane del centrosinistra, ma ci chiediamo come gli altri candidati, dopo aver più volte denunciato i fallimenti di Emiliano e lo stato in cui versano ad esempio sanità e agricoltura nella nostra regione a causa della sua gestione disastrosa, oggi vadano a braccetto con lui all'insegna del 'volemose bene'. Noi continueremo a lavorare per cercare di rimediare ai loro disastri e per elaborare un programma condiviso con i cittadini e basato su dati reali per far rinascere la nostra splendida terra e per permettere ai nostri ragazzi di non dover lasciare la Puglia per lavorare e potersi realizzare. Le lotte per le poltrone le lasciamo agli altri, che in questo davvero possono definirsi 'esperti
«Il freddo e la pioggia non hanno fermato i pugliesi, non hanno fermato la coalizione della Puglia che è il nome che la nostra alleanza assume da oggi - commenta Emiliano dopo la vittoria. La coalizione della Puglia è più forte che mai. Siamo pugliesi e ci siamo uniti nella democrazia partecipata attraverso le primarie con migliaia e migliaia di cittadini che hanno messo su una giornata meravigliosa di democrazia ancora una volta. Il primo grazie ai pugliesi. Questo popolo meraviglioso mi ha insegnato a fare il sindaco e mi sta insegnando a fare il presidente della Regione. Penso che qui ci sia qualcosa di diverso dal resto del mondo. I pugliesi sono andati a votare il 12 gennaio, ha cominciato anche a piovere nel pomeriggio. Ora lo possiamo dire, il risultato era abbastanza scontato e quindi perché sono andati a votare? Più che per far vincere qualcuno, lo hanno fatto per testimoniare per tutti noi, hanno fatto un atto di testimonianza. Sono usciti di casa per dire "io sto qua". Una cosa così non succede da nessun'altra parte. Questa cosa è bellissima ed è una poesia della politica che va conservata. Il secondo grazie va ai volontari, alla macchina organizzativa che si rinnova, perfetta, straordinaria, hanno aperto seggi dappertutto. Il terzo grazie va a Leonardo Palmisano, Elena Gentile e Fabiano Amati. Non era una competizione semplice, so cosa significa e mi sono immedesimato in loro. Penso che loro renderanno migliore anche me, perché le critiche che mi hanno fatto durante questa campagna per le primarie le ho ascoltate tutte con grande attenzione. Ora inizia la battaglia per la Puglia. Mi viene in mente la battaglia d'Inghilterra nella quale qualcuno tentava di prendersi l'Inghilterra. Penso che la Puglia nessuno se la possa prendere, la Puglia va rispettata, va difesa, noi l'abbiamo fatto, forse qualche volta anche commettendo degli errori perché abbiamo dei limiti, siamo umani. Da domani si comincia a scrivere il programma, tutti insieme. Dovrò continuare a fare il presidente della Regione e quindi la mia campagna elettorale sarà soprattutto lavorare per la Puglia e costruire insieme agli altri il programma per i prossimi 5 anni».
«Vi racconto la vita dei "salmoni" - il post di Elena Gentile. Che sa dell'incredibile. Dal mare nuotano controcorrente lungo i fiumi dove depongono le loro uova per assicurarne una crescita serena in acque dolci e calme. Una grande fatica. Un incredibile atto d'amore. Ecco, nel "tempo delle sardine", mi immagino così. Come un salmone che nuota appunto controcorrente. Controcorrente per amore. A mani nude. Non ho chiesto il sostegno di parlamentari nazionali. Il ceto politico istituzionale, sindaci (con alcune eccezioni). Giunta e consiglieri regionali tutti schierati a sostegno del presidente uscente (a cui non ho risparmiato critiche e del cui risultato prendo atto) o dell'altro candidato. Amareggiata? Assolutamente no. Il risultato è stato (nelle condizioni date) eccellente. Abbiamo dato contenuti in questa campagna elettorale. La dimensione di genere, le povertà, la domanda di cura dei più fragili e tanto altro. La crescita e lo sviluppo sostenibile. E continuiamo così. Tutte e tutti. Ci attende ora la sfida più importante. Battere la destra. A testa alta, a muso duro. Con la gentilezza nel cuore. Grazie a tutte. Grazie a tutti».
«Nei prossimi giorni ascolterò tutti i protagonisti della mia campagna elettorale, a cominciare dai colleghi Consiglieri regionali, per valutare e decidere assieme - scrive Fabiano Amati. Per me la condivisione è un valore. Posso nel frattempo dire che il dato dell'affluenza suggerisce di fare al più presto qualcosa, altrimenti le elezioni di primavera potrebbero rivelarsi un disastro. Come è evidente non è scattato il voto d'opinione, cioè quello che riempie i gazebo e misura l'entusiasmo, forse perché c'è una cattiva opinione su numerose questioni non trattate in questi anni di governo, su cui abbiamo posto più volte la nostra attenzione. Penso che Emiliano abbia vinto le Primarie aiutato dal fatto che non c'era un'unica candidatura alternativa, e purtroppo più di una volta avevamo provato a convincere tutti su questa necessità, e per via della decisione di non partecipare - sia pur comprensibile - espressa da alcuni importanti partiti, movimenti politici e cittadini. Ciò significa che nonostante il Presidente Emiliano abbia avuto dalla sua il prestigio e la popolarità derivanti dalla carica, che pure hanno avuto rilievo, sarebbe stato possibile vincere le Primarie se solo ci fosse stata un'unica candidatura alternativa e l'impegno convinto di tutti. Così non è andata ed è inutile attardarsi, perché il futuro consiste nel guardare avanti. Cosa c'è avanti? Sul presupposto che in base all'affluenza si possa ribadire che l'aria politica non è a noi favorevole, c'è bisogno di fare negli ultimi mesi di legislatura cose così utili da sembrare pazzesche, e soprattutto allargare la coalizione a chi sinora non c'è stato, perché quella presentatasi alle elezioni Primarie è molto ridotta e non garantisce per nulla sulla possibilità di competere».
Loredana Capone, assessore regionale alla Cultura, commenta: «Per la Puglia le primarie sono la festa della democrazia. Un'occasione per stare insieme e confrontarsi faccia a faccia. Per tirare le somme e ripartire, insieme. È la nostra risposta a chi pensa che la rete possa sostituirsi alle persone. Non è così e non lo sarà mai. Per questo abbiamo scelto di uscire da casa, di domenica, per ritrovarci nei seggi. Perché la partecipazione è l'unico antidoto al populismo dilagante e all'inerzia. Perché vogliamo essere protagonisti e non sudditi, come qualcuno ha cercato di farci diventare negli ultimi mesi. Gli italiani non sono marionette, men che meno lo sono i meridionali, i pugliesi, i più bistratti dalle destre sovraniste contemporanee. Oggi è una bella giornata per la Puglia. Qui, oggi, non ha vinto una persona singola, ha vinto una comunità che si riconosce nei valori della più ampia sinistra e che in una persona singola, Michele Emiliano, ha individuato il proprio leader. Emiliano sarà il nostro candidato presidente alle prossime elezioni regionali. Con lui, in questi cinque anni, abbiamo iniziato un percorso che ha già fatto della nostra Puglia un posto migliore, più accogliente. Non si è mai risparmiato: ha combattuto battaglie importanti, a volte dure e divisive, per l'ambiente, l'economia, le infrastrutture, deciso a difendere i pugliesi, soprattutto i più esposti, anche quando era scomodo e, nonostante fosse il presidente uscente e potesse affermare il diritto di proseguire per il secondo mandato, ha scelto di chiamare il popolo pugliese a esprimersi confrontandosi con chiunque volesse candidarsi. È lui l'uomo giusto per la sinistra pugliese. È lui che abbiamo scelto. Con lui continueremo a essere al fianco dei cittadini pugliesi».
Il deputato barese del Pd Alberto Losacco scrive: «Da stasera noi abbiamo il nostro candidato, scelto attraverso una bellissima giornata di partecipazione democratica. La destra invece è in attesa di conoscere i risultati dell'Emilia - Romagna e della Calabria, perché la Puglia è solo una tessera nel mosaico di equilibri che nulla c'entrano con l'interesse della nostra regione. È una differenza abissale, di metodo e di sostanza, che mai quanto stasera vale la pena ricordare. Il merito è dei nostri elettori che ogni volta mostrano una generosità, un impegno e una passione davvero incredibili. Da oggi tutto il popolo del centrosinistra sarà con forza e lealtà accanto a Michele Emiliano candidato governatore».
«Con questo risultato -dichiara la consigliera regionale Anita Maurodinoia, leader di Sud al centro - la Puglia non solo non si ferma ma "accelera" per continuare a governare la nostra regione. Un ringraziamento innanzitutto a Michele Emiliano per averci trasmesso l'entusiasmo e la passione nell'affrontare una sfida così importante ma, anche a tutta la classe dirigente di Sud al Centro, ai nostri sindaci, assessori, presidenti di Municipio, consiglieri comunali e di Municipio di Bari e provincia e tutta la base del nostro movimento, che hanno contribuito al successo. Michele Emiliano vince perché, con il suo operato, convince».
Filtra scetticismo, invece, dal centrodestra, che offre una diversa interpretazione del risultato delle primarie: «I pugliesi hanno risposto alle primarie del centrosinistra come immaginavamo: scarsa affluenza, addirittura molto meno del 2014 - scrivono Francesco Ventola ed Erio Congedo, vice coordinatore e coordinatore di Fratelli d'Italia Puglia. I candidati avevano annunciato una festa della democrazia e della partecipazione, ma i pugliesi li hanno già puniti, prima ancora dell'appuntamento elettorale della primavera prossima. Non avevamo alcun dubbio: dopo la collezione di fallimenti di Michele Emiliano, non è stato sufficiente neppure far partecipare al voto studenti universitari fuorisede e stranieri. La Puglia ha detto oggi di voler cambiare rotta. Spetta quindi al centrodestra, adesso, unirsi coeso e compatto per costruire un'alternativa che riconsegni alla Puglia dignità, meritocrazia, progettualità».
Il commissario regionale di Forza Italia Mauro D'Attis e il vice commissario vicario Dario Damiani commentano: «Il dato di partecipazione in Puglia alle elezioni primarie del centrosinistra conferma la scelta dei pugliesi di voltare pagina e di affidare al centrodestra la guida della Regione (così come emerge con chiarezza dai sondaggi delle ultime settimane). Si registra un crollo della partecipazione rispetto alle precedenti primarie del 2014 (da 134.000 a poco meno di 80.000) e c'è il rischio concreto che Emiliano sia chiamato a rappresentare il suo schieramento avendo ottenuto poco più dell'1% del consenso dei pugliesi. Insomma, il Pd ed i suoi alleati sono riusciti in una intera regione a portare alle urne poco più dei quasi 60.000 elettori che il centrodestra ha mobilitato per le primarie lo scorso anno solo in sei comuni pugliesi (Bari, Corato, Lecce, Foggia, San Severo e San Giovanni Rotondo). Si tratta di un autentico suicidio politico del Partito Democratico che ha avuto anche la pretesa di far pagare chi andava a votare. Unico dato positivo per loro è che ora hanno incassato 80.000 euro da spendere per difendersi dai fallimenti del loro governo regionale. Ma ci sono anche altre valutazioni che fanno emergere aspetti gravissimi, come, ad esempio, la 'discesa in campo' di alcuni dirigenti della Regione Puglia in favore di Emiliano con l'unico intento di salvaguardare privilegi personali anziché preservare il loro ruolo terzo ed imparziale».
«Finite le primarie del centrosinistra (senza la sinistra), con un risultato più che scontato, ci auguriamo che finalmente si possa ricominciare a lavorare per i pugliesi senza i (finti) siparietti e prove di forza tra i contendenti, che di fatto hanno paralizzato il Consiglio portando addirittura ad approvare il bilancio senza emendamenti - commenta il Movimento 5 stelle Puglia. Mesi in cui Emiliano ha solo pensato a farsi campagna elettorale con stabilizzazioni e inaugurazioni spot, ma in cui di fatto non è stato fatto niente: dal piano casa atteso da tutto il comparto e rimandato a data da destinarsi, alla riforma della rete dell'emergenza - urgenza, fino al piano rifiuti che si spera arrivi almeno in Giunta questa settimana per poi passare dalle Commissioni. Tutto bloccato a causa di una competizione di cui tutti già conoscevano l'esito. Poco ci interessano le questioni interne a quello che rimane del centrosinistra, ma ci chiediamo come gli altri candidati, dopo aver più volte denunciato i fallimenti di Emiliano e lo stato in cui versano ad esempio sanità e agricoltura nella nostra regione a causa della sua gestione disastrosa, oggi vadano a braccetto con lui all'insegna del 'volemose bene'. Noi continueremo a lavorare per cercare di rimediare ai loro disastri e per elaborare un programma condiviso con i cittadini e basato su dati reali per far rinascere la nostra splendida terra e per permettere ai nostri ragazzi di non dover lasciare la Puglia per lavorare e potersi realizzare. Le lotte per le poltrone le lasciamo agli altri, che in questo davvero possono definirsi 'esperti