Entra in funzione il nuovo depuratore di Bari ovest, un investimento da 35 milioni
L'impianto rafforza il servizio per il capoluogo pugliese e per i centri abitati dei comuni limitrofi
martedì 8 settembre 2020
12.29
Entra in funzione a pieno regime il depuratore di Bari ovest, nel rione San Paolo, interessato da opere di ammodernamento e potenziamento grazie a un finanziamento di Regione Puglia e Autorità idrica pugliese pari a 35 milioni di euro. La capacità di trattamento è stata incrementata da 241mila a 360mila abitanti equivalenti, con un beneficio economico quantificabile nel lungo periodo in 19,16 euro per ogni euro investito. L'impianto è destinato a rafforzare la capacità idrica dei rioni di Bari Fesca-San Girolamo, Palese, Santo Spirito, parte di Murat e Zona industriale, oltre ai comuni limitrofi di Modugno, Grumo Appula, Binetto, Bitetto, Toritto e Palo del Colle.
«Molti anni fa, quando ero sindaco di Bari - dice Michele Emiliano, presidente della Regione Puglia - ogni volta che arrivavamo al San Paolo venivamo aggrediti dai cittadini, perché la Regione Puglia di 15 anni fa non era in grado di far funzionare questo depuratore, uno dei principali della Puglia. L'impianto serve molti comuni e aveva un impatto odorigeno devastante. Un depuratore può essere ricondizionato e ricostruito, non solo per non "puzzare, ma per avere una capacità depurativa di straordinaria qualità. Il motivo per cui la Puglia ha il mare più pulito è il lavoro di Acquedotto pugliese e Regione Puglia sul potenziamento della manutenzione e la modernizzazione dei grandi depuratori».
Simeone Di Cagno Abbrescia, presidente di Aqp, continua: «Questo depuratore, che ha 45 anni di vita e che nel corso degli anni ha avuto un incremento di attività dovuto all'allargamento del servizio anche ad altri comuni limitrofi, era un grosso problema per Bari e per i quartieri San Girolamo e San Paolo, interessati da forti emissioni odorigene. C'è stato un grandissimo finanziamento di Regione Puglia e Aip, trainanti in questa realtà insieme ai tecnici di Aqp. Oggi abbiamo un impianto all'avanguardia in Europa, che non solo depura ma produce anche energia con cui vengono migliorati i servizi stessi del depuratore. Questa realtà diventerà un fiore all'occhiello del servizio offerto da Aqp ma anche un grande servizio alla città di Bari. Abbiamo consegnato i lavori di Bari est; la città avrà una realtà depurativa in Italia e in Europa. La Regione ha puntato su questo progetto, e Aqp ha svolto un grande lavoro sotto l'aspetto della tecnologia».
I lavori di potenziamento della linea delle acque, della linea dei fanghi e della combustione di biogas hanno incrementato la capacità produttiva di energia elettrica e termica dell'impianto di Bari ovest, collocato su un'area di circa 67mila metri quadri fra il rione San Paolo e la zona industriale di Bari.
Per la linea delle acque è stato realizzato un nuovo comparto di arrivo e grigliatura, sono stati ricostruiti i sedimentatori primari e secondari, sono state ricostruite le stazioni di ossidazione biologica e sono stati adottati sistemi di aerazione più efficienti. Per la linea dei fanghi sono stati ricostruiti tre digestori, e sono state potenziate le opere per la disidratazione dei fanghi, per contenere le quantità di fanghi da smaltire.
Sono state, inoltre, adottate soluzioni per il trattamento e la deodorizzazione dell'aria, previa copertura delle stazioni maggiormente odorigene. Contemporaneamente, è stato avviato un impianto di cogenerazione alimentato dal biogas prodotto dai fanghi, che consentirà di produrre energia elettrica per l'impianto di depurazione ed energia termica per riscaldare il fango da sottoporre al processo di digestione, così da aumentare la produzione di gas metano per alimentare la caldaia di produzione del calore.
«Molti anni fa, quando ero sindaco di Bari - dice Michele Emiliano, presidente della Regione Puglia - ogni volta che arrivavamo al San Paolo venivamo aggrediti dai cittadini, perché la Regione Puglia di 15 anni fa non era in grado di far funzionare questo depuratore, uno dei principali della Puglia. L'impianto serve molti comuni e aveva un impatto odorigeno devastante. Un depuratore può essere ricondizionato e ricostruito, non solo per non "puzzare, ma per avere una capacità depurativa di straordinaria qualità. Il motivo per cui la Puglia ha il mare più pulito è il lavoro di Acquedotto pugliese e Regione Puglia sul potenziamento della manutenzione e la modernizzazione dei grandi depuratori».
Simeone Di Cagno Abbrescia, presidente di Aqp, continua: «Questo depuratore, che ha 45 anni di vita e che nel corso degli anni ha avuto un incremento di attività dovuto all'allargamento del servizio anche ad altri comuni limitrofi, era un grosso problema per Bari e per i quartieri San Girolamo e San Paolo, interessati da forti emissioni odorigene. C'è stato un grandissimo finanziamento di Regione Puglia e Aip, trainanti in questa realtà insieme ai tecnici di Aqp. Oggi abbiamo un impianto all'avanguardia in Europa, che non solo depura ma produce anche energia con cui vengono migliorati i servizi stessi del depuratore. Questa realtà diventerà un fiore all'occhiello del servizio offerto da Aqp ma anche un grande servizio alla città di Bari. Abbiamo consegnato i lavori di Bari est; la città avrà una realtà depurativa in Italia e in Europa. La Regione ha puntato su questo progetto, e Aqp ha svolto un grande lavoro sotto l'aspetto della tecnologia».
L'impianto
I lavori di potenziamento della linea delle acque, della linea dei fanghi e della combustione di biogas hanno incrementato la capacità produttiva di energia elettrica e termica dell'impianto di Bari ovest, collocato su un'area di circa 67mila metri quadri fra il rione San Paolo e la zona industriale di Bari.
Per la linea delle acque è stato realizzato un nuovo comparto di arrivo e grigliatura, sono stati ricostruiti i sedimentatori primari e secondari, sono state ricostruite le stazioni di ossidazione biologica e sono stati adottati sistemi di aerazione più efficienti. Per la linea dei fanghi sono stati ricostruiti tre digestori, e sono state potenziate le opere per la disidratazione dei fanghi, per contenere le quantità di fanghi da smaltire.
Sono state, inoltre, adottate soluzioni per il trattamento e la deodorizzazione dell'aria, previa copertura delle stazioni maggiormente odorigene. Contemporaneamente, è stato avviato un impianto di cogenerazione alimentato dal biogas prodotto dai fanghi, che consentirà di produrre energia elettrica per l'impianto di depurazione ed energia termica per riscaldare il fango da sottoporre al processo di digestione, così da aumentare la produzione di gas metano per alimentare la caldaia di produzione del calore.