Esplosione in un trullo a Cisternino, Bari piange Nicola Salatino
Ingegnere, insegnava al Cnos-Fap Redentore, e abitava nel quartiere di Carbonara
lunedì 12 agosto 2024
13.23
Un incidente incredibile e imprevisto, in una notte di agosto poco prima del proprio compleanno, che sarebbe stato domani, ha portato via alla famiglia e agli amici Nicola Salatino, ingegnere originario della provincia di Bari, ma da tempo barese a tutti gli effetti.
L'uomo, 55 anni, è stato estratto dalle macerie senza vita, mentre la moglie, 53 anni, si trova ad oggi ancora ricoverata nel centro grandi ustioni del Perrino di Brindisi con lesioni sul 50% del corpo.
E sono tanti i messaggi di cordoglio arrivati per Nicola, persona gentile e professionista instancabile, che al suo lavoro come ingegnere affiancava anche quello part-time di insegnante ai ragazzi dell'istituto Cnos-Fap Redentore.
«Grande dispiacere per la perdita di un collega, docente paziente e amorevole; professionista abile e instancabile, silenzioso e presente - scrive Rosanna Mele, che nello stesso istituto insegna Lingua e Letteratura italiana -. Ciao Nicola caro, mancherai a tutti noi e soprattutto ai tuoi giovani allievi. Grazie per quel che hai sempre fatto a scuola per i ragazzi, tu prezioso insegnante e saggio collega. Avverto grande tristezza non ho parole per quel che è accaduto e per come te ne sei dovuto andare».
Un amico, sempre via social, scrive: «Amico mio di una vita, sempre rispettoso e corretto, un uomo e un collega serio e preparato su cui ho sempre potuto contare! Un tifoso biancorosso vero e appassionato. Avrei tanto da scrivere, ma ancora mi sembra assurdo cosa ti è capitato».
Don Pasquale Martino, direttore dell'istituto salesiani redentore di Bari, ricorda così il professore, pur conoscendolo da poco: «Era molto legato e vicino ai ragazzi, comprensivo nei loro confronti, considerando anche che si tratta di ragazzi "impegnativi". Era un insegnante molto buono e aveva tanta pazienza con loro».
L'uomo, 55 anni, è stato estratto dalle macerie senza vita, mentre la moglie, 53 anni, si trova ad oggi ancora ricoverata nel centro grandi ustioni del Perrino di Brindisi con lesioni sul 50% del corpo.
E sono tanti i messaggi di cordoglio arrivati per Nicola, persona gentile e professionista instancabile, che al suo lavoro come ingegnere affiancava anche quello part-time di insegnante ai ragazzi dell'istituto Cnos-Fap Redentore.
«Grande dispiacere per la perdita di un collega, docente paziente e amorevole; professionista abile e instancabile, silenzioso e presente - scrive Rosanna Mele, che nello stesso istituto insegna Lingua e Letteratura italiana -. Ciao Nicola caro, mancherai a tutti noi e soprattutto ai tuoi giovani allievi. Grazie per quel che hai sempre fatto a scuola per i ragazzi, tu prezioso insegnante e saggio collega. Avverto grande tristezza non ho parole per quel che è accaduto e per come te ne sei dovuto andare».
Un amico, sempre via social, scrive: «Amico mio di una vita, sempre rispettoso e corretto, un uomo e un collega serio e preparato su cui ho sempre potuto contare! Un tifoso biancorosso vero e appassionato. Avrei tanto da scrivere, ma ancora mi sembra assurdo cosa ti è capitato».
Don Pasquale Martino, direttore dell'istituto salesiani redentore di Bari, ricorda così il professore, pur conoscendolo da poco: «Era molto legato e vicino ai ragazzi, comprensivo nei loro confronti, considerando anche che si tratta di ragazzi "impegnativi". Era un insegnante molto buono e aveva tanta pazienza con loro».