Estorsioni ai commercianti del San Paolo, restano in carcere i quattro indagati
Il Tribunale della Libertà ha rigettato la richiesta di riesame della custodia cautelare. Fondamentale la collaborazione delle vittime
giovedì 10 ottobre 2019
14.21
Restano in carcere le quattro persone indagate nell'ambito dell'inchiesta sulle estorsioni ai commercianti del San Paolo. Lo scorso 7 ottobre il Tribunale della Libertà di Bari ha rigettato la richiesta di riesame, presentata da due dei quattro indagati raggiunti da custodia cautelare in carcere lo scorso 27 settembre, ai quali sono state attribuite estorsioni ai danni di due attività commerciali presenti nel quartiere San Paolo-zona Cecilia. Alcune delle vittime hanno scelto di divenire testimoni di giustizia, allontanandosi dalla città di Bari.
Tali attività criminose, secondo le ricostruzioni degli inquirenti, sarebbero state consumate con l'aggravante del metodo mafioso, facendo ricorso a comportamenti prevaricatori, posti in essere sia in presenza della clientela all'interno dei negozi, sia imponendo talora agli stessi clienti di uscirne dai locali all'arrivo degli estorsori (i quali in tal modo intendevano manifestare la propria capacita di controllo del territorio).
La paura di ritorsioni, in caso di denuncia o comunque di rivelazione agli investigatori delle estorsioni subite, non ha ostacolato le indagini. L'attività investigativa e le successive indagini, svolte dal carabinieri della compagnia di Bari San Paolo sotto il coordinamento della Dda di Bari, hanno consentito di individuare e sottoporre a custodia cautelare i responsabili delle gravi vicende delittuose.
Le indagini stanno proseguendo al fine di approfondire altre vicende della medesima natura, in danno di numerose altre attività commerciali presenti nel quartiere.
Tali attività criminose, secondo le ricostruzioni degli inquirenti, sarebbero state consumate con l'aggravante del metodo mafioso, facendo ricorso a comportamenti prevaricatori, posti in essere sia in presenza della clientela all'interno dei negozi, sia imponendo talora agli stessi clienti di uscirne dai locali all'arrivo degli estorsori (i quali in tal modo intendevano manifestare la propria capacita di controllo del territorio).
La paura di ritorsioni, in caso di denuncia o comunque di rivelazione agli investigatori delle estorsioni subite, non ha ostacolato le indagini. L'attività investigativa e le successive indagini, svolte dal carabinieri della compagnia di Bari San Paolo sotto il coordinamento della Dda di Bari, hanno consentito di individuare e sottoporre a custodia cautelare i responsabili delle gravi vicende delittuose.
Le indagini stanno proseguendo al fine di approfondire altre vicende della medesima natura, in danno di numerose altre attività commerciali presenti nel quartiere.