Eurorchestra da camera di Bari, oggi doppio appuntamento a Loseto
Concerto: “Dinastie (pugliesi) di Sopranisti e Maestri di Cappella, e un’opera inedita di Giovanni Paisiello”
domenica 23 luglio 2023
Prosegue domenica 23 luglio, alle 21.00, nella Chiesa del Salvatore, a Loseto (Bari), il "SSaCMU - Sacred Serious and Comic Music Festival (Barisien Napolitain, e oltre)" dell'EurOrchestra da Camera di Bari creato nell'ambito dell'accordo di programma Mic-Comune di Bari per l'avviso pubblico "Le Due Bari 2023", con la direzione Artistica di Francesco Lentini. Il concerto sarà preceduto, alle 19.30, da un laboratorio inclusivo a cura della Cooperativa Sociale Maieutica.
Il concerto, dal titolo "Dinastie di Sopranisti e maestri di Cappella, e un'opera inedita di Giovanni Paisiello" propone, come prime esecuzioni assolute nei tempi moderni, in nuove vesti e in nuove partiture, realizzate dalla compositrice barese Angela Montemurro, musiche dei Maestri pugliesi di Scuola napoletana "Si tratta di musiche di ispirazione seria, o addirittura sacra, o di vena comica, tratte da antichi manoscritti o antiche edizioni a stampa, e mai eseguite nei tempi moderni, scritte dai nostri antichi maestri, detti e riconosciuti come appartenenti alla "scuola napoletana", ma che in effetti fanno parte di dinastie musicali, originarie del territorio barese o pugliese, nelle quali l'arte della composizione e della interpretazione si è mutuata da padre a figlio a nipote, come nella stirpe originaria di Andria dei Broschi, attivi come compositori dalla fine del XVI secolo, di cui a fama mondiale giunse Carlo, detto il Farinelli, sopranista come il fratello Riccardo, con cui ebbe vicissitudini e rapporti contrastanti e drammatici, e la cui vita è stata oggetto anche di opere cinematografiche di grande interesse" - spiega Angela Montemurro -. Altra stirpe musicalissima attiva tra sette e ottocento, è quella dei Festa di Altamura, tra cui ricordiamo i violinisti e maestri di Cappella Ludovico, violinista preferito per bravura da Giovanni Paisiello, e poi Vincenzo, Giovanni, Fabrizio, eredi del musicista Giuseppe Nicola Festa, che ebbe dieci figli, tutti musicisti come lui".
Il programma prevede nella prima parte l'esecuzione, da parte del tenore Federico Buttazzo, dell'aria "Io sperai del porto in sano" di Carlo Broschi - Farinelli, nato nel 1705, e dell'aria scritta per lui dal fratello Riccardo Broschi, nato nel 1698, "Son qual nave ch'agitata". Si tratta di due "pezzi di bravura" caratterizzati entrambi da cadenze e melismi tipici della tecnica dei sopranisti, evirati, la cui vita era dedicata tutta, sin da bambini, a perfezionare l'arte del belcanto. Dell'altamurano Andrea Festa, del 1744, il tenore Gianni Leccese eseguirà il "Laudamus" per tenore e orchestra, tratto dalla Messa di Gloria. Dell'altro grande pugliese che sarà omaggiato durante il concerto, Giovanni Paisiello, nato a Taranto nel 1740, e vissuto tra trionfi e successi tra Napoli, San Pietroburgo, Varsavia e Parigi, sarà eseguita l'opera buffa le Pholosophe imaginaire, rappresentata in tre atti a Parigi in lingua francese, e poi a San Pietroburgo e a Dresda (con libretto tedesco), nonché a Barcellona, a Lisbona, a Salisburgo e in vari altri paesi d'Europa con libretto italiano, e con differenti titoli, tra cui il più famoso è "Gli Astrologi immmaginari" (in due atti), o "I Filosofi immaginari" o "I visionari", o "Li filosofi". Tutte le versioni sono simili, le storie sono simili, ma le diverse lingue giustificano variazioni al testo, e addirittura diversità tra i luoghi dell'ambientazione e i nomi stessi dei personaggi. Insomma la musica rimaneva identica, ma i cantanti francesi cantavano storie un po' differenti da quelli italiani, o tedeschi, con parole della nuova lingua scelta per la rappresentazione adattabili e adattate alla musica scritta. Angela Montemurro ha ridotto l'opera da tre a un atto, l'ha riorchestrata in alcuni punti, rispetto alle antiche versioni consultate, e ha scelto i testi preferendo naturalmente quelli italiani de "Gli astrologi immaginari". I personaggi sono Cassandra, filosofo immaginario, padre di due fanciulle, Petronilla, studiosa e schiva, Lisetta, svogliata e leggera, innamorata segretamente di Lelio, giovane astuto che si fingerà filosofo per ottenere le grazie della sua amata, convincendo il padre irriducibilmente contrario al matrimonio tra "due ignoranti". Cassandra sarà interpretato dal basso Antonio Marzano, Lelio dal baritono Antonio Stragapede, Petronilla dal Soprano Angela Cuoccio e Lisetta dal Soprano Rosangela Alberga. Completano il cast dell'opera il tenore Federico Buttazzo e Gianni Leccese, che interpretano degli studenti di filosofia, e il mezzosoprano Jasmine Ungaro, che dà voce ad una studentessa di filosofia, cameriera invece ne "Gli astrologi immaginari".
Voce Recitante Lidia Cuccovillo, che collegherà le arie dell'Opera. Angela Montemurro Maestro al cembalo. Dirige il Maestro Francesco Lentini
Prima del concerto, alle 19.30, Elisabetta Scarano, presidente della Cooperativa sociale Maieutica, terrà, coadiuvata da professionalità musicali dell'EurOrchestra, un laboratorio inclusivo dal tema: "L'ascolto o la progettazione della musica come strumento di promozione della multiculturalità".
Ingresso libero sia per il laboratorio che per il Concerto.
ll Sacred Serious and Comic Music Festival (Barisien Napolitain, e oltre) dell'EurOrchestra, avviato già il 18 giugno, presenta nei suoi concerti, tenuti in diverse aree "bersaglio" della città metropolitana di Bari, individuate come territori meritevoli di interventi di miglioramento della vita sociale e culturale, programmi che mirano a salvaguardare e valorizzare, portandolo all'attenzione del pubblico, il patrimonio immateriale, soprattutto musicale, di cui sono ricche la terra e la storia pugliese e barese. Un patrimonio purtroppo spesso dimenticato, vuoi per incuria, vuoi per le difficili condizioni in cui si è sviluppato il nostro passato.
Il concerto, dal titolo "Dinastie di Sopranisti e maestri di Cappella, e un'opera inedita di Giovanni Paisiello" propone, come prime esecuzioni assolute nei tempi moderni, in nuove vesti e in nuove partiture, realizzate dalla compositrice barese Angela Montemurro, musiche dei Maestri pugliesi di Scuola napoletana "Si tratta di musiche di ispirazione seria, o addirittura sacra, o di vena comica, tratte da antichi manoscritti o antiche edizioni a stampa, e mai eseguite nei tempi moderni, scritte dai nostri antichi maestri, detti e riconosciuti come appartenenti alla "scuola napoletana", ma che in effetti fanno parte di dinastie musicali, originarie del territorio barese o pugliese, nelle quali l'arte della composizione e della interpretazione si è mutuata da padre a figlio a nipote, come nella stirpe originaria di Andria dei Broschi, attivi come compositori dalla fine del XVI secolo, di cui a fama mondiale giunse Carlo, detto il Farinelli, sopranista come il fratello Riccardo, con cui ebbe vicissitudini e rapporti contrastanti e drammatici, e la cui vita è stata oggetto anche di opere cinematografiche di grande interesse" - spiega Angela Montemurro -. Altra stirpe musicalissima attiva tra sette e ottocento, è quella dei Festa di Altamura, tra cui ricordiamo i violinisti e maestri di Cappella Ludovico, violinista preferito per bravura da Giovanni Paisiello, e poi Vincenzo, Giovanni, Fabrizio, eredi del musicista Giuseppe Nicola Festa, che ebbe dieci figli, tutti musicisti come lui".
Il programma prevede nella prima parte l'esecuzione, da parte del tenore Federico Buttazzo, dell'aria "Io sperai del porto in sano" di Carlo Broschi - Farinelli, nato nel 1705, e dell'aria scritta per lui dal fratello Riccardo Broschi, nato nel 1698, "Son qual nave ch'agitata". Si tratta di due "pezzi di bravura" caratterizzati entrambi da cadenze e melismi tipici della tecnica dei sopranisti, evirati, la cui vita era dedicata tutta, sin da bambini, a perfezionare l'arte del belcanto. Dell'altamurano Andrea Festa, del 1744, il tenore Gianni Leccese eseguirà il "Laudamus" per tenore e orchestra, tratto dalla Messa di Gloria. Dell'altro grande pugliese che sarà omaggiato durante il concerto, Giovanni Paisiello, nato a Taranto nel 1740, e vissuto tra trionfi e successi tra Napoli, San Pietroburgo, Varsavia e Parigi, sarà eseguita l'opera buffa le Pholosophe imaginaire, rappresentata in tre atti a Parigi in lingua francese, e poi a San Pietroburgo e a Dresda (con libretto tedesco), nonché a Barcellona, a Lisbona, a Salisburgo e in vari altri paesi d'Europa con libretto italiano, e con differenti titoli, tra cui il più famoso è "Gli Astrologi immmaginari" (in due atti), o "I Filosofi immaginari" o "I visionari", o "Li filosofi". Tutte le versioni sono simili, le storie sono simili, ma le diverse lingue giustificano variazioni al testo, e addirittura diversità tra i luoghi dell'ambientazione e i nomi stessi dei personaggi. Insomma la musica rimaneva identica, ma i cantanti francesi cantavano storie un po' differenti da quelli italiani, o tedeschi, con parole della nuova lingua scelta per la rappresentazione adattabili e adattate alla musica scritta. Angela Montemurro ha ridotto l'opera da tre a un atto, l'ha riorchestrata in alcuni punti, rispetto alle antiche versioni consultate, e ha scelto i testi preferendo naturalmente quelli italiani de "Gli astrologi immaginari". I personaggi sono Cassandra, filosofo immaginario, padre di due fanciulle, Petronilla, studiosa e schiva, Lisetta, svogliata e leggera, innamorata segretamente di Lelio, giovane astuto che si fingerà filosofo per ottenere le grazie della sua amata, convincendo il padre irriducibilmente contrario al matrimonio tra "due ignoranti". Cassandra sarà interpretato dal basso Antonio Marzano, Lelio dal baritono Antonio Stragapede, Petronilla dal Soprano Angela Cuoccio e Lisetta dal Soprano Rosangela Alberga. Completano il cast dell'opera il tenore Federico Buttazzo e Gianni Leccese, che interpretano degli studenti di filosofia, e il mezzosoprano Jasmine Ungaro, che dà voce ad una studentessa di filosofia, cameriera invece ne "Gli astrologi immaginari".
Voce Recitante Lidia Cuccovillo, che collegherà le arie dell'Opera. Angela Montemurro Maestro al cembalo. Dirige il Maestro Francesco Lentini
Prima del concerto, alle 19.30, Elisabetta Scarano, presidente della Cooperativa sociale Maieutica, terrà, coadiuvata da professionalità musicali dell'EurOrchestra, un laboratorio inclusivo dal tema: "L'ascolto o la progettazione della musica come strumento di promozione della multiculturalità".
Ingresso libero sia per il laboratorio che per il Concerto.
ll Sacred Serious and Comic Music Festival (Barisien Napolitain, e oltre) dell'EurOrchestra, avviato già il 18 giugno, presenta nei suoi concerti, tenuti in diverse aree "bersaglio" della città metropolitana di Bari, individuate come territori meritevoli di interventi di miglioramento della vita sociale e culturale, programmi che mirano a salvaguardare e valorizzare, portandolo all'attenzione del pubblico, il patrimonio immateriale, soprattutto musicale, di cui sono ricche la terra e la storia pugliese e barese. Un patrimonio purtroppo spesso dimenticato, vuoi per incuria, vuoi per le difficili condizioni in cui si è sviluppato il nostro passato.