Evasione dal carcere di Foggia, quattro fuggitivi bloccati a Bari
La polizia ha rintracciato un brindisino e tre tarantini sulla statale 100 all'altezza di Mungivaccca
martedì 10 marzo 2020
12.30
Quattro degli evasi dal carcere di Foggia sono stati intercettati e bloccati a Bari. Ieri mattina, sulla statale 100 nei pressi di Mungivacca, i poliziotti della squadra volanti della Questura di Bari, durante gli intensificati servizi di controllo del territorio motivati dalla notizia delle evasioni di detenuti successive ai disordini avvenuti nel carcere di Foggia, hanno intercettato una Volkswagen Tiguan segnalata in fuga da Foggia con alcuni detenuti evasi.
Gli agenti, dopo un inseguimento ad alta velocità, sono riusciti nell'intento di bloccare l'autovettura in totale sicurezza per operatori e utenti della strada. I quattro fuggitivi, pluripregiudicati, di età compresa tra i 26 e 46 anni, prontamente bloccati dai poliziotti, sono stati identificati ed arrestati, poiché effettivamente erano evasi nella mattinata in seguito alla rivolta nel carcere di Foggia. Si tratta di un brindisino 22enne e tre tarantini di 26, 33 e 46 anni.
Uno dei detenuti tarantini, il 33enne, stava scontando la pena relativa ad un omicidio, gli altri tre erano detenuti per aver commesso reati di rapina e spaccio di sostanze stupefacenti. Tutti sono stati nuovamente assicurati alla giustizia e condotti in un carcere diverso da quello interessato dai disordini.
Gli agenti, dopo un inseguimento ad alta velocità, sono riusciti nell'intento di bloccare l'autovettura in totale sicurezza per operatori e utenti della strada. I quattro fuggitivi, pluripregiudicati, di età compresa tra i 26 e 46 anni, prontamente bloccati dai poliziotti, sono stati identificati ed arrestati, poiché effettivamente erano evasi nella mattinata in seguito alla rivolta nel carcere di Foggia. Si tratta di un brindisino 22enne e tre tarantini di 26, 33 e 46 anni.
Uno dei detenuti tarantini, il 33enne, stava scontando la pena relativa ad un omicidio, gli altri tre erano detenuti per aver commesso reati di rapina e spaccio di sostanze stupefacenti. Tutti sono stati nuovamente assicurati alla giustizia e condotti in un carcere diverso da quello interessato dai disordini.