Ex Om, problema cassa integrazione, decisione nelle mani del curatore fallimentare

Dall'incontro al Mise emerse difficoltà per l'erogazione dei sussidi, UGL Metalmeccanici: «Speriamo che Ministero e Governo riescano ad individuare una soluzione»

venerdì 16 novembre 2018 19.38
A cura di Guerino Amoruso e Elga Montani
Nuova tappa per la lunghissima vertenza ex Om di Bari-Modugno. Ieri pomeriggio a Roma si è svolto un incontro tra le parti sociali, i lavoratori, la task force regionale e il Ministero del Lavoro. Sul tavolo è stata portata la bozza di accordo firmato con Selektica per la reindustrializzazione del capannone e conseguente assunzione di parte dei lavoratori, il tutto per cercare di risolvere il problema attualmente più impellente ovvero quello del reddito per i 165 lavoratori ex Om rimasti. Ricordiamo che in seguito al fallimento della Tua Industries, infatti, gli operai sono da gennaio di quest'anno senza alcun reddito.

E oggi pomeriggio, UGL Metalmeccanici ha voluto spiegare come siano andate le cose nell'incontro di ieri, dopo che diverse erano state le versioni emerse. Ciò che è sicuro è che non si è ancora trovata una soluzione reale per quanto riguarda la questione reddito dei lavoratori, ovvero al Ministero è stata sollevata la problematica ed individuata una possibile soluzione che dovrà però essere accettata dal curatore fallimentare della ormai non più esistente Tua Industries. Nei prossimi giorni ci sarà un nuovo incontro tra le parti e successivamente verrà presentato il progetto su cui il giudice di Torino dovrà decidere. Di sicuro i lavoratori vanno verso il licenziamento collettivo senza certezze per l'immediato futuro.

«Dall'incontro di ieri è emersa la difficoltà, da noi già denunciata, a far erogare l'ammortizzatore sociale per i lavoratori senza reddito da 11 mesi - dichiara Samantha Partipilo di UGL Metalmeccanici Bari - è stata comunque individuata una soluzione che ci auguriamo sia percorribile. Nei prossimi giorni ci incontreremo di nuovo per impostare tale percorso, e nel caso in cui non dovesse essere autorizzata dal curatore fallimentare tale proposta speriamo che il Ministero e il Governo riescano ad individuare una soluzione per la questione reddito per i 165 lavoratori».