Ex Socrate Occupato, il senatore Quagliariello: «Mi hanno impedito di entrare»

Gli occupanti avrebbero negato l'accesso al leader di Idea, lì per un sopralluogo atto a verificare le condizioni del luogo

martedì 17 ottobre 2017
Situazione tesa nell'ex Socrate occupato a Bari. La struttura, dichiarata inagibile dall'ex Provincia di Bari nel 2003, ed occupata da ormai 7 anni da un gruppo di migranti torna a far discutere dopo il sopralluogo effettuato questa mattina dal senatore Gaetano Quaglieriello, leader di Idea, il quale sostiene che non gli sia stato permesso di entrare dagli occupanti presenti all'interno.

«Questa mattina ho raggiunto i locali dell'ex liceo 'Socrate' di Bari – ha dichiarato il senatore – per rendermi conto delle condizioni igienico-sanitarie dopo i ripetuti allarmi sulla sicurezza e sulla situazione dell'edificio scolastico dismesso dichiarato inagibile, occupato da extracomunitari e oggetto di una convenzione stipulata dal Comune di Bari e dalla Regione Puglia evidentemente non rispettata».

«All'arrivo al cancello della struttura, nonostante le spiegazioni e rassicurazioni riguardo l'assenza di telecamere – riferisce Quagliariello – gli occupanti hanno opposto resistenza al nostro ingresso sbarrando tutte le vie di accesso con spranghe di ferro, impedendoci di fatto di varcare la soglia».

Da qui la decisione del senatore di proporre una nuova interrogazione dato che: «Il sopralluogo – come si legge nel testo – era finalizzato a controllare lo stato igienico e sanitario nel quale vivono gli immigrati e se gli enti locali competenti, in particolare Comune e Regione, avessero rispettato gli impegni assunti ovvero se, a seguito della mia precedente segnalazione, fosse stata assunta qualche misura risolutiva».

Il senatore si rivolge anche al ministro dell'Interno chiedendogli: «se non intraveda in quanto esposto una situazione preoccupante nella quale le strutture e gli apparati pubblici non possono assolvere ai loro compiti e gli immigrati utilizzano beni pubblici quali zone franche, creando veri propri ghetti, e rendendosi così protagonisti di atti che violano la legge; se non ritenga che, impedendo l'accesso ad un edificio pubblico, i soggetti ivi residenti illegalmente si siano resi protagonisti di ulteriori reati oltre alla palese occupazione e invasione abusiva di un immobile pubblico; se non ritenga di dover urgentemente intervenire per riportare la legalità in queste zone della città di Bari».