Fallimento FC Bari, Melini: «Appello a imprenditori seri come Raddrizzani»
La consigliera di opposizione dopo un mese di silenzio sull'argomento dice la sua dopo le note vicende di ieri
martedì 17 luglio 2018
16.33
Irma Melini dice la sua sul fallimento di FC Bari. Dopo le lotte che ha portato avanti in questo anno nei confronti dell'amministrazione comunale sulla questione stadio, ritenendo la società calcistica cittadina non un interlocutore affidabile da tempi non sospetti, e dopo un mese di silenzio al riguardo per non interferire in una vicenda delicata, oggi Melini si espone e soprattutto ci tiene a fare un appello ad imprenditori seri, come Raddrizzani, che possano presentare progetti trasparenti e di lungo periodo per far rinascere la squadra cittadina dalle ceneri del fallimento in cui è sprofondata ieri.
«Ancora un altro attacco alla Città, a Bari, ai cittadini baresi - dichiara Melini - poche settimane dopo aver perso il tribunale penale e l'esercizio della giurisdizione penale, vedo retrocedere in Serie D la squadra del cuore. Una città in cui i veri dilettanti sono stati il sindaco e il suo assessore allo sport, che negli ultimi due anni hanno dato credito a chi ha di fatto affossato la Bari calcio. D'altronde, è dal 2015 che segnalo a Decaro che la FC Bari 1908 non è un interlocutore affidabile, tanto da non aver mai pagato un'imposta al Comune o dall'aver manutenuto, come avrebbe dovuto fare, lo stadio San Nicola. A differenza della sottoscritta, Decaro ha inteso assecondare finanche la proposta di ristrutturazione dello Stadio per 150 milioni di euro, il cui studio di fattibilità non è mai giunto, giustificando così le 4 proroghe e la sospensione della gara per la esternalizzazione della gestione della struttura pubblica».
«Al danno erariale e alla mancata manutenzione - prosegue - la beffa di aver soccorso la Bari solo 48 ore prima della retrocessione in serie D. Quindi, Decaro, pur sapendo le difficoltà della società, ha vantato delle interlocuzioni che poi non si sono concretizzate proprio per l'ammontare reale del debito, illudendo così tifosi e imprenditori interessati. Sono lieta che Canonico abbia ritirato la sua offerta perché ritengo che la storia della Bari calcio non debba essere terreno di conquiste politiche pre elettorali».
«Il mio appello oggi - conclude - è a imprenditori come Raddrizzani, capaci di progetti seri e trasparenti, spero generosi con questa Città. Auspico che il Sindaco si limiti a valutare il progetto più solido a cui affidare i cuori "biancorossi" e non certo a continuare a parlar di calcio per soli fini elettorali».
«Ancora un altro attacco alla Città, a Bari, ai cittadini baresi - dichiara Melini - poche settimane dopo aver perso il tribunale penale e l'esercizio della giurisdizione penale, vedo retrocedere in Serie D la squadra del cuore. Una città in cui i veri dilettanti sono stati il sindaco e il suo assessore allo sport, che negli ultimi due anni hanno dato credito a chi ha di fatto affossato la Bari calcio. D'altronde, è dal 2015 che segnalo a Decaro che la FC Bari 1908 non è un interlocutore affidabile, tanto da non aver mai pagato un'imposta al Comune o dall'aver manutenuto, come avrebbe dovuto fare, lo stadio San Nicola. A differenza della sottoscritta, Decaro ha inteso assecondare finanche la proposta di ristrutturazione dello Stadio per 150 milioni di euro, il cui studio di fattibilità non è mai giunto, giustificando così le 4 proroghe e la sospensione della gara per la esternalizzazione della gestione della struttura pubblica».
«Al danno erariale e alla mancata manutenzione - prosegue - la beffa di aver soccorso la Bari solo 48 ore prima della retrocessione in serie D. Quindi, Decaro, pur sapendo le difficoltà della società, ha vantato delle interlocuzioni che poi non si sono concretizzate proprio per l'ammontare reale del debito, illudendo così tifosi e imprenditori interessati. Sono lieta che Canonico abbia ritirato la sua offerta perché ritengo che la storia della Bari calcio non debba essere terreno di conquiste politiche pre elettorali».
«Il mio appello oggi - conclude - è a imprenditori come Raddrizzani, capaci di progetti seri e trasparenti, spero generosi con questa Città. Auspico che il Sindaco si limiti a valutare il progetto più solido a cui affidare i cuori "biancorossi" e non certo a continuare a parlar di calcio per soli fini elettorali».