Famiglie senza confini, oggi la serata d'incontro nel bistrò sociale
Iniziativa finalizzata a promuovere le opportunità di affido e accompagnamento
giovedì 12 ottobre 2023
Si terrà oggi, giovedì 12 ottobre, alle ore 20, al bistrot Buò (via Mameli 4/6), la serata di incontro e confronto organizzata dalla cooperativa Gea che gestisce il programma "Famiglie senza confini adulti", promosso e finanziato dall'assessorato comunale al Welfare.
L'iniziativa, alla quale parteciperanno l'equipe socio-educativa del programma e l'assessora Francesca Bottalico, è finalizzata a promuovere le opportunità di affido e accompagnamento sociale. Famiglie senza confini adulti, infatti, rappresenta per chiunque sia interessato l'occasione di far parte di una comunità offrendo concretamente il proprio contributo, in termini di tempo e impegno sociale, per il bene comune.
Il servizio permette di rispondere al bisogno sociale e socio-psicologico di cittadini e cittadine vulnerabili e in situazione di solitudine, creando relazioni e legami significativi tra persone, comunitarie ed extracomunitarie, al fine di favorire un reale percorso di inclusione. Un progetto fondato sulle competenze di diverse figure professionali coinvolte lungo l'intero percorso, sin dalla presa in carico del caso.
"L'obiettivo è costruire una rete di cittadinanza attiva - dichiara Grazia Vulpis, educatrice e presidente della cooperativa Gea - ampliando le occasioni di incontro e i momenti di convivialità, come faremo domani sera. La condivisione e il confronto interculturale attraverso la conoscenza di nuclei familiari consentono a coppie, adulti e giovani adulti che intendono partecipare a questa esperienza, di sentirsi parte attiva di una comunità donando il proprio tempo e condividendo le proprie storie. La partecipazione sarà sempre accompagnata dall'equipe del progetto e la presa in carico fra le parti coinvolte sarà temporanea e basata sulla disponibilità di tempi e spazi di ciascun attore in gioco".
"Il programma Famiglie senza confini – commenta Francesca Bottalico - risponde a una scelta politica, sociale e culturale che fonda le sue radici sul concetto di welfare di comunità, sussidiarietà orizzontale e sulla centralità delle persone e delle relazioni come strumento privilegiato per favorire processi inclusivi tra persone, fragilità e comunità, in un'ottica generativa e solidale. Un approccio che ha accompagnato tutte le politiche sociali di questi ultimi anni a Bari e sul quale vogliamo continuare a investire".
L'iniziativa, alla quale parteciperanno l'equipe socio-educativa del programma e l'assessora Francesca Bottalico, è finalizzata a promuovere le opportunità di affido e accompagnamento sociale. Famiglie senza confini adulti, infatti, rappresenta per chiunque sia interessato l'occasione di far parte di una comunità offrendo concretamente il proprio contributo, in termini di tempo e impegno sociale, per il bene comune.
Il servizio permette di rispondere al bisogno sociale e socio-psicologico di cittadini e cittadine vulnerabili e in situazione di solitudine, creando relazioni e legami significativi tra persone, comunitarie ed extracomunitarie, al fine di favorire un reale percorso di inclusione. Un progetto fondato sulle competenze di diverse figure professionali coinvolte lungo l'intero percorso, sin dalla presa in carico del caso.
"L'obiettivo è costruire una rete di cittadinanza attiva - dichiara Grazia Vulpis, educatrice e presidente della cooperativa Gea - ampliando le occasioni di incontro e i momenti di convivialità, come faremo domani sera. La condivisione e il confronto interculturale attraverso la conoscenza di nuclei familiari consentono a coppie, adulti e giovani adulti che intendono partecipare a questa esperienza, di sentirsi parte attiva di una comunità donando il proprio tempo e condividendo le proprie storie. La partecipazione sarà sempre accompagnata dall'equipe del progetto e la presa in carico fra le parti coinvolte sarà temporanea e basata sulla disponibilità di tempi e spazi di ciascun attore in gioco".
"Il programma Famiglie senza confini – commenta Francesca Bottalico - risponde a una scelta politica, sociale e culturale che fonda le sue radici sul concetto di welfare di comunità, sussidiarietà orizzontale e sulla centralità delle persone e delle relazioni come strumento privilegiato per favorire processi inclusivi tra persone, fragilità e comunità, in un'ottica generativa e solidale. Un approccio che ha accompagnato tutte le politiche sociali di questi ultimi anni a Bari e sul quale vogliamo continuare a investire".