Fase due, Decaro: «Preoccupano gli assembramenti. Bar "servano" mascherine insieme ai cocktail»

Il sindaco di Bari e presidente Anci: «Ciascuno di noi, soprattutto i giovani, interpretino la libertà con responsabilità»

giovedì 21 maggio 2020
«Sono preoccupato io, sono preoccupati i miei colleghi perché, di fatto, il nuovo decreto ha dato una sensazione di "liberi tutti". Ora o ciascuno di noi, a cominciare dai ragazzi, interpretiamo questa libertà con senso di responsabilità, applichiamo le regole sul distanziamento sociale, pensiamo al fatto che comportamenti irresponsabili mettono a rischio non solo la nostra salute individuale ma anche quella delle persone più fragili che abbiamo care, oppure saremo costretti a chiudere di nuovo i locali, con il danno anche economico che questo comporterebbe». Lo ha detto il sindaco di Bari e presidente Anci Antonio Decaro, commentando i primi giorni della ripartenza totale del Paese dopo il lockdown e l'emergenza Coronavirus.

«Se i ristoratori e i gestori dei bar avranno l'esenzione della tassa sull'occupazione del suolo pubblico per sei mesi e se potranno aumentare la superficie occupata dai tavolini con procedure di autorizzazione più veloci, procedure che lavoriamo per rendere ancora più semplici, sarà merito dei sindaci - continua Decaro. Quando rivendichiamo un ruolo è questo che chiediamo: poter scrivere insieme con gli altri livelli istituzionali norme, provvedimenti, regolamenti che si fondino sulla base della nostra esperienza quotidiana. Noi conosciamo e viviamo le difficoltà che vivono i cittadini così come gli operatori del commercio. E poi siamo noi sindaci a dover far rispettare quelle regole».

Poi la proposta, diretta direttamente ai gestori di bar e ristoranti: «Mettete a disposizione dei clienti, insieme al cocktail che servite loro, una mascherina. È illusorio pensare che possa essere esercitato un controllo da parte delle forze dell'ordine per ogni cittadino. Siamo in una nuova fase, c'è una maggiore libertà di movimento. La mascherina e il distanziamento sono le uniche difese dal contagio che ci permetteranno di evitare un nuovo più doloroso e pericoloso lockdown».