Fase due, in Puglia le discoteche all'aperto potrebbero riaprire il 15 giugno. Scoppia la polemica
Nei giorni scorsi la task force regionale ha discusso con gli operatori del settore. Il consigliere d'opposizione De Leonardis: «Sconcertato»
sabato 30 maggio 2020
1.04
Potrebbe essere il 15 giugno prossimo la data per la riapertura di discoteche e club all'aperto in Puglia. Nei giorni scorsi la task force Coronavirus della Regione, presieduta dal governatore Michele Emiliano con il professor Pier Luigi Lopalco e l'assessore alle Culture Loredana Capone, ha discusso del tema con le associazioni di categoria e gli operatori del settore.
Esultano da Movimento impresa, che annuncia: «A conclusione del tavolo tecnico è stato definito: possibilità di apertura discoteche e club all'aperto dal 15 giugno 2020 con alcune lievi limitazioni e a condizione che la curva epidemiologica dei contagi dei prossimi giorni non subisca variazioni peggiorative. Nella sperata evenienza che la curva diminuisca, le limitazioni rimarranno solo per le predisposizioni igienico-sanitarie. Definiremo il tutto la prossima settimana in attesa del Dpcm in programma prima del 15 giugno».
L'opzione, al momento solo ventilata, si è trasformata in polemica politica. Il consigliere regionale di Area popolare Giannicola De Leonardis commenta: «Da padre, prima ancora che da politico, sono rimasto sconcertato quando lo ho letto – fonte ufficiale la Regione Puglia – il resoconto del tavolo tecnico con il mondo dell'entertainment e la paventata possibilità, ventilata dal presidente Michele Emiliano e dall'assessore Loredana Capone, di riapertura di discoteche e club all'aperto a partire dal prossimo 15 giugno».
«I nostri ragazzi, i nostri figli non entrano nelle loro classi, nelle loro scuole dall'inizio del lockdown, non ci torneranno nemmeno per sostenere gli esami di maturità o per salutare i loro compagni e insegnanti - prosegue De Leonardis. E anche il nuovo anno scolastico, a settembre, sarà condizionato da pesanti incognite, e nessuno può indicare adesso le modalità in cui avverrà la ripresa. I sindaci delle città pugliesi stanno chiedendo alle forze dell'ordine un impegno suppletivo per contenere gli assembramenti nel fine settimana, e hanno imposto restrizioni importanti legate all'orario di chiusura e alla vendita e al consumo di bevande. Per le discoteche, luoghi nei quali è praticamente impossibile evitare contatti e assembramenti, dall'ingresso alla distribuzione nei vari locali, dalle piste per ballare ai bar per le consumazioni, dai salottini alle terrazze, ai privé, invece, si parla solo di "alcune lievi limitazioni, e a condizione che la curva epidemiologica dei contagi nei prossimi giorni non subisca variazioni peggiorative". Qualche giorno fa, a Torremaggiore, un positivo al Covid-19 ha determinato un focolaio che ha coinvolto finora un centinaio di persone, tra contagiate e finite in quarantena. Un tredicenne di Crispiano è risultato positivo al Covid-19. La Puglia continua ad essere la regione che esegue meno tamponi in Italia, i test sierologici sono alle prime battute, le Usca ancora non pervenute. Dal prossimo mese riaprirà la mobilità interregionale e quella comunitaria con la riapertura degli aeroporti, senza restrizioni di sorta: questo il quadro che ci aspetta, da qui al 15 giugno».
«E la fase due, quindi, per il presidente Emiliano, che è anche assessore alla Sanità ma – purtroppo – anche ricandidato governatore, è diventata quella del "cerchiamo di accontentare tutti". Ma non si può e non si deve fare mettendo a rischio la salute dei ragazzi, dei loro genitori, delle loro famiglie, per rispetto anche dei contagiati, dei morti, del personale sanitario allo stremo dopo mesi terribili. I comparti in difficoltà e in emergenza vanno sostenuti, come doveroso, attraverso interventi, misure di sostegno, contributi economici, non con decisioni scriteriate che rischiano ancora una volta di ricadere pesantemente sull'intera comunità. E chi si assume una responsabilità del genere, poi dovrà risponderne, e non solo davanti alla propria coscienza», conclude il consigliere di opposizione.
Esultano da Movimento impresa, che annuncia: «A conclusione del tavolo tecnico è stato definito: possibilità di apertura discoteche e club all'aperto dal 15 giugno 2020 con alcune lievi limitazioni e a condizione che la curva epidemiologica dei contagi dei prossimi giorni non subisca variazioni peggiorative. Nella sperata evenienza che la curva diminuisca, le limitazioni rimarranno solo per le predisposizioni igienico-sanitarie. Definiremo il tutto la prossima settimana in attesa del Dpcm in programma prima del 15 giugno».
L'opzione, al momento solo ventilata, si è trasformata in polemica politica. Il consigliere regionale di Area popolare Giannicola De Leonardis commenta: «Da padre, prima ancora che da politico, sono rimasto sconcertato quando lo ho letto – fonte ufficiale la Regione Puglia – il resoconto del tavolo tecnico con il mondo dell'entertainment e la paventata possibilità, ventilata dal presidente Michele Emiliano e dall'assessore Loredana Capone, di riapertura di discoteche e club all'aperto a partire dal prossimo 15 giugno».
«I nostri ragazzi, i nostri figli non entrano nelle loro classi, nelle loro scuole dall'inizio del lockdown, non ci torneranno nemmeno per sostenere gli esami di maturità o per salutare i loro compagni e insegnanti - prosegue De Leonardis. E anche il nuovo anno scolastico, a settembre, sarà condizionato da pesanti incognite, e nessuno può indicare adesso le modalità in cui avverrà la ripresa. I sindaci delle città pugliesi stanno chiedendo alle forze dell'ordine un impegno suppletivo per contenere gli assembramenti nel fine settimana, e hanno imposto restrizioni importanti legate all'orario di chiusura e alla vendita e al consumo di bevande. Per le discoteche, luoghi nei quali è praticamente impossibile evitare contatti e assembramenti, dall'ingresso alla distribuzione nei vari locali, dalle piste per ballare ai bar per le consumazioni, dai salottini alle terrazze, ai privé, invece, si parla solo di "alcune lievi limitazioni, e a condizione che la curva epidemiologica dei contagi nei prossimi giorni non subisca variazioni peggiorative". Qualche giorno fa, a Torremaggiore, un positivo al Covid-19 ha determinato un focolaio che ha coinvolto finora un centinaio di persone, tra contagiate e finite in quarantena. Un tredicenne di Crispiano è risultato positivo al Covid-19. La Puglia continua ad essere la regione che esegue meno tamponi in Italia, i test sierologici sono alle prime battute, le Usca ancora non pervenute. Dal prossimo mese riaprirà la mobilità interregionale e quella comunitaria con la riapertura degli aeroporti, senza restrizioni di sorta: questo il quadro che ci aspetta, da qui al 15 giugno».
«E la fase due, quindi, per il presidente Emiliano, che è anche assessore alla Sanità ma – purtroppo – anche ricandidato governatore, è diventata quella del "cerchiamo di accontentare tutti". Ma non si può e non si deve fare mettendo a rischio la salute dei ragazzi, dei loro genitori, delle loro famiglie, per rispetto anche dei contagiati, dei morti, del personale sanitario allo stremo dopo mesi terribili. I comparti in difficoltà e in emergenza vanno sostenuti, come doveroso, attraverso interventi, misure di sostegno, contributi economici, non con decisioni scriteriate che rischiano ancora una volta di ricadere pesantemente sull'intera comunità. E chi si assume una responsabilità del genere, poi dovrà risponderne, e non solo davanti alla propria coscienza», conclude il consigliere di opposizione.