Ferrotramviaria, ancora disagi a un anno dalla strage ferroviaria
Marmo (FI): «Nessun sostegno per i pendolari costretti a ore di treno»
giovedì 15 giugno 2017
"Non posso che condividere e fare mia la protesta degli studenti di Andria, Corato e Ruvo, contro il mancato recepimento (per ora) della proposta di aumentare il budget delle borse di studio per coprire i costi degli affitti a Bari per coloro che sono costretti, dopo l'infausto incidente ferroviario dello scorso luglio, ad ore interminabili per raggiungere le facoltà del capoluogo".
A dichiararlo è il consigliere regionale di Forza Italia, Nino Marmo, che così continua: "Fino allo scorso anno accademico si impiegava mediamente un'ora per raggiungere Bari. Oggi, con l'entrata in vigore delle norme di sicurezza, da Andria a Bari ci possono volere oltre due ore, ma gli studenti del territorio vengono ancora considerati dall'Adisu come 'pendolari' (anziché fuori sede), il che non gli consente di usufruire di borse di studio più corpose per il pagamento degli affitti a Bari. La proposta delle associazioni studentesche, dunque, risulta assolutamente opportuna e di buonsenso, tentando di sostenere ragazzi oggi costretti ad orari pesanti e a stare ore ed ore in treno piuttosto che sui libri. Poiché l'Adisu è un'agenzia regionale, -conclude Marmo- ritengo che il governo pugliese debba farsi carico della questione e intervenire, per soddisfare pienamente il diritto allo studio dei nostri ragazzi ancora in balia di gravosi disagi".
A dichiararlo è il consigliere regionale di Forza Italia, Nino Marmo, che così continua: "Fino allo scorso anno accademico si impiegava mediamente un'ora per raggiungere Bari. Oggi, con l'entrata in vigore delle norme di sicurezza, da Andria a Bari ci possono volere oltre due ore, ma gli studenti del territorio vengono ancora considerati dall'Adisu come 'pendolari' (anziché fuori sede), il che non gli consente di usufruire di borse di studio più corpose per il pagamento degli affitti a Bari. La proposta delle associazioni studentesche, dunque, risulta assolutamente opportuna e di buonsenso, tentando di sostenere ragazzi oggi costretti ad orari pesanti e a stare ore ed ore in treno piuttosto che sui libri. Poiché l'Adisu è un'agenzia regionale, -conclude Marmo- ritengo che il governo pugliese debba farsi carico della questione e intervenire, per soddisfare pienamente il diritto allo studio dei nostri ragazzi ancora in balia di gravosi disagi".