Festa "mafiosa" in strada a Bari, denuncia in Questura del sindaco
Decaro: «Il 2 febbario 2020, su un isolato di via Nicolai, ci sarà la nostra città, non la festa di un clan»
venerdì 31 gennaio 2020
21.10
Il sindaco di Bari contro i clan. Si potrebbe riassumere così quanto dichiarato via social in serata da Antonio Decaro, e non sarebbe la prima volta che il primo cittadino sfida le famiglie mafiose della città. Negli ultimi tempi, troppe le denunce di fuochi d'artificio in diverse zone della città, spesso simbolo proprio del tracciare il territorio da parte dei clan. E domenica 2 febbraio al Libertà, in via Nicolai, da qualche anno va in scena quella che Decaro chiama: «una nuova "festa"».
«Ogni anno, il 2 febbraio, una famiglia vicina ad uno dei clan mafiosi della città, mette in scena una sorta di festeggiamento in onore del capostipite - sottolinea - appropriandosi di un pezzo di città, con precisione di un isolato di via Nicolai, organizzando una parata con tanto di istallazione di luminarie, il passaggio di una banda, lo sparo di fuochi d'artificio e altre attività che lascerebbero pensare ad una vera e propria festa di paese. Peccato si tratti di un rito totalmente illegale, che richiama le pratiche e la cultura mafiosa, che tutti i cittadini per bene della nostra città non possono accettare né tollerare».
«Per questo mi sto recando in Questura - dichiara il sindaco - per presentare formale denuncia della cosa e farò in modo che in quella strada, domenica a vincere sia lo Stato, la città di Bari e tutti i cittadini per bene. Poi non importa se troveranno un modo per sparare qualche fuoco pirotecnico in qualche isolato lì vicino, per provare ad affermare la loro presenza, il 2 febbario 2020, su quell'isolato di via Nicolai ci sarà la città di Bari, non la festa di un clan».
«Ogni anno, il 2 febbraio, una famiglia vicina ad uno dei clan mafiosi della città, mette in scena una sorta di festeggiamento in onore del capostipite - sottolinea - appropriandosi di un pezzo di città, con precisione di un isolato di via Nicolai, organizzando una parata con tanto di istallazione di luminarie, il passaggio di una banda, lo sparo di fuochi d'artificio e altre attività che lascerebbero pensare ad una vera e propria festa di paese. Peccato si tratti di un rito totalmente illegale, che richiama le pratiche e la cultura mafiosa, che tutti i cittadini per bene della nostra città non possono accettare né tollerare».
«Per questo mi sto recando in Questura - dichiara il sindaco - per presentare formale denuncia della cosa e farò in modo che in quella strada, domenica a vincere sia lo Stato, la città di Bari e tutti i cittadini per bene. Poi non importa se troveranno un modo per sparare qualche fuoco pirotecnico in qualche isolato lì vicino, per provare ad affermare la loro presenza, il 2 febbario 2020, su quell'isolato di via Nicolai ci sarà la città di Bari, non la festa di un clan».