"Finta primavera" in Puglia, l'allarme di Coldiretti: «Mandorli in fiore. Rischio shock termico»
L'associazione degli agricoltori avverte: «Conseguenza dei cambiamenti climatici la crescita anomala degli alberi da frutto»
giovedì 28 febbraio 2019
23.11
Temperature alte in Puglia, a febbraio è già un anticipo di primavera. Se per molti questa è una bella notizia, gli agricoltori temono ripercussioni negative sul raccolto. L'allarme arriva dai tecnici di Coldiretti Puglia, che parlano di «"Finta primavera" in Puglia e produzioni a forte rischio di shock termico, con alberi di mandorlo in fiore e gemme di albicocchi e peschi che si stanno già dischiudendo».
«Oltre ai mandorli già in fiore, se dovessero perdurare le attuali temperature minime troppo alte per la media stagionale e il caldo anomalo il rischio è che vigne, ciliegi e altri alberi da frutto, impossibilitati a vivere appieno la fase di quiescenza, subirebbero un 'risveglio' anticipato, con fioriture anomale già a febbraio», dice Savino Muraglia, presidente di Coldiretti Puglia.
Da Coldiretti ammoniscono sulla gravità dei cambiamenti climatici, lamentando come a nulla valga più la programmazione degli orticoltori che in Puglia raccolgono broccoli, cavoli, sedano, prezzemolo, finocchi, cicorie, bietole, tutti maturati contemporaneamente per le temperature primaverili. «Con la natura sconvolta a preoccupare è il possibile prossimo ed improvviso abbassamento della temperatura sulle piante in fiore con effetti disastrosi sulla raccolta dei frutti primaverile ed estiva», dice ancora Muraglia.
I cambiamenti del clima, ricordano da Coldiretti, smentiscono dunque anche le tradizioni più consolidate dopo un anno che si è classificato in Italia come il sesto più caldo della storia con una temperatura superiore di 1,16 gradi la media di riferimento, secondo una analisi della Coldiretti sulla base dei dati Isac Cnr.
«Sono disastrosi gli effetti sui campi della tropicalizzazione del clima che azzera in pochi attimi gli sforzi degli agricoltori – aggiunge il Direttore di Coldiretti Puglia, Angelo Corsetti – che perdono produzione e al contempo subiscono l'aumento dei costi a causa delle necessarie risemine, ulteriori lavorazioni, acquisto di piantine e sementi e utilizzo aggiuntivo di macchinari e carburante. Gli imprenditori si trovano ad affrontare fenomeni controversi, dove in poche ore si alternano eccezionali ondate di maltempo a siccità perdurante».
«Oltre ai mandorli già in fiore, se dovessero perdurare le attuali temperature minime troppo alte per la media stagionale e il caldo anomalo il rischio è che vigne, ciliegi e altri alberi da frutto, impossibilitati a vivere appieno la fase di quiescenza, subirebbero un 'risveglio' anticipato, con fioriture anomale già a febbraio», dice Savino Muraglia, presidente di Coldiretti Puglia.
Da Coldiretti ammoniscono sulla gravità dei cambiamenti climatici, lamentando come a nulla valga più la programmazione degli orticoltori che in Puglia raccolgono broccoli, cavoli, sedano, prezzemolo, finocchi, cicorie, bietole, tutti maturati contemporaneamente per le temperature primaverili. «Con la natura sconvolta a preoccupare è il possibile prossimo ed improvviso abbassamento della temperatura sulle piante in fiore con effetti disastrosi sulla raccolta dei frutti primaverile ed estiva», dice ancora Muraglia.
I cambiamenti del clima, ricordano da Coldiretti, smentiscono dunque anche le tradizioni più consolidate dopo un anno che si è classificato in Italia come il sesto più caldo della storia con una temperatura superiore di 1,16 gradi la media di riferimento, secondo una analisi della Coldiretti sulla base dei dati Isac Cnr.
«Sono disastrosi gli effetti sui campi della tropicalizzazione del clima che azzera in pochi attimi gli sforzi degli agricoltori – aggiunge il Direttore di Coldiretti Puglia, Angelo Corsetti – che perdono produzione e al contempo subiscono l'aumento dei costi a causa delle necessarie risemine, ulteriori lavorazioni, acquisto di piantine e sementi e utilizzo aggiuntivo di macchinari e carburante. Gli imprenditori si trovano ad affrontare fenomeni controversi, dove in poche ore si alternano eccezionali ondate di maltempo a siccità perdurante».