Furti in appartamento, attenti ai pezzettini di plastica sotto le porte
Quattro i pregiudicati georgiani fermati dai carabinieri, due abitavano a Bari
venerdì 23 agosto 2019
10.27
Avevano la loro base nella città di Bari e lasciavano pezzettini di plastica sotto le porte da svaligiare, i quattro pregiudicati georgiani fermati dai carabinieri della Compagnia di Andria nei giorni scorsi. Si tratta di: A.R. 39enne, D.L. 37enne, B.Z., 45enne, D.N. 39enne, ritenuti responsabili di associazione per delinquere finalizzata alla ricettazione ed ai furti in appartamento.
L'attività d'indagine ha avuto origine nel gennaio 2019 dopo alcuni furti e rapine compiuti, durante le ore notturne, in appartamenti dei Comuni di Minervino Murge (BT) e Spinazzola (BT). Le indagini svolte dai militari della Compagnia di Andria hanno consentito di giungere all'identificazione dei 4 che, stante alle risultanze finora acquisite ed agli accertamenti ancora in corso, si sono resi responsabili di numerose scorribande in provincia di Bari, nella Bat, a Potenza ed anche in Calabria. Gli stessi agivano sempre con lo stesso "modus operandi". Il gruppo, infatti, era solito fare dei sopralluoghi sugli obiettivi da colpire, lasciando, sotto le porte degli appartamenti presi di mira, dei pezzetti di plastica fluorescenti che, se non risultavano spostati nei giorni successivi, davano il via libera allo scasso poiché stavano a significare che nell'appartamento non era entrato nessuno. Di solito l'orario in cui i malfattori entravano in azione era intorno alle due di notte e generalmente gli obiettivi erano appartamenti in condominio.
I militari della Compagnia di Andria, in stretta collaborazione con i colleghi del Comando Provinciale CC di Potenza, epilogo della capillare attività investigativa da cui è emerso il grave quadro indiziario, riuscivano così ad attribuire, per il momento, ai 4 georgiani, oltre ad un furto avvenuto in Gioia del Colle (BA) il 6 luglio scorso, anche 3 furti avvenuti a Potenza il 9 il 10 ed il 17 agosto scorsi e 3 tentati furti sventati dai militari operanti sempre a Potenza il giorno del loro arresto.
Il 18 agosto i militari della Compagnia di Andria, supportati da quelli del Comando Provinciale di Potenza, hanno bloccato un'autovettura con a bordo B.Z. e D.N. nel centro lucano, pronti ad entrare in azione, mentre gli altri due complici A.R. e D.L. sono stati bloccati nei pressi della loro abitazione a Bari, mentre stavano partendo per raggiungere i due complici a Potenza.
L'immediata perquisizione personale e domiciliare dell'abitazione di Bari, ha consentito il recupero di refurtiva consistente in numerosi monili in oro, orologi e valuta estera, per un valore complessivo di circa diecimila euro. Rinvenuti anche un estrattore di cilindretti per serrature di porte di abitazione, due piastrine metalliche a forma di serratura, una lima, chiavi blindate, nonché numerosi cellulari di vecchia generazione ed un telefono cellulare iphone 5.
Sulle rapine e furti in abitazione avvenuti a Minervino Murge ed a Spinazzola, così come su altri analoghi delitti consumati con lo stesso "modus operandi" avvenuti nelle zone sopra citate, sono ancora in corso indagini da parte dei carabinieri volte a comprovare le dirette responsabilità degli arrestati.
I quattro cittadini stranieri sono stati reclusi nella Casa Circondariale di Trani.
I fermi di indiziati di delitto sono stati poi tutti convalidati dal GIP del Tribunale di Trani, confermando così l'impianto accusatorio e la custodia cautelare in carcere.
L'attività d'indagine ha avuto origine nel gennaio 2019 dopo alcuni furti e rapine compiuti, durante le ore notturne, in appartamenti dei Comuni di Minervino Murge (BT) e Spinazzola (BT). Le indagini svolte dai militari della Compagnia di Andria hanno consentito di giungere all'identificazione dei 4 che, stante alle risultanze finora acquisite ed agli accertamenti ancora in corso, si sono resi responsabili di numerose scorribande in provincia di Bari, nella Bat, a Potenza ed anche in Calabria. Gli stessi agivano sempre con lo stesso "modus operandi". Il gruppo, infatti, era solito fare dei sopralluoghi sugli obiettivi da colpire, lasciando, sotto le porte degli appartamenti presi di mira, dei pezzetti di plastica fluorescenti che, se non risultavano spostati nei giorni successivi, davano il via libera allo scasso poiché stavano a significare che nell'appartamento non era entrato nessuno. Di solito l'orario in cui i malfattori entravano in azione era intorno alle due di notte e generalmente gli obiettivi erano appartamenti in condominio.
I militari della Compagnia di Andria, in stretta collaborazione con i colleghi del Comando Provinciale CC di Potenza, epilogo della capillare attività investigativa da cui è emerso il grave quadro indiziario, riuscivano così ad attribuire, per il momento, ai 4 georgiani, oltre ad un furto avvenuto in Gioia del Colle (BA) il 6 luglio scorso, anche 3 furti avvenuti a Potenza il 9 il 10 ed il 17 agosto scorsi e 3 tentati furti sventati dai militari operanti sempre a Potenza il giorno del loro arresto.
Il 18 agosto i militari della Compagnia di Andria, supportati da quelli del Comando Provinciale di Potenza, hanno bloccato un'autovettura con a bordo B.Z. e D.N. nel centro lucano, pronti ad entrare in azione, mentre gli altri due complici A.R. e D.L. sono stati bloccati nei pressi della loro abitazione a Bari, mentre stavano partendo per raggiungere i due complici a Potenza.
L'immediata perquisizione personale e domiciliare dell'abitazione di Bari, ha consentito il recupero di refurtiva consistente in numerosi monili in oro, orologi e valuta estera, per un valore complessivo di circa diecimila euro. Rinvenuti anche un estrattore di cilindretti per serrature di porte di abitazione, due piastrine metalliche a forma di serratura, una lima, chiavi blindate, nonché numerosi cellulari di vecchia generazione ed un telefono cellulare iphone 5.
Sulle rapine e furti in abitazione avvenuti a Minervino Murge ed a Spinazzola, così come su altri analoghi delitti consumati con lo stesso "modus operandi" avvenuti nelle zone sopra citate, sono ancora in corso indagini da parte dei carabinieri volte a comprovare le dirette responsabilità degli arrestati.
I quattro cittadini stranieri sono stati reclusi nella Casa Circondariale di Trani.
I fermi di indiziati di delitto sono stati poi tutti convalidati dal GIP del Tribunale di Trani, confermando così l'impianto accusatorio e la custodia cautelare in carcere.