Gasparri a Bari: «Volere chiarezza non è offendere la città»
E su Decaro sottolinea: «Polemiche esagerate sulle nostre iniziative che a tratti hanno assunto una dimensione recitativa da commedia»
venerdì 22 marzo 2024
20.43
«Ci sono state polemiche esagerate sulle nostre iniziative, che a tratti hanno assunto anche una dimensione recitativa da commedia. Sembrava una commedia all'italiana, con lacrime, pianti, mi tolgo la fascia, me la metto, offese, contumelie, e così via».
Ci va giù pesante il capogruppo di Forza Italia al Senato, Maurizio Gasparri, presente nel pomeriggio di oggi nella sede del partito barese per dire la sua sulle note vicende che stanno interessando Bari in questi giorni.
«Siamo stati paragonati a Gomorra - aggiunge Gasparri - una cosa più ridicola che minacciosa, rispetto ad una situazione reale che stiamo affrontando all'insegna di un principio di garantismo che caratterizza Forza Italia, ma non rende nessuno immune da accertamenti».
«Ho visto offese a noi e ai parlamentari baresi, io stesso sono stato menzionato in relazione ad alcune fiction, quando interprete della fiction sembrava il protagonista di questa sceneggiata - rimarca Gasparri -. Ci sono state anche manifestazioni di assoluzione che hanno emesso già editti, domani ci saranno processioni e cortei come fosse una Pasqua anticipata di resurrezione, quando non è morto nessuno. È una campagna un po' ridicola».
E il viceministro Sisto ha voluto sottolineare: «Si tratta di una vicenda inquietante, difficile solo da immaginare e digerire, che porta ad una sola conclusione. C'è bisogno di discontinuità, chi doveva vigilare non ha vigilato, forse ha tollerato. Consentire alla criminalità di spadroneggiare nella più importante municipalizzata di Puglia significa non avere idea di come si debba governare una città. Ce ne siamo accorti tardi ma non fuori tempo massimo».
Ci va giù pesante il capogruppo di Forza Italia al Senato, Maurizio Gasparri, presente nel pomeriggio di oggi nella sede del partito barese per dire la sua sulle note vicende che stanno interessando Bari in questi giorni.
«Siamo stati paragonati a Gomorra - aggiunge Gasparri - una cosa più ridicola che minacciosa, rispetto ad una situazione reale che stiamo affrontando all'insegna di un principio di garantismo che caratterizza Forza Italia, ma non rende nessuno immune da accertamenti».
«Ho visto offese a noi e ai parlamentari baresi, io stesso sono stato menzionato in relazione ad alcune fiction, quando interprete della fiction sembrava il protagonista di questa sceneggiata - rimarca Gasparri -. Ci sono state anche manifestazioni di assoluzione che hanno emesso già editti, domani ci saranno processioni e cortei come fosse una Pasqua anticipata di resurrezione, quando non è morto nessuno. È una campagna un po' ridicola».
E il viceministro Sisto ha voluto sottolineare: «Si tratta di una vicenda inquietante, difficile solo da immaginare e digerire, che porta ad una sola conclusione. C'è bisogno di discontinuità, chi doveva vigilare non ha vigilato, forse ha tollerato. Consentire alla criminalità di spadroneggiare nella più importante municipalizzata di Puglia significa non avere idea di come si debba governare una città. Ce ne siamo accorti tardi ma non fuori tempo massimo».