Gestione stadio San Nicola, Carrieri: «Revoca bando un pasticcio». Petruzzelli: «Chiesto al Bari di presentare atti»
L'assessore allo Sport risponde ai consiglieri d'opposizione: «In programma modifiche strutturali all'impianto per ospitare ambizioni della piazza»
sabato 12 maggio 2018
15.09
Lo stadio San Nicola continua a essere al centro della contesa politica barese. Sul banco degli imputati, stavolta, è finita la delibera di revoca del bando quinquennale per la gestione dell'impianto sportivo. Lo stadio, infatti, è da anni gestito dalle varie società che si sono alternate alla guida del Bari Calcio: tra proroghe alla concessione provvisoria, infatti, non si riesce ancora a trovare una soluzione definitiva per questo stadio. A cavallo tra 2017 e 2018 la FC Bari aveva fatto pervenire gli studi di fattibilità, elaborati insieme a B Futura e allo studio di Renzo Piano, per la riqualificazione dell'immobile.
Il punto di svolta, però, sembra ancora lontano, e sono i consiglieri di opposizione Carrieri e Di Paola stavolta a puntare l'indice accusatore contro «L'ennesimo pasticcio di Decaro e della maggioranza di centrosinistra» come scrivono in una nota congiunta inviata ieri in merito al San Nicola, «Ormai da decenni gestito, in via provvisoria e in regimi di proroga, dalle varie società proprietarie della squadra di calcio, in violazione di tutta una serie di normative esistenti».
Il j'accouse di Carrieri e Di Paola si riferisce a «Due distinte delibere di consiglio del 2016 e 2017» con cui «Il centrosinistra decide di bandire una gara pubblica per la gestione dello stadio. Si pagano oltre 6 mila euro a un consulente esterno per redigere un piano economico e finanziario. Si indice - a fine 2017- finalmente una gara europea».
«Oggi - continuano - dopo 2 anni di atti amministrativi e decine di ore di consigli comunali, dopo aver speso migliaia di euro per consulenti e gare, dopo aver impiegato per decine di ore i dipendenti pubblici, Decaro e la sua maggioranza presentano la proposta di delibera consiliare 2018/235/00020 di revoca della procedura di esternalizzazione della gestione dello stadio. Insomma è stato tutto uno scherzo; volevamo perdere un po' di tempo, volevamo fare delle prove. Incredibile, ridicolo; se non fosse che nel frattempo lo stadio cade a pezzi; è insicuro; ed è in condizioni di estremo degrado per una squadra che sta lottando per disputare il massimo campionato calcistico italiano».
La prossima mossa, promessa dai due consiglieri, sarà chiedere «all'ANAC di esprimersi sulla legittimità della proposta revoca. Poi alla Corte dei Conti di chiamare a rispondere personalmente i responsabili dei danni causati alle casse comunali per la perdita di tanti soldi e ore di lavoro».
Pronta arriva la risposta dell'assessore allo Sport Pietro Petruzzelli, che ai nostri microfoni chiarisce i motivi della revoca del bando. «Con questa delibera - spiega l'assessore - ci siamo limitati a dare seguito a un OdG del consiglio comunale, con cui i consiglieri ci hanno chiesto di revocare quella delibera per il bando quinquennale per chiedere alla società sportiva di presentare la documentazione e gli atti propedeutici alla riqualificazione del San Nicola».
«Mi fa sorridere - continua Petruzzelli - come Carrieri, che ha sempre ritenuto quel bando quinquennale inutile a risolvere i problemi dello stadio, oggi lo difenda. Abbiamo deciso di intraprendere la strada indicata dalla legge sugli stadi, che è lo strumento normativo per operare modifiche strutturali al San Nicola, che da trent'anni non trova risoluzione ai propri problemi. Senza tali modifiche, infatti, non potremmo avere nel medio-lungo periodo un impianto capace di ospitare le aspettative sportive di una piazza come Bari»
Il punto di svolta, però, sembra ancora lontano, e sono i consiglieri di opposizione Carrieri e Di Paola stavolta a puntare l'indice accusatore contro «L'ennesimo pasticcio di Decaro e della maggioranza di centrosinistra» come scrivono in una nota congiunta inviata ieri in merito al San Nicola, «Ormai da decenni gestito, in via provvisoria e in regimi di proroga, dalle varie società proprietarie della squadra di calcio, in violazione di tutta una serie di normative esistenti».
Il j'accouse di Carrieri e Di Paola si riferisce a «Due distinte delibere di consiglio del 2016 e 2017» con cui «Il centrosinistra decide di bandire una gara pubblica per la gestione dello stadio. Si pagano oltre 6 mila euro a un consulente esterno per redigere un piano economico e finanziario. Si indice - a fine 2017- finalmente una gara europea».
«Oggi - continuano - dopo 2 anni di atti amministrativi e decine di ore di consigli comunali, dopo aver speso migliaia di euro per consulenti e gare, dopo aver impiegato per decine di ore i dipendenti pubblici, Decaro e la sua maggioranza presentano la proposta di delibera consiliare 2018/235/00020 di revoca della procedura di esternalizzazione della gestione dello stadio. Insomma è stato tutto uno scherzo; volevamo perdere un po' di tempo, volevamo fare delle prove. Incredibile, ridicolo; se non fosse che nel frattempo lo stadio cade a pezzi; è insicuro; ed è in condizioni di estremo degrado per una squadra che sta lottando per disputare il massimo campionato calcistico italiano».
La prossima mossa, promessa dai due consiglieri, sarà chiedere «all'ANAC di esprimersi sulla legittimità della proposta revoca. Poi alla Corte dei Conti di chiamare a rispondere personalmente i responsabili dei danni causati alle casse comunali per la perdita di tanti soldi e ore di lavoro».
Pronta arriva la risposta dell'assessore allo Sport Pietro Petruzzelli, che ai nostri microfoni chiarisce i motivi della revoca del bando. «Con questa delibera - spiega l'assessore - ci siamo limitati a dare seguito a un OdG del consiglio comunale, con cui i consiglieri ci hanno chiesto di revocare quella delibera per il bando quinquennale per chiedere alla società sportiva di presentare la documentazione e gli atti propedeutici alla riqualificazione del San Nicola».
«Mi fa sorridere - continua Petruzzelli - come Carrieri, che ha sempre ritenuto quel bando quinquennale inutile a risolvere i problemi dello stadio, oggi lo difenda. Abbiamo deciso di intraprendere la strada indicata dalla legge sugli stadi, che è lo strumento normativo per operare modifiche strutturali al San Nicola, che da trent'anni non trova risoluzione ai propri problemi. Senza tali modifiche, infatti, non potremmo avere nel medio-lungo periodo un impianto capace di ospitare le aspettative sportive di una piazza come Bari»