Gestivano rifiuti senza autorizzazione, quattro denunce alle porte di Bari
Il terreno posto sotto sequestro, si trova in zona Chirico nel comune di Modugno
venerdì 25 gennaio 2019
15.33
Stoccavano e gestivano rifiuti senza autorizzazione ma sono stati scoperti e denunciati dai militari del Nucleo di Polizia Ambientale Agroalimentare e Forestale di Bari (NIPAAF), su segnalazione del 6° Nucleo Elicotteri di Bari – Raggruppamento Aeromobili Carabinieri. Le Forze dell' Ordine hanno quindi effettuato il sequestro preventivo, in flagranza di reato, di un terreno sito nel comune di Modugno, in località Chirico. A seguito di ripetuti monitoraggi video-fotografici dell'area interessata, è stata infatti riscontrata la presenza di un'attività organizzata di gestione di rifiuti non autorizzata, con conseguente combustione illecita.
L'attività era sistematica ed organizzata, in quanto basata sulla raccolta e produzione di materiali di natura vegetali, proveniente da attività di giardinaggio, annoverabili come rifiuto ai sensi della normativa di riferimento (D. Lgs. 152/2006). La ditta operante, inoltre, non era munita della necessaria iscrizione all'Albo Nazionale Gestori Ambientali e la relativa attività si traduceva in uno smaltimento illecito sul suolo con successiva combustione, rappresentando un danno evidente sia per l'ambiente, che per la salute pubblica.
L'attività era effettuata dall'intestatario di una ditta individuale, coadiuvato da altri tre soggetti; per il trasporto illecito di rifiuti erano utilizzati due autocarri, intestati ad altrettante ditte individuali.
Per le violazioni agli artt. 256, co. 1, lett. A e 256 bis del D. lgs. 152/2006 (gestione di rifiuti non autorizzata e combustione illecita), sono state denunciate quattro persone.
L'attività era sistematica ed organizzata, in quanto basata sulla raccolta e produzione di materiali di natura vegetali, proveniente da attività di giardinaggio, annoverabili come rifiuto ai sensi della normativa di riferimento (D. Lgs. 152/2006). La ditta operante, inoltre, non era munita della necessaria iscrizione all'Albo Nazionale Gestori Ambientali e la relativa attività si traduceva in uno smaltimento illecito sul suolo con successiva combustione, rappresentando un danno evidente sia per l'ambiente, che per la salute pubblica.
L'attività era effettuata dall'intestatario di una ditta individuale, coadiuvato da altri tre soggetti; per il trasporto illecito di rifiuti erano utilizzati due autocarri, intestati ad altrettante ditte individuali.
Per le violazioni agli artt. 256, co. 1, lett. A e 256 bis del D. lgs. 152/2006 (gestione di rifiuti non autorizzata e combustione illecita), sono state denunciate quattro persone.