Gianni Morandi torna in Puglia, la foto a Polignano con la statua di Modugno
L'artista emiliano ricorda il suo rapporto con il grande cantautore in un post sui social
domenica 12 luglio 2020
8.33
L'album social di Gianni Morandi si arricchisce di una nuova foto scattata in Puglia. Ieri il noto e apprezzato cantante emiliano ha postato sui social un'immagine che lo ritrae ai piedi della statua di Domenico Modugno, a Polignano.
Morandi racconta il suo rapporto con Modugno così: «Domenico Modugno l'ho visto per la prima volta in TV, al Festival di Sanremo del 1958, poi l'ho conosciuto molto bene qualche anno dopo. Lui era legato da profonda amicizia con il mio produttore e autore Franco Migliacci, con il quale aveva scritto "Nel blu dipinto di blu", vincendo il Festival di Sanremo. Fu proprio Franco a presentarmi a lui, quasi a chiedergli cosa ne pensasse di questo ragazzino bolognese che aveva appena scoperto. Erano gli anni dei suoi grandi successi, anche internazionali (pensate che negli Stati Uniti era molto famoso, lo chiamavano "Mister Volare"), mentre io stavo facendo i miei primi passi nel mondo della musica. Mi trattava con simpatia, mi dava consigli, mi diceva addirittura come vestirmi, o come muovermi sul palco. Era una persona piena di carisma ed entusiasmo, con una energia incredibile, scriveva e interpretava le sue grandi canzoni, alternando il ruolo di cantante con quello di attore, sia in teatro che al cinema e naturalmente in televisione. Con il passare degli anni, poi ci siamo ritrovati in diversi contesti, a Canzonissima, al festival di Sanremo, al Cantaeuropa, in giro per le capitali europee. Modugno, con "Volare", ha rivoluzionato la canzone italiana, l'ha rivitalizzata, cambiata, è stato un vero innovatore. Da quel famoso Sanremo del 1958, niente è stato più come prima. Ci ha lasciato canzoni indimenticabili, che hanno fatto la storia e rimarranno per sempre nella nostra memoria. Ecco perché, mentre facevo la foto sotto la sua statua, aprendo le braccia per imitarlo, mi è passata davanti agli occhi una parte molto importante della mia vita e ho provato una forte emozione».
Morandi racconta il suo rapporto con Modugno così: «Domenico Modugno l'ho visto per la prima volta in TV, al Festival di Sanremo del 1958, poi l'ho conosciuto molto bene qualche anno dopo. Lui era legato da profonda amicizia con il mio produttore e autore Franco Migliacci, con il quale aveva scritto "Nel blu dipinto di blu", vincendo il Festival di Sanremo. Fu proprio Franco a presentarmi a lui, quasi a chiedergli cosa ne pensasse di questo ragazzino bolognese che aveva appena scoperto. Erano gli anni dei suoi grandi successi, anche internazionali (pensate che negli Stati Uniti era molto famoso, lo chiamavano "Mister Volare"), mentre io stavo facendo i miei primi passi nel mondo della musica. Mi trattava con simpatia, mi dava consigli, mi diceva addirittura come vestirmi, o come muovermi sul palco. Era una persona piena di carisma ed entusiasmo, con una energia incredibile, scriveva e interpretava le sue grandi canzoni, alternando il ruolo di cantante con quello di attore, sia in teatro che al cinema e naturalmente in televisione. Con il passare degli anni, poi ci siamo ritrovati in diversi contesti, a Canzonissima, al festival di Sanremo, al Cantaeuropa, in giro per le capitali europee. Modugno, con "Volare", ha rivoluzionato la canzone italiana, l'ha rivitalizzata, cambiata, è stato un vero innovatore. Da quel famoso Sanremo del 1958, niente è stato più come prima. Ci ha lasciato canzoni indimenticabili, che hanno fatto la storia e rimarranno per sempre nella nostra memoria. Ecco perché, mentre facevo la foto sotto la sua statua, aprendo le braccia per imitarlo, mi è passata davanti agli occhi una parte molto importante della mia vita e ho provato una forte emozione».